15. Bianco e nero

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Il cervello di Viola è ufficialmente andato in tilt, fuori uso.

Quindi di conseguenza, andato quello, dovrebbe ascoltare il suo cuore.
Le dice di lasciarsi andare, di buttarsi in qualcosa di nuovo senza avere paura.
Dietro al non volere relazioni della corvina c'è un enorme timore.
Ha paura di non essere abbastanza, di non dare abbastanza.
In questo caso di non dare tutto che quello che si merita a Marco, lei l'ha capito quanto lui sia speciale. È stato l'unico che fin'ora le ha reso le giornate meno in bianco e nero.

C'è comunque qualcosa che la frena.

Ed è per questo che si sente come costretta ad interrompere quel bacio.

Marco la guarda senza capire.

«Non posso, non è quello che voglio»

Il biondo ossigenato scuote la testa.
«Sei seria? Vorresti davvero dirmi che non sei interessata a questo?» indica prima lui e poi lei.

Il nervosismo della corvina è alle stelle.
«No, non ho mai detto di non essere interessata. Solo che io non sto cercando una relazione e so che tu per le cose del genere non hai mezze misure. Ho sbagliato io a non avertelo detto prima»

«Quindi lo fai con tutti?»

«Di che parli?»

«Flirti così con tutti o lo fai solo con le persone a cui vuoi dare palo?»

Viola sgrana gli occhi incredula.
«Come scusa? Sei scemo Marco?»
«Ti devo fare il disegnino? Tu mi piaci, ma non stiamo cercando la stessa cosa. Tu vuoi una fidanzata duratura e io voglio una semplice persona con cui divertirmi, niente di più niente di meno»

Il platinato la guarda.
Si maledice per aver rovinato tutto.
Ora incrociare i suoi occhi sarà molto più complicato del previsto.

«Ti ho mandato mille segnali, perché non mi hai fermato?»

«Non lo so ma non ho mai voluto farti stare male, nemmeno per un secondo. E te lo giuro che ci ho provato in tutti i modi a non illuderti nonostante io sia notevolmente attratta da te. Siamo in cerca di cose diverse» gli dice la ragazza.

«Non so cosa pensare, forse mi ero fatto un'idea un po' diversa su di te»

Viola sbuffa.
«Sono sempre stata me stessa con te»

Marco annuisce.
«Forse dovremmo prenderci un attimo di pausa per mettere in ordine i nostri pensieri, non mi gioverebbe continuare a stare così. Io voglio provarci seriamente con te Viola, non so se posso accontentarmi di un'amicizia o di qualcosa di occasionale»

«E io non posso prometterti niente, capisci? Questo sarebbe come cambiare una parte di me, non so se sono pronta a farlo»
In realtà la corvina vorrebbe mandare indietro il tempo ed evitare tutta quella situazione.
Stare lontana da lui non sarà una passeggiata.
Le dispiace non trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda del ragazzo.
Ma ormai il danno è fatto e si sente terribilmente in colpa, si sente ancora peggio se pensa a ciò che Marco potrebbe star provando ora.

Tra i due c'è silenzio.
Ma non è il solito che spesso c'è tra di loro.
Questa volta è molto più teso e imbarazzante, ricco di cose non dette.

La corvina ha lo sguardo basso, si vergogna un po' per tutto questo. E l'unica cosa che può fare ora è sorridergli leggermente e andare via.

Il platinato la osserva mentre si svolta e se ne va.
Si sente un po' ferito a dire il vero, anche se forse non dovrebbe averne motivo. Non è il primo rifiuto che riceve da una ragazza, ma questa volta è stato diverso, più difficile da accettare.
E lui per il bene di entrambi ha scelto di staccare un po' da quella specie di frequentazione, giusto il tempo necessario per capire se pur di averla nella sua vita accetterebbe le sue condizioni.
Ma la risposta già la sa.
O magari potrebbe essere lei a cambiare idea.

POLVERE / Caph, bnkr44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora