CAPITOLO 17 Il Sogno di Morpheus

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William incontrò Robin e Falumo mentre scendeva le scale, aveva deciso di affrontare il buio nero e terrificante in fondo alla torre piuttosto che la salita ripida e scoscesa dei mille gradini. Una scelta comprensibile considerando che non era molto atletico.

Il fondo della torre però non era altro che un tappeto di fuliggine nera e scura, come dopo un grande falò, tutte le pareti erano annerite e tra la polvere si intravedevano scheletri e fantasmi che vagavano confusi. William con un brivido decise di ignorarli per il suo stesso bene e fu in quel momento che vide Robin e Falumo, i due erano malconci con i vestiti tutti anneriti e sporchi. Prima che potesse salutarli Falumo si distrasse osservando un bagliore dorato che cadeva dal cielo, veloce come un fulmine afferrò la moneta che era caduta dalla cima della torre: era anche una moneta che aveva un ché di particolare ma non ebbe il tempo di vederla bene. Tutto contento la mostrò a Robin: «Guarda é caduta una monetina dal cielo», ma la ragazza gli indicò il soffitto ed entrambi sbarrarono gli occhi: le scale si stavano spostando creando un enorme scivolo e dalla cima un manipolo di guardie gettava denaro e tesori che cadevano fino a loro. Era una quantità talmente grande che se non fossero fuggiti in tempo l'oro li avrebbe schiacciati come una valanga.

Si guardarono intorno e videro William. I tre corsero verso l'unica via di uscita: una porta alta 5 o 6 metri con due metà che si univano al centro. Sulla porta di legno arso uscivano ancora scintille infuocate. Al centro della porta c'era l'immagine di una donna scheletrica che indossava un velo sul capo e un lunghissimo mantello. La donna aveva una fiamma tra le mani che ardeva e le cavità dei bulbi oculari mostravano due grandi rubini.

«Falumo devi aprire questa porta o moriremo», disse William con una certa agitazione.

Robin creò un vento magico e diede vita ad un gigantesco ombrello che li proteggeva dalla pioggia di monete. Falumo provò a forzare la porta ma per la prima volta in vita sua non aveva idea di dove mettere le mani, i suoi occhi esperti però videro un cuore d'argento incastrato nel petto della donna scheletrica, quindi gridò: «William! Prendi il cuore!» William si avvicinò alla porta e afferrò il cuore che era troppo in alto per Falumo e all'improvviso ebbe una visione e vide che oltre la porta li aspettava la morte, non c'era altro modo per descriverla: nascosta nelle profondità del loro Mondo una forza oscura e malvagia lì aspettava, era la Regina Lich e quella porta apparteneva a lei e loro non erano autorizzati a varcarne la soglia. Falumo però trovò il modo di aprirla anche senza chiave e insieme a Robin spalancò le due porte dividendo il rilievo della statua in due metà. William venne trascinato dentro dagli altri due mentre era completamente sotto shock. «Cosa gli è successo?» chiese Robin tirandolo per la manica. Si erano nascosti tra due colonne mentre l'oro scorreva come un fiume attraverso la porta e finiva nel corridoio.

Prima che Falumo potesse risponderle sentirono un respiro talmente potente da tirarli via come acqua di corrente, si aggrapparono alle colonne per resistere e dopo pochi istanti l'aria nella stanza tornò indietro seguita da una vampata di fuoco di Drago che investì il corridoio sciogliendo le monete. Falumo e Robin cercarono di resistere al fuoco intenso. William non pareva provato come gli altri ma era troppo sconvolto per accorgersene. L'oro fuso andò a formare un pavimento lucente e mortale. I tre eroi non potevano tornare indietro né camminare nell'oro fuso quindi si aggrapparono alle colonne e con fatica raggiunsero la fine del corridoio. Arrivarono in una caverna enorme, piena di tesori. Una luce abbagliante veniva dal cielo sopra di loro, la si intravedeva attraverso il soffitto sfondato.

Il cumulo di oro era così grande che Falumo non credeva ai suoi occhi. Robin però si guardava intorno sospettosa: dov'era il Drago che aveva sputato il fuoco?

«Non dovremmo essere qui. Ho un bruttissimo presentimento.» disse lo stregone e aveva ragione. Quell'oro, quella porta e la creatura che dormiva sotto il Tesoro non erano cosa che normali Avventurieri potevano affrontare a cuor leggero.

EROI DI VANDRIL VOLUME 1 Il Principe dei BardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora