Maegara Targaryen.
Aemond Targaryen.
Zio e nipote, la storia si ripete. Sempre.
È così tanto sbagliato amare chi dovresti odiare?
I libri di storia raccontano, ma a volte ne omettono una parte.
Aemond Targaryen x fem!oc | Forbidden Love.
Inizio:...
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⚠️ TW: aggressione, sangue, sofferenza fisica e mentale. ⚠️
🎧 Nothing Else Matters ─ Metallica 🎧
❝L'arrivo della principessa Maegara Targaryen al Castello di Harrenhal fu inaspettato. Ciò che la turbò fu il comportamento ostile e freddo del suo amato zio, il principe Aemond che non sembrava più essere in se stesso... quasi come se tutta la sua scaltra ferocia fosse stata repressa, come in un maleficio. ❞
Castello di Harrenhal, Terre dei Fiumi.
MAEGARA
Approdo del re apparteneva a mia madre, la regina Rhaenyra Targaryen. Congedata dai miei doveri volai con Ali d'Argento verso il castello di Harrenhal, dov'ero certa che Aemond si trovasse. Il vento sferzava il mio volto mentre il mio drago solcava i cieli con potenza e grazia. Sotto di me, le mura annerite e imponenti del castello in rovina emergevano tra la nebbia.
«Jiōragon hen!» "Scendi!" ordinai iniziando a perdere quota. Vidi l'esercito di Aemond e Ser Criston accampato fuori dalle mura. C'erano tende e stendardi su cui erano cuciti e ricamati il falso simbolo di Casa Targaryen: un drago oro su sfondo verde, ma ciò che catturò immediatamente la mia attenzione all'entrata del castello fu la figura di Aemond, in piedi al fianco di una donna dai lunghi capelli scuri. Lei gli era accanto, il principe guardava verso il suo esercito.
Vhagar riposava nel prato, ma avvertì subito la presenza di Ali d'Argento, che alla vista della regina dei draghi ruggì nel cielo. Gli uomini di Ser Criston Cole si armarono delle loro spade, urlando: «DRAGO!» gli arcieri incoccarono la freccia verso l'alto, attendendo ordini da Cole. Era evidente che tutti si aspettavano di vedere Daemon Targaryen, mio padre, invece videro me. Ciò non faceva differenza, poiché io e lui condividevamo lo stesso sangue e lo stesso spirito feroce.
«Mazverdagon zirȳ zūgagon īlva» "Lasciali che abbiano paura di noi" sussurri ad Ali d'Argento.
Mi aggrappai alla sua sella, strinsi le redini spingendole verso il basso, la creatura aprì le ali planando verso il basso in direzione dell'esercito, con la coda strusciò sulla terra alzando polvere e poi planò a filo sopra le loro teste, per poi rialzarsi nel cielo. Ser Criston Cole intuì così che non volevo davvero attaccarli, solo incutergli timore. Non diede l'ordine, ma Aemond guardava immobile la scena con accanto quella sinistra donna.
Il mio cuore si serrò nel petto. Non era solo la gelosia a stringermi, lei gli stava così accanto, una mano serrata intorno al suo braccio, ma avvertì un senso di pericolo imminente. C'era qualcosa in lui, qualcosa che non andava. Non sembrava essere l'uomo che conoscevo, l'uomo che dolorosamente amavo. C'era qualcosa di distante, di freddo, nel suo sguardo. Quando mi vide, sul suo viso non si era dipinta nessuna emozione e inoltre non aveva sorriso. Erano rare le volte in cui il principe guercio sorrideva e tutte le volte in cui lo faceva, era sempre in mia presenza.