Marco non si sta divertendo granché ad appendere bandierine colorate in giro per casa di Andrea.
«Ma è proprio necessario? Per i tuoi ventitre anni hai ancora bisogno delle decorazioni da bambino?» sbuffa il platinato.
«E non rompere sempre, fanno atmosfera okay?»
«Sai Viola come ti prenderà per culo non appena le vedrà, già la sento ridere mentre dice che queste cazzo di decorazioni sono perfettamente abbinate al colore del tuo ciuffo. Cristo, si diverte troppo a prenderti in giro» ride il maggiore tra i due.
Per l'ennesima volta la sua mente l'ha costretto a pensarla e a ricordare quanto stesse bene con lei. E Andrea lo nota, si accorge del silenzio improvviso del biondo ossigenato dopo averla nominata, spera vivamente che riesca a farli riappacificare.«Sì, probabilmente lo farà, è una cosa molto da lei»
Anche Pietro entra in casa portando da bere, accompagnato da Duccio che cerca di non fare cadere la pila di cartoni della pizza che ha tra le braccia. A Jacopo toccherà occuparsi della musica, magari tenendosi mediamente sobrio. A Dario non piacciono granché le feste, preferisce rimanere nel suo appartamento insieme alla fidanzata. Il suo contributo per questa festa è stato prendere un foglio di carta e scriverci sopra con un pennarello: "Scusate per il rumore, c'è una festa di compleanno, suonate il campanello solo per unirvi a festeggiare", per poi appenderlo alla porta.
Ad Andrea mancava mettere la musica a tutto volume come faceva tempo fa, ma per quieto vivere ha ben capito che forse avrebbe dovuto evitare di farlo tutti i giorni. Di sicuro oggi Viola non si potrà lamentare di quel casino, visto che anche lei stessa ne farà parte.
E poi alla fine il corvino non ha scelto di fare una festa in grande, ha chiesto di venire solo ai suoi amici più stretti ed eventualmente a qualche vicino annoiato che cerca divertimento. Anche perché il suo appartamento non è così spazioso, non ci entrano mica in duecento.
Da piccolo Andrea ha sempre amato l'idea di ricevere regali dagli invitati, la sensazione di strappare la carta gli ha sempre portato gioia. Poi con gli anni ha capito che la cosa più importante è essere circondato dalle persone che lo fanno stare bene, e a lui adesso basta solo questo.
Oltretutto se sua madre vedesse i regali osceni che Jacopo gli ha fatto negli ultimi anni probabilmente si sentirebbe male, di sicuro i boxer con la faccia del riccio stampata sopra che gli ha dato l'anno scorso è meglio lasciarli infondo al cassetto del comodino di camera sua.
Andrea la mattina stessa ha avvertito anche gli altri tre membri del gruppo per renderli partecipi della sua idea.
Si stupisce vedendo Dario accettare senza fare troppe domande, forse un esame di coscienza se lo sta facendo anche lui.«E se Viola non dovesse venire? Se ci dasse buca all'ultimo?» domanda preoccupato Duccio.
«Verrà, sotto sotto mi vuole anche bene e sa che ci rimarrei male se non dovesse venire» lo rassicura il corvino.
Ormai tutti, tranne forse Dario, si sono presi a cuore la situazione tra lei e Marco. Vedere il platinato legarsi così tanto e così velocemente ad una persona ha fatto sorridere i membri del collettivo.
Ed infatti dopo non molto, seguita da altri invitati, la ragazza si presenta alla porta con addirittura un piccolo pacco regalo in mano.
«Auguri, spero possa esserti utile» la corvina gli passa il pacchetto.
«Grazie Vio', grazie anche per essere venuta»
Andrea toglie la carta da quella scatolina rettangolare e sorride non appena capisce cos'è.
«Una tinta nera? Sei seria?»Viola ride.
«Certo, non ti aspettare che io tiri fuori da non so dove un altro regalo. Non sapevo cosa potesse davvero piacerti ricevere, così ho scelto qualcosa che indubbiamente ti serve»«Quanto sei simpatica, davvero tanto»
«Ancora auguri Andre, divertiti. E comunque queste decorazione che avete appeso in giro per casa sono oscene, proprio da tredicenne. Se ti serve una mano per la tinta chiamami» dice la ragazza dandogli una pacca sulla spalla e allontanandosi dall'entrata.
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POLVERE / Caph, bnkr44
Fanfiction"L'arte scuote dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni." (Pablo Picasso) Viola si sente un po' così, impolverata. Vive nell'apatia di una vita che non le piace, che non la soddisfa. Il suo appartamento ad Empoli è piccolo, si...