Capitolo 21 | With fire and blood I'll take what is mine.

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⚠️ TW: violenza, morte, sangue

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⚠️ TW: violenza, morte, sangue. È l'inizio della fine. ⚠️

🎧 No church in the wild ─ Jay-Z, Kanye West Frank Ocean, The-Dream🎧

Un Targaryen solo al mondo è una cosa terribile, ancora di più quando ha sete di vendetta. Con fuoco e sangue la regina Maegara Targaryen avrebbe preso ciò che le apparteneva. Ma proprio quando per lei la speranza sembrava vana, fu lì che gli Dei risposero.

Approdo del re, Westeros.

MAEGARA

Ero sola nel Bosco del Re da cinque giorni, circondata solo da ombre e silenzio. Il dolore della perdita di Aemond mi stringeva il cuore come una morsa implacabile, rendendo difficile persino respirare. Ogni volta che chiudevo gli occhi, vedevo il suo volto: la determinazione sul suo viso durante l'ultima battaglia della sua vita, la fierezza dei suoi lineamenti anche nel momento della morte. Sentivo il peso della sua assenza come una ferita sempre aperta, che pulsava in sintonia con il mio cuore spezzato.

Aemond Targaryen, l'unico uomo che avrei mai amato in tutta la mia vita, era morto per me sfidando mio padre Daemon. Durante la battaglia si era agganciato a Vhagar, andando incontro al suo destino. Mi aveva avvertita numerose volte che sarebbe andato incontro al suo destino, mi aveva promesso di vivere, ma ciò non era accaduto e io mi ritrovavo svuotata di ogni emozione.

Mi ero allontanata dall'accampamento per un momento, cercando di sfuggire ai ricordi, ma ogni passo che facevo tra gli alberi mi riportava indietro nel tempo. Poi all'improvviso tra le fronde, avevo visto un maestoso cervo bianco, una visione che quasi mi tolse il fiato. La leggenda narrava che si sarebbe mostrato solo al vero sovrano.

Era un segno? Un presagio? Non lo sapevo e non ero certa di voler sapere. Ma così mi aveva raccontato mia madre da bambina, durante la caccia per il secondo genetliaco di Aegon II, quando scappò dall'accampamento un cervo bianco le si presentò davanti. Tutto ciò che riuscivo a pensare era che, se davvero fossi stata la sovrana destinata a governare, perché allora sentivo di aver perso tutto?

Tornai all'accampamento e il mio drago, Ali d'Argento, riposava vicino a me, il suo respiro profondo e regolare era l'unico suono che rompeva il silenzio opprimente del bosco. Mi accostai a lei, posando una mano sul suo fianco caldo e rugoso. La sua presenza era una piccola consolazione, un ricordo tangibile del legame che avevamo condiviso. Almeno lei era ancora con me. Ma anche la sua compagnia sembrava poca cosa rispetto alla vastità della mia solitudine.

«Ñuha riña» "Ragazza mia" sussurrai carezzando il suo muso posato accanto alle mie gambe. «Iksan ojūdan» "Mi sento persa" sussurrai chiudendo gli occhi. Posai la fronte contro le scaglie argentee e crollai nuovamente a piangere. Il mio cuore era spezzato, nel petto sentivo solamente un buco con vuoto incolmabile. Ogni muscolo, ogni osso, ogni mio respiro erano diventati difficili, insopportabili, pieni di dolore.

LOVER'S DEATH | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora