Nella scuola più putrida del mondo, in cui gli insegnanti non servono a nulla, Jisung e minho si odiano a vicenda, si fanno dispetti tra di loro e a volte fanno a botte. Ma a causa del preside Park Jin-young, dovranno, anzi, DOVRANNO andare d'amor...
Era intervallo ed i ragazzi decisero di approfittarsene per avvicinarsi al ragazzo nuovo.
«ciao Jeongin, molto piacere, io sono Yongbok!» il biondo platino gli tese la mano accogliendolo con un sorriso che avrebbe illuminato l'aula intera.
Jeongin alzò gli occhi al cielo. «te l'ho chiesto?» Felix rimase scioccato, poi corrugò la fronte e mise il muso. Ci rimase male.
«ehm, io sono jisung. Se hai bisogno di qualsiasi cosa, non esitare a chiedere» gli disse il biondino sperando in una riposta gradevole. «ho bisogno che sparisci dalla mia vista» rispose il gentilissimo Yang.
Minho invece sorrise. Lo trovò simpatico fin da subito. «penso che io e te potremmo essere amici» disse porgendogli la mano.
«allora pensalo e basta» sbuffò e si alzò dal suo banco. «dove vai?» chiese felix. Jeongin non rispose.
Minho intanto era rimasto ancora immobilizzato con il sorriso e la mano alzata. «dai su, non te la prendere» disse jisung lasciandogli sulla schiena due pacche di consolazione.
«IO LO AMMAZZO A QUEL CINESE, LO AMMAZZO LO AMMAZZO LO AMMAZZOOO!!!»
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«é uno stronzo! Come si permette di rispondermi così!» si lamentò felix. Era nei bagni insieme a minho, jisung e hyunjin.
«lixie, stai calmo! Non dire le parolacce. Sono sicuro che è solo un po' nervosetto perché si è appena trasferito» disse hyunjin accarezzando la spalla dell'amico.
«no! Hyunjin, tu non lo sai perché non ce l'hai in classe, ma sono sicuro che se ti avesse risposto come a noi, tu ti saresti messo a piangere!» disse jisung, che lo conosceva molto bene, in quanto migliori amici. «io?? Piangere?? Ma fatemi il favore! Uno come lui non mi spaventerebbe mica!»
«hyunjin, facciamo una alleanza io e te, andiamo a uccidere quel cinese maledetto!» propose minho, a quanto pare se l'era legato al dito. «ma basta! Non è cinese, smettila!» lo sgridò jisung. «quel che è!»
«oh, e poi, avreste dovuto vedere come era teso il prof Seungmin l'ora dopo che è venuto da noi!» fece hyunjin alzando l'indice.
«ci credo, quando il prof kim gli ha chiesto quale fosse la sua materia preferita Jeongin gli rispose che "avrebbe dato fuoco a sta scuola di merda"... ma lo disse in modo così violento, povero seungmin-ssi» disse jisung, mentre notava una figura avvicinarsi a loro.
«se volete do fuoco anche a voi» Jeongin, ahimè, spawnò in quel momento. Si chinò verso il lavandino a sciacquarsi il viso sotto gli sguardi incuriositi dei ragazzi. «allerta piromane» bofonchiò minho. «Jeongin, cosa sono quei uhm.. particolari segni rossi che hai sul collo?» chiese felix, con che coraggio. «intendi i succhiotti?» richiese minho senza censure. «ho dovuto lottare contro un lupo» prese l'acqua tra le mani e si portò i capelli all'indietro. Felix emise un "wow" a bocca aperta. Se ne andò lasciando i ragazzi con occhi spalancati.
«c-cioè quel tipo è appena arrivato qui, quattro ore fa, e ha già fatto certe cose..??» chiese hyunjin incredulo. Nemmeno lui aveva fatto un record del genere.
«Han-ah dobbiamo farlo anche noi!» disse minho con determinazione. Han gli diede un coppino. «no, ci deve essere qualcosa sotto. É un bimbo particolare.. nasconderà qualche oscuro segreto, ne sono sicuro. Dobbiamo indagare» concluse felix.
Infine i ragazzi si alzarono e quest'ultimo accompagnò hyunjin nella sua classe. Passarono per i corridoi vuoti. «ho saputo che hai rifiutato hanni» disse il maggiore. «.......giá» «e perché?» «che ti importa? È solo che non era il mio tipo» «l'hai rifiutata perché non era il tuo tipo oppure perché non era un tipo?»
«c-come lo sai-» «ti si legge in faccia, scemo» hyunjin circondò con un braccio le spalle del platino, poi gli lasciò un bacino sulla guancia. Felix arrossì, tanto tanto tanto tanto.
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«eppure dalle apparenze sembra un tizio con la testa apposto ..» disse jisung mentre cercava di capire il ragazzo nuovo. «uh classico esempio dell'apparenza inganna» minho intanto se ne stava con la testa sul banco. «eddai, uno come lui non può aver fatto le cosacce a scuola» «secondo me, è gay»
«Minho, per te tutti sono gay» «si e pure tu lo sei» disse lui sollevando la testa. «non lo sono! Smettila!» «si che lo sei! Non c'è nulla di male eh» «ma infatti mica ho detto quello» commentò jisung. Minho alzò la testa dal banco e si ricompose, con la schiena sullo schienale della sedia. Si girò verso destra e lo chiamò. «Jisung» «dimmi?» chiese spostando lo sguardo da Jeongin e girandosi a sinistra, incontrando il viso di minho. «devo dirti una cosa..» «eh, dimmi» «dopo scuola ti va di venire a pranzare da me?» propose il maggiore. Jisung gli rispose di sì. Sarebbe stato strano, ma comunque non rifiutò. D'altronde, pranzo gratis.
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Angolo autrice
Una cosa importante. Dare del "cinese" a Jeongin è una cosa molto razzista lo so, ma fa parte della caratteristica di minho, non molto esperto nell'esprimersi; perciò prima che vi arrabbiate chiedo scusa se questa cosa vi infastidisce, ripeto questa storia è tutta inventata ecc. nulla corrisponde alla realtà e ne tanto meno ai miei di pensieri.
E nulla. in pratica mi sono trasferita temporaneamente in una casa di amici della mami (la tipa che ci abitava si è trasferita in Cina) e entro in sala e vedo UNA COPERTA DEI SEVENTEEN AHH IM SCREAMING (la tipa era una kpop stan😻)(non conosco i seventeen......)
Comunque in sti giorni ho mal di testa. Non lo dirò mai a nessuno perché ovviamente è colpa del telefono Media giornaliera: 8h☠️
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JAY PARK PERÒ SE TI METTI CO LE GAMBE ALLARIA COSÌ NO VABBÈ VOGLIO IL DIVORZIO
