Che figura di merda avevo appena fatto?
Stavo ascoltando la conversazione tra Lando e Oscar. Non volevo ficcanasare, ma volevo solo sapere cosa si dovevano dire.
Lando si confidò con Oscar che la nostra relazione non era come quella dell'inizio, ed era assolutamente vero. Litighiamo sempre.
Poi spiegò che avevo un atteggiamento diverso dalla serata in discoteca a Melbourne e Oscar gli spiegò tutto. Mentre raccontava i fatti che erano successi quella sera, avevo paura che dicesse anche qualcosa riguardo il nostro bacio.
Non l'ho dimenticato. Non l'ho mai fatto.
Fortunatamente, Oscar non disse nulla e così ripresi a respirare.
Aveva detto cose belle sul mio conto. Non me lo sarei mai aspettato dopo il nostro ultimo litigio.
Sembrava che stessero ancora parlando, quindi non mi allontanai dal bagno, ma mi sbagliavo. Avevano finito di parlare, erano usciti dalla porta e me li trovai davanti.
Non seppi davvero cosa fare.
-Piccola, cosa ci fai qui?- mi chiese Lando.
-Ehm...-
Non sapevo che cosa fare.
-Credo che stava cercando me, prima mi aveva detto che mi doveva parlare di una cosa riguardante la casa. Giusto, Cami?- disse Oscar, salvandomi.
In quel momento, lo stavo ringraziando nella mia testa miliardi di volte.
-Si. Lando arrivo subito.- dissi a Lando.
Lui annuì e ritornò nella sala principale del ristorante.
Quando notai che Lando ormai era lontano da noi, parlai.
-Non so come ringraziarti. Non sapevo cosa potevo dirgli, tanto qualunque cosa avrei detto, lui si sarebbe incazzato.-
-Va così male la vostra relazione?- mi chiese Oscar.
-Già. Io ormai non posso più parlare, ha ragione sempre lui. È peggio di me!
Comunque grazie per non aver detto del bacio di quella sera.-
-Hai ascoltato tutto?- disse lui, ridendo.
-Si. E grazie anche per le cose belle che hai detto su di me.-
-Non devi ringraziarmi, le penso davvero quelle cose.-
Ci fu un momento di silenzio, quando, ad un certo punto, parlammo tutti e due.
-Scusa.- dicemmo io e lui, insieme.
Scoppiammo a ridere.
-Non avrei dovuto dirti tutte quelle brutte parole.- dissi io.
-Anche per me è la stessa cosa.-
-Ora devo andare, ci vediamo domani a casa.-
-A domani, scema.- disse lui.
"Scema". Mi piaceva come soprannome.Dopo infinite ore, ero finalmente tornata a casa.
Entrai e vidi Oscar che mi stava aspettando.
-Ehi, scema. Come è andato il viaggio?-
-È stato pesantissimo come al solito.-
-Guarda il lato positivo, ora ti riposerai un questa settimana.- mi disse lui, ridendo.
Ridacchiai anche io.
Ci mettemmo a parlare di cose in generale, quando mi squillò il telefono. Era mio padre.
Era tardi ed era una cosa troppo strana.
-Osc, scusami un momento.- dissi ad Oscar.
-Ehi, papà, come va lì in Italia?- chiesi contentissima di sentirlo. Ma la mia felicità sparì subito dopo.
-Salve, chiamiamo dall'ospedale di Roma, lei è la figlia di Giovanni Romano e di Chiara Danti?-
-Si, sono io. È successo qualcosa?- chiesi molto preoccupata. Perché l'ospedale mi stava chiamando?
-Ci dispiace informarla che i suoi genitori sono deceduti a causa di un incidente d'auto. Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarli, ma non c'è stato più niente da fare. Le nostre più sentite condoglianze.-
No. No, no, no. Non era possibile. I miei genitori non potevano essere morti.
Alla chiusura della chiamata, scoppiai a piangere, scoppiai in un pianto infinito.
-Cami! Che cosa è successo?- mi chiese Oscar, ma io non avevo forze per parlare.
-I miei genitori sono... morti.-
Ero sotto shock. Non era possibile.
I miei pensieri furono interrotti da un'altra chiamata. Questa volta era mia zia.
-Ce la fai a rispondere? Sennò rispondo io.- mi chiese Oscar.
Io gli feci segno di no con la testa.
-Cami, sono la zia, l'ospedale già ti ha chiamata?- mi chiese lei.
Mia zia era la persona più importante della mia vita, dopo mio padre. Lei c'è sempre stata per me. È una seconda mamma per me.
-Zia, si, l'ospedale mi ha chiamata poco fa. Sono a pezzi. Cosa è successo?-
-Piccola mia... Hanno fatto un brutto incidente con la macchina. C'era poco da fare, ma hanno entrambi lottato fino alla fine.-
-Ora come faccio senza di loro? Dimmelo! Come faccio!- dissi e scoppiai nuovamente a piangere.
Oscar, in tutto questo, era ancora accanto a me e mi teneva tra le sue braccia.
-Tesoro mio, ora sono io il tuo tutore. So che sarà difficile non sopportare il fatto che non sono fisicamente con te, ma ricorda, sono sempre nel tuo cuore.-
-Zia, non sai quanto ti voglio bene. Quando ci saranno i funerali? Voglio esserci. Posso partire subito e tornare in Italia.-
-Ancora dobbiamo organizzarlo, ma credo che sarà giovedì.-
-Prendo i biglietti e torno. Starò in Italia tutta questa settimana.-
-Va bene tesoro. Ti aspettiamo.-
Attaccai la chiamata.
-Cosa ti ha detto?- mi chiese Oscar confuso, visto che nella chiamata ho parlato in italiano.
-Devo partire, Osc. Giovedì ci saranno i funerali. Però non me la sento di partire da sola. Lando è tornato a Londra e non può.-
-Vengo io con te. Non ti lascio sola in queste condizioni. Questa settimana resteremo a Roma e la settimana dopo ci dirigiamo insieme ad Imola.-
-Lo faresti davvero per me?-
-Certo.-
-Beh, allora andiamo, altrimenti non arriviamo più.-Ci dirigemmo in aeroporto, prendemmo i biglietti e salimmo sull'aereo che ci avrebbe portato in Italia. Oscar, invece di restare a casa per riposarsi in questa settimana di stop, ha deciso di venire con me in Italia per aiutarmi.
Dentro di me si sta creando sempre di più un qualcosa che non riesco a decifrare, ma è qualcosa che mi fa paura. E se provassi qualcosa in più che del semplice volersi bene?--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nota dell'autrice
Camilla ascolta tutta la conversazione tra Lando e Oscar, ma non mette in considerazione che, quando loro usciranno, la vedranno lì fuori. Infatti i due ragazzi si ritrovano Camilla davanti e, quando Lando chiede cosa faceva lì, lei non riuscì a rispondere ma Oscar corre in suo aiuto. Dopo essersi inventati una scusa e Lando se ne andò, Oscar e Camilla riuscirono a parlare civilmente e chiarirsi.
Il rientro a casa non fu dei migliori. Infatti, non appena si siede sul divano, le arriva una chiamata inaspettata e triste: le venne comunicato che i suoi genitori erano morti.
Oscar si offre per aiutarla e decidono di partire. Con questo gesto, Camilla sembra essere in dubbio sui sentimenti che prova. Cosa succederà?Ciao!!!
Scusate per l'orario! Ho fatto comunque di tutto per scrivere!❤️
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Ci vediamo al prossimo!
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mclaren || Oscar Piastri
RomanceCamilla, una ragazza italiana di 20 anni come tutte le altre, un giorno decide di cambiare completamente la sua vita andando a vivere dall'altra parte del mondo, in Australia, per esaudire il suo sogno. Non è ancora consapevole però che sarà la futu...