☆ GLASSES ☆

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🍸💋

«han-ahhh!» urlò minho fino al secondo piano, la finestra della camera di jisung.  «muovitiii» lo incitò, come se potesse sentirlo.

«jisung ma chi cazzo è quel coglione che urla fuori dalla finestra!!» suo fratello maggiore fece irruzione nella sua stanza, per poi vedere un jisung assonnato alzarsi in piedi di scatto dal letto.
Si stiracchiò con tutta la calma del mondo «c-che che c'è?» chiese lui ancora nel regno dei sogni.

«c'è un idiota che continua ad urlare il tuo nome! Devo scendere giù e menarlo?» chiese il fratello. Com'era premuroso.
«ah, nono. 10 minuti e scendo»

Me
La smetti di urlare?
Ti butto l'acqua addosso

Minho🏳️‍🌈
Ma non dovevi essere qua giù 10 minuti fa?

Dammene altri 10 e ci sono

Cazzo stai facendo ti stai truccando?
Tesoro, non è mica un appuntamento
A quello pensiamoci in futuro
💞

Minho se continui a scrivermi come pensi io possa prepararmi

Ok scusa muoviti porta giù quel tuo culo stupendo al volo grazie

Jisung sbuffò, finì di asciugarsi il viso e si diresse ad aprire l'armadio. Prese un paio di baggy e una t-shirt over rossa color vino. Sopra vi aggiunse una felpa nera semplice. Infilò le sue amatissime Jordan 1 rosse e con lo zaino scese le scale di casa sua, salutando il fratello, che ricambiò con un dito medio. Che fratello amorevole.

«eccomi» disse han aprendo e chiudendo subito il cancello.
«c'è ne hai messo di tempo» minho mise in tasca il suo cellulare, si voltò verso l'amico ricambiando quel profondo eye contact.

«minho, da quando porti gli occhiali?» chiese jisung imbambolato al quattr'occhi di fronte. Aveva sempre avuto un debole per le ragazze con gli occhiali. E a minho stavano d'incanto.

«dalla prima. Solo che a scuola non mi servono, perché? Mi stanno bene vero? Starai pensando che sono un gran figo!»
«no pensavo solo che sembri meno stupido» disse lui allungando il passo.
«lo prendo come un complimento. No anzi, è il primo complimento che mi fai davvero!»
«uhm... non abituartici» rispose jisung continuando a camminare.

🍸💋

I due arrivarono ad un café non troppo distante dalla scuola. Si sedettero ed ordinarono le stesse cose: un caffè americano ed una banale cheesecake.
«Che buooona» esultò jisung non appena quella carica di zuccheri cominciò a circolargli per il sangue.
«dici? La tua era meglio» disse minho senza alcun imbarazzo. Jisung sorrise diventando rosa.

La colazione proseguì tranquillamente finché il maggiore alzò lo sguardo cogliendo alla sprovvista i due grandi occhi di jisung intenti  ad osservarlo, di nuovo. Senza mai puntarli sulla torta o sul caffè. 

«Che c'è jisungie? Sono così tanto bello che non riesci a smettere di guardarmi?» chiese al ragazzo seduto di fronte.

Il piccolo aveva una sottile velatura rosso fuoco sulle morbide guance. Jisung non lo avrebbe ammesso ma sì.
Minho e quegli occhiali erano un qualcosa che andavano al di fuori di semplici aggettivi come "figo" o "bello". Erano qualcosa che lo attraevano, gli donavano un'aria diversa, brillantante e misteriosa, e questa cosa lo affascinò ancora di più.

Bad boys || Minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora