Camilla

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Ero in Italia. Ero tornata a casa mia per il motivo peggiore che potessi avere. I miei genitori non c'erano più. Ero distrutta. Non riuscivo a metabolizzare ancora che ormai loro erano ormai solo un ricordo. Però, il dolore non mi affligge sempre.
Ci sono dei momenti in cui non ci penso più e mi godo la vita. Tutto questo grazie ad una persona: Oscar. È la persona che mi ha aiutato nel mio momento più difficile. Quando sto con lui, dimentico tutto e penso solo a divertirmi. Stare con lui sta diventando una specie di cura. Con la sua semplicità e il suo strano volermi bene, mi sta togliendo tutte le sofferenze che ho subito: la perdita dei miei genitori, il tradimento del mio ex ragazzo e della ex mia migliore amica, la violenza sessuale che stavo per subire. Lui c'è sempre stato per me.

Era mattina. Io e Oscar ci siamo ritrovati abbracciati. Questa volta, però, non ci siamo sentiti per niente in imbarazzo. Ma, da una parte, è stato sbagliato. Io sto con Lando e lo amo, da morire. Il problema è il suo atteggiamento con me. Quando stiamo insieme, mi urla sempre addosso e finiamo per litigare, senza motivo. Ma lo amo troppo per poterlo lasciare, e so che non riuscirebbe a sopportarlo.
-Cami, come stai?- mi chiese, ad un certo punto, Oscar.
-Se devo essere sincera, non lo so. Pensare che domani c'è il funerale dei miei genitori e dovrò fare un discorso davanti a tantissime persone, mi fa paura e fa male. Se invece devo guardare il lato positivo, sto bene.-
-E quale sarebbe il lato positivo?-
Cazzo. E ora? Di certo non potevo dirgli che il lato positivo era che stavo con lui e stavo bene.
Dopo un po' di ripensamenti, glielo dissi.
-Stare con te. Stare con te è il lato positivo. Quando sto con te non penso più a niente. Mi concentro su di te e sui nostri discorsi stupidi, ma anche tristi, alcune volte. Sai Osc, ammetto che sei diventato più importante di qualsiasi altra persona che conosco. Dico davvero.-
Gli avevo detto tutto quello che sentivo. Non volevo qualcosa di più di una amicizia, ma sentivo qualcosa che non avevo mai sentito, né con il mio ex ragazzo né con Lando. Questo perché sono trattata differentemente dalle persone.
-Cami, per me è la stessa identica cosa. Sai, dalla prima volta che uscii con Lily fino all'ultima volta che ci siamo lasciati e visti, ho sempre avuto un comportamento scorretto e irrispettoso, ho sempre trattato male le persone intorno a me a causa della gelosia di Lily, che non mi permetteva di interagire con nessuno. Poi sei arrivata tu. Mi hai cambiato, completamente.-
Fu il momento migliore della mia vita, e credo anche della sua.
Ci abbracciammo e rimanemmo così per diversi minuti e, senza neanche accorgercene, ci riaddormentammo.

Dormimmo tutta la mattina e, il pomeriggio, siamo andati a fare shopping. Io avevo bisogno di vestiti perché in valigia avevo messo poco e niente. Mi ero portata solo le cose più essenziali. Così andammo in centro, precisamente in Via del Corso, dove c'erano numerosi negozi.
Io ho comprato diversi vestiti. Jeans, top, pantaloni più comodi.
Si stava facendo tardi ma, mentre stavamo per tornare indietro, notammo che poco più avanti da dove eravamo noi, sembrava esserci un negozio che vendeva qualsiasi prodotto della F1.
-Entriamo?- mi chiese Oscar.
Io annuii.
Quando entrammo, sembrava di essere in un posto magico. C'era di tutto: magliette, cappellini, modellini...
Notai una maglietta in particolare, quella della McLaren ed era quella di Oscar.
-Ehi, guarda qui!- richiamai Oscar, facendogli vedere la maglietta.
-Provatela. Voglio vedere come ti sta.-
E così feci. Volevo troppo la maglia della McLaren. Avevo già quella della Ferrari a casa, e ora volevo troppo quella della McLaren.
Me la misi e uscii dal camerino per farmi vedere da Oscar.
-Come sto?- chiesi a lui.
-Stai benissimo. Ti dona il numero 81.-
Arrossii come al solito. Non ero abituata ancora ai suoi complimenti.
Stavo per prendere il portafoglio per pagare, ma Oscar mi anticipò. Pagò lui.
-Osc, non c'era bisogno che pagassi tu.- dissi, mentre cercavo di ridargli i soldi.
-Cami, è un mio regalo. Non voglio che mi ridai i soldi.-
-Grazie. Grazie davvero.- dissi.
Non c'era bisogno, ma lui lo ha comunque fatto.
È stato gentile, come lo è sempre d'altronde.

Arrivati a casa, Oscar andò a farsi la doccia, mentre io mi misi la maglietta della McLaren che avevo appena acquistato, per farmi una foto e metterla su Instagram.

@___camillaaa___

Dopo aver messo la storia, mi cambiai e mi misi il pigiama

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Dopo aver messo la storia, mi cambiai e mi misi il pigiama. Domani sarà una giornata tosta. Dovrò salutare per l'ultima volta i miei genitori.
Con questo pensiero fisso in testa, iniziai a piangere. Piansi tutte le lacrime che avevo in corpo. Ad un certo punto, però, Oscar entrò in camera. L'ultima cosa che volevo era che lui mi vedesse così fragile. Io odiavo farmi vedere fragile da chiunque. Per tutti sono sempre stata una persona forte, ma dietro ci sono milioni di cose che solo i miei genitori sapevano. Quando ero piccola, ho avuto diversi episodi di bullismo a scuola. Dalle elementari fino alle medie ho subito del bullismo da parte dei miei compagni di classe perché piangevo per qualsiasi cosa. Questo ha poi impattato sul mio carattere attuale. È per questo motivo che odio farmi vedere fragile dalle persone. Ho ancora paura di essere presa in giro, come è già successo in passato.
-Ehi, Cami, cosa è successo? Perché piangi?- mi chiese Oscar, preoccupato.
-Nulla, Osc, non preoccuparti. Sto bene.-
Dissi una bugia. Non stavo per niente bene. E lui lo capì.
-Non stai bene. Dimmi che ti succede.-
-Sono preoccupata per domani. Ho paura, Osc.-
-Non devi avere paura. Domani ci sarò io. Ti prometto che non ti lascerò sola.-
-Me lo prometti?-
-Te lo prometto. Ora riposati. Ti voglio bene, Cami. Buonanotte.-
-Ti voglio bene anche io, Osc. Buonanotte.-
Così ci addormentammo. Domani sarà il giorno più triste della mia vita.

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Nota dell'autrice

Camilla e Oscar passano sempre più tempo insieme e si confidano delle cose che non si erano mai detti. La sera prima del funerale dei genitori di Camilla, la ragazza ha un crollo emotivo. Era spaventata per quello che sarebbe successo il giorno dopo. Oscar entrò nella camera pochi minuti dopo l'inizio dei pensieri di Camilla. Quando l'aveva vista in quelle condizioni, si preoccupò. Fortunatamente, lui riuscì a tranquillizzarla e la fece addormentare.

Ciao!!!
Come va? La storia vi sta piacendo?
Scusate l'orario! Oggi sono stata poco bene e ho dormito tutto il giorno.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Al prossimo!❤️

mclaren || Oscar PiastriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora