8. Pessimo umore

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Marco prosegue a curiosare negli affetti personali della ragazza.

«Ma si dai, continua a fare come se fossi a casa tua» dice ironica Viola buttandosi sul letto.

«Non dirmi che hai sonno» il platinato la prende il giorno.

«No, non particolarmente. Di solito non vado a dormire prestissimo, poi fino a qualche giorno il tuo amico nemmeno volendo me lo permetteva»

«Ci rinfaccerai a vita questa storia, vero?» ride Marco.

«Ad ogni occasione buona»
La corvina ricambia la risata.

Il biondo ossigenato cambia discorso.
«Allora, che ne dici di venire con me al bunker? Me lo devi, sono corso qui e ti ho offerto una pizza»

«Come sei frettoloso, Caph, non avevi detto che mi ci avresti portato domani?»

Viola ama provocarlo.
In generale da sempre il suo modo di rivolgersi alle persone con cui si trova bene è così, ma visto quanto il ragazzo sia permaloso con lui si diverte un po' di più a farlo.
Ama ancora di più vedere la sua reazione.
Come quando fa quel sorriso di lato che non riesce a trattenere o il modo un po' imbarazzato con cui la guarda ogni volta che cerca un modo per replicare.

«Ma quanto ti diverti ad infastidirmi? Sei proprio brava Vilu» Marco sbuffa.

«Ammettilo che ti piace almeno un po'. Lo vedo» la corvina gli sorride.

«Forse un po' sì, ma non ti allargare»

Viola è soddisfatta della risposta.

«Comunque, andiamo ora che non hai niente da fare. Se ti fa stare più serena puoi chiamare Annalisa e la passiamo a prendere» propone il biondo ossigenato.

«Non la voglia disturbare, starà facendo il suo sonnellino di bellezza. Me la caverò da sola in tal caso aveste brutte intenzioni» dice la ragazza riferendosi ai messaggi ironici inviati qualche ora prima.

«Tranquilla, stasera sono quasi tutti impegnati in altro. Sono tornati lì solo Duccio e Andrea per giocare alle PlayStation, niente di che» specifica il ragazzo.

Dario ha scritto di voler rimanere a casa con la sua fidanzata Huda per guardare un film insieme e per prendersi cura dei loro due gatti.
Pietro e Jacopo invece sono andati insieme ad una festa a casa di un loro amico a Firenze nella speranza di fare qualche conquista.
Il corvino e il rosso rimasti soli avevano detto nella chat di gruppo del collettivo che sarebbero andati al bunker per rilassarsi un po' senza dover lavorare.
Marco, si era limitato a rispondere molto velocemente dicendo che quella sera sarebbe stato impegnato.
Tutti avevano capito con chi ovviamente, ma avevano evitato di fare battute.

«Va bene, poi però devi riportarmi a casa tu» chiarisce Viola.

«Ai tuoi ordini, ormai sono il tuo taxi personale»

«Hai fatto tutto tu» gli ricorda la ragazza facendogli un occhiolino e alzandosi dal letto.

È vero, Marco da sempre ha l'abitudine di mettere al primo gli altri invece che sé stesso, si rende sempre disponibili per tutti.
Mamma Roberta glielo diceva sempre che il cuore che il ragazzo possedeva era davvero grande. Però gli diceva anche che nonostante lui fosse sempre gentile non avrebbe dovuto aspettarsi dagli altri la stessa cosa.

La ragazza sceglie attentamente cosa mettere per uscire e dopo diverso tempo passato davanti all'armadio con in sottofondo le lamentele del cantante sono entrambi fuori dell'appartamento che scendono le scale.

Salgono in macchina e Viola si guarda allo specchietto per sistemarsi compulsivamente la frangetta come suo solito.
Marco si allaccia la cintura e la osserva ridendo, per l'ennesima volta la trova davvero buffa.

POLVERE / Caph, bnkr44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora