Capitolo 39 | Queens and Kings of the sky, forever bonded to dragons.

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🎧 Genesis  ─ Grimes 🎧

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🎧 Genesis ─ Grimes 🎧

Proteggere i draghi dal loro terribile destino, era questo il compito di Maegara e Aemond.
Roccia del Drago divenne un santuario stesso per quelle creature, nessuno vi si osava più avvicinare.
Finalmente felici avevano trovato la pace e la serenità sull'isola dove si potevano amare liberamente alla luce del sole.
Uniti e con i loro bambini, andava tutto bene.
Un nuova era giungeva all'orizzonte.❞

Roccia del Drago, Westeros.

AEMOND

Alla mia sinistra, Maegara cavalcava con su Ali d'Argento, i suoi capelli argentei che svolazzavano al vento, gli occhi fissi all'orizzonte. Al mio fianco, la piccola Daenys montava sul Cannibale, il drago più oscuro e feroce di tutti e anche se mi dava un brivido vedere la mia figlia più giovane su quella creatura leggendaria, non potevo non essere orgoglioso. Nonostante la paura e la preoccupazione per quel legame, Daenys aveva dimostrato di essere una vera Targaryen, impavida e caparbia.

Visenya, ormai una giovane donna e sicura, volava su Stella di Fuoco con una maestria che mi ricordava sempre più sua madre. Accanto a lei, Daemon cavalcava Luce di Luna con la fierezza e la determinazione di un giovane che si stava affermando come signore dei draghi. I loro fratelli minori, Maegor e Aegon, seguivano con i loro draghi, Alysanne con Notte Stellata che scintillava come un'ombra tra le nuvole.

Ogni volta che vedevo la mia famiglia volare così unita, il mio cuore si riempiva di un orgoglio indescrivibile. Questo era il futuro della nostra stirpe, i nostri figli, i draghi, il nostro retaggio. Avevo sempre saputo che essere un Targaryen significava portare il peso del potere, del fuoco e del sangue. Ma osservando quei cieli riempiti dal battito delle ali dei draghi, mi resi conto che c'era qualcosa di più profondo: l'amore che legava noi tutti, la nostra volontà di difendere ciò che era nostro e di restare uniti, sempre.

Nel cielo distante, Sole di Fuoco gioiva ogni volta che mio fratello Aegon volava con lui, con egli vi erano anche Maelor e Jaehaera su Morghul.

Mentre il sole iniziava a tramontare, tingendo il cielo di sfumature dorate e rosse, guardai Maegara e sorrisi. Lei mi guardò, con quello sguardo intenso che non aveva mai perso fin dal nostro primo incontro. I nostri figli volavano davanti a noi, ma il nostro legame, il nostro amore, era più forte che mai.

Sapevo che qualunque fosse il destino che ci attendeva, lo avremmo affrontato insieme, come signori dei draghi.

Volare con Maegara era sempre stata una danza tra il pericolo e la pura esaltazione. Quel giorno non faceva eccezione. Vhagar, con le sue ali immense e maestose, tagliava il cielo come se dominasse il mondo intero. La sua ombra scuriva il mare sottostante e la potenza della sua presenza era tale che persino i draghi dei nostri figli sembravano piccoli al suo fianco. Ma Maegara non aveva mai temuto il potere di Vhagar.

LOVER'S DEATH | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora