Capitolo 22

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L'elicottero atterra e mi pervade una grande gioia.

L'idea che possa essere successo qualcosa di grave ai miei genitori e ai miei parenti è ancora nella mia testa, anche se sono felice di essere tornata a casa.

Hades e sua madre mi accompagnano fino lì. Appena i miei aprono la porta di casa, corro loro incontro e li abbraccio. Un "ti vogliamo bene" non manca mai.

Mia madre e mio padre chiedono a Hades e Mariella di rimanere a cena.

«Hai una pistola?» mi sussurra il ragazzo appena entrato in casa.

«Facciamo prima a sotterrarci nel giardino dei vicini.» gli rispondo.

Facciamo finta di niente.

Sono le cinque del pomeriggio e prima che Mariella si metta a parlare di tutto quello che abbiamo fatto e detto Hades e io, decido di trovare una scusa per non sentire la discussione.

«Andiamo a prendere il dolce per sta sera! Torniamo fra un po'!» dico uscendo di casa portandomi dietro Hades.

«Probabilmente ho appena dato il pretesto a tua madre per parlare di noi due...» gli confesso.

«Almeno noi non la sentiamo.» mi risponde.

«Aspetta che ne parli a tavola sta sera e poi vediamo. Io mi butto dal balcone o mi chiudo in bagno.»

«E mi lasci da solo?!»

«Sì.»

«Malvagia.»

«Lo so.»

Gli sorrido.

«Guarda che sta sera Rosita finisce nel forno, eh!» esclama Hades.

«Nooooooo! Banderas, non farlo!» grido.

Scoppiamo a ridere.

«Però ora dobbiamo trovare qualcosa per sta sera, altrimenti pensano male...» mi fa Hades.

«Cosa portiamo?» domando.

«Gelato? Torta? Pizza?»

«Gelato?»

«Con sto caldo ci vorrebbe!»

«Spero solo non si sciolga a metà strada!»

Andiamo nella gelateria dietro casa e prendiamo un bel po' di gelato.

«Ora ci tocca tornare sennò il gelato si scioglie.» dice Hades.

«Assorbiamoci ore di imbarazzo davanti ai miei!» grido.

Torniamo e mettiamo tutto il gelato nel freezer.

«Cosa avete comprato?» chiede mia madre.

«Sorpresa!» faccio.

Ho già in mente un bel paio di idee su come presentare il gelato a tavola...

Preparo il tavolo. Mi piace sistemarlo quando c'è gente in casa.

Ci sediamo tutti sul divano, prima che arrivino le pizze che mio padre ha ordinato mentre noi eravamo fuori.

Ci sediamo a tavola e Hades e io ci ritroviamo di fronte.

Sembra strano che per tutta la cena Mariella non abbia minimamente accennato a...

Si siedono tutti sul divano mentre io preparo il gelato.

Ad un certo punto sento Hades dire:

«Vado a vedere se ha bisogno di una mano.»

Il ragazzo si appoggia al frigorifero e mi sussurra:

«Immagino che tra poco ci farà strozzare con il gelato...»

«Pronto alla morte?» gli domando.

«Pronto.»

Stavo preparando il gelato il più artisticamente e decentemente possibile.

«Senti tu che non stai facendo niente, portalo a qualcuno. Ricordati: prima le donne.» gli faccio porgendogli un piatto.

Stiamo mangiando il gelato quando Mariella "sgancia la bomba".

A me stava per andare il gelato di traverso e Hades lo stava per sputare sul nostro tappeto.

Bene, Mariella stava raccontando ogni singolo dettaglio di questi giorni e non si è risparmiata niente (tranne le sue idee che diceva ogni volta che ne aveva l'occasione in questi giorni).

Mia madre (la ringrazio tanto) ha fatto finta di niente e ha cambiato argomento.

«Tu sia ringraziata, mamma!» sussurro.

Hades sorride.

Sarà forse mezzanotte, non lo so, ma Hades e Mariella decidono di andare a casa.

Mia madre è andata a fare la lavastoviglie, mio padre si è già buttato sul letto per dormire.

Sono sulla porta di casa e Hades e sua madre stanno aspettando l'ascensore.

«Ciao.» faccio al ragazzo che si è soffermato un secondo sulla porta di casa.

«Ciao.» fa lui.

Chiudo la porta di casa e vado in balcone per osservarli andare via passando per il cortile.

Il mio δαίμωνDove le storie prendono vita. Scoprilo ora