Mi ritrovo sdraiata sul divano con una coperta. Devo essermi addormentata.
Mi siedo e mi sposto i capelli da davanti la faccia.
Hades sta trafficando sul bancone della cucina. Appena mi vede mi sorride.
«Ti sei addormentata.» mi fa il ragazzo dagli occhi color verde-azzurro.
Mi si siede accanto, abbandonando ciò che stava facendo.
«Non è cambiato niente da qualche ora fa...» mi confida.
«Quanto ho dormito?» domando.
«Un bel paio d'ore.»
Hades si alza per accendere la tv. D'impulso gli prendo la mano e la stringo. Si risiede accanto a me.
Ho paura che, se lui si allontani da me, io possa perderlo, come è successo a tutti in questa città.
Sto tremando di nuovo ed è difficile trattenere le lacrime dal terrore.
«Sto qui... Sto qui...» mi fa abbracciandomi.
Le lacrime mi rigano le guance e continuo a tremare.
Mi stringe più forte a sé e passa la sua mano fra i miei capelli.
È ormai tarda sera quando d'improvviso si spengono le luci e la tv si accende.
Sullo schermo appaiono le parole "terrore, sangue e buio".
Tutto torna subito come era prima: luci accese e tv spenta. Io non torno come prima: sono terrorizzata alla morte.
Hades mi abbraccia e mi stringe più forte a sé.
«Andrà. Tutto. Bene.» mi fa calmo.
Ansimo, tremo...
Mi dà un bacio in fronte e mi accarezza il viso.
«Tu non devi avere paura.» mi fa.
Tento di calmarmi e ci riesco un po'.
«Ti giuro che non mi allontano ma tu dormi. Ok?» mi fa.
Tento di placare il mio respiro affannoso mentre Hades cerca di tranquillizzarmi.
È buio. Hades dorme accanto a me. Sento dei passi, una chiave che gira nella toppa. Tento di svegliare il ragazzo accanto a me, ma non ci riesco.
«Cazzo, Hades, svegliati!» impreco.
Niente, dorme ancora.
Di botto in casa si accende la luce e quei passi si bloccano.
Hades apre gli occhi... Sono completamente neri... Il suo corpo è freddo...
«Che... succede?!» faccio senza voce e tremando.
Due mani da dietro si poggiano sulle mie spalle... Mi giro... Urlo... Non so perché urlo, ma...
Mi sveglio sudata e Hades si alza di botto. Gli prendo il viso tra le mani e guardo nei suoi occhi. Sono sempre i suoi meravigliosi occhi. Lo abbraccio.
«Incubo?» mi chiede.
«Era così reale...» gli faccio.
«Tranquilla...»
Mi abbraccia come se non ci fosse un domani.
«Perché tutto questo?!» chiedo piangendo.
«Calmati...» mi risponde dolcemente.
«Non ci riesco... Perché è tutto così sconosciuto?! Perché è tutto così terrificante?! Perché...»
«Ti ho detto che andrà tutto bene... Non ti preoccupare... Io sono qui...»
Sorrido.
Cerco di calmare i battiti del mio cuore, di tranquillizzarmi...
L'ignoto è terrorizzante, ciò che è conosciuto è tranquillizzante. L'ignoto è ciò che ci accade, ciò che ci circonda, gli altri e perfino noi stessi. Ciò che è conosciuto (se si escludono le cose scientifiche) è praticamente inesistente.
Ma adesso, l'ignoto è ciò che accadrà, ciò che è conosciuto siamo solo Hades e io.
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Il mio δαίμων
RastgeleUna semplice amicizia può essere la tua metà perfetta e contemporaneamente ciò che non possiedi... E tutto questo può cambiare te stesso... La vita di Alex cambierà... e non solo la sua...