16. Incorreggibile

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Viola rischia di rompere la punta della matita per quanta forza sta esercitando su quel povero foglio.
Nemmeno disegnare la aiuta a non pensarci.
Anche perché ogni cosa le ricorda lui.
Il suo potrebbe sembrare un ragionamento contorno, ma in realtà è molto semplice; lui le piace, ma non cercano la stessa cosa.
E lei ha paura, mille timori la divorano.
Ufficialmente non parlano in modo serio da due giorni e il tutto le sembra così strano che stenta a credere che sia vero.

Qualche ora fa quando l'ha incrociato di sotto, all'ingresso del condominio mentre rientrava a casa da lavoro, è stato piuttosto imbarazzante. Marco le ha tenuto la porta mentre entrava e gli ha sorriso leggermente.
La corvina ha mormorato un "grazie" sottovoce e gli ha chiesto che ci facesse lì.
Sotto sotto sperava che fosse lì per lei, che avesse trovato qualcosa da dirle su quanto successo al bunker.
Ma era lì solo per Andrea, che lo aveva invitato per cena. Viola ha annuito ed è salita in casa sua il più veloce possibile.

Dopo un pasto consumato di fretta ha tentato di fare quello che da sempre usa per distrarsi, ma oggi nemmeno questo sembra funzionare.

Così prende la giacca, le chiavi ed esce.
Il freddo le fa venire i brividi.
Possibile che ad Aprile ci siano ancora queste temperature?

Inutile dire che le strade sono piuttosto deserte, qualche ragazzino che girovaga ancora c'è, ma nulla di più.
Si accosta alla prima panchina che trova e ci si rannicchia sopra, tira fuori il telefono e scrive ad Annalisa.

Vilu:
Che fai? Facciamo un giro insieme?

La bionda che è già online risponde dopo poco.

Nali:
Sto da Gabriel, magari domani!

Vilu:
Glielo hai detto di Pietro?

Nali:
Sei matta? Certo che no.

Vilu:
Assurdo, cornuto e pure inconsapevole.

Nali:
Fanculo, davvero.

Viola ride leggendo l'ultimo messaggio.
Nel mentre un cane le si avvicina annusandole le scarpe, gli fa una carezza e alza gli occhi sul padrone.

«Hai un cane?»

Andrea annuisce.
«Già, lui è Akhen, solo che per comodità lo tengo dai miei. Stasera non potevano farlo uscire ed è toccato a me»

La corvina stravede per gli animali, nello specifico proprio per i cani. Quando si è trasferita, lasciare il suo piccolo barboncino le è dispiaciuto tantissimo, presto le piacerebbe andare a trovare lui a casa dei suoi genitori. Magari una sera in cui Eris non c'è.

«Marco dove l'hai lasciato? L'ho visto prima che veniva da te»

«Si stava facendo una doccia, tra poco usciamo e ha detto che doveva sistemarsi. Tu che facevi?»

La ragazza alza le spalle.
«Niente di che, in casa mi annoiavo e sono uscita tanto per. Ho scritto ad Annalisa ma ha da fare»

«Infatti anche Pietro le aveva detto di venire con noi, ma lei ha rifiutato e a lui è automaticamente passata la voglia. Tu vuoi venire? Non sapevo se chiedertelo vista la situazione con Marco, ma mi fa piacere se accetti»

«Ma dove andate?» domanda lei.

«Festa a casa di un mio amico, una cosa tranquilla. Se ti va sali in macchina con noi e andiamo»
Il corvino guarda l'orologio che ha al polso.
«Se non vogliamo fare tardi dovremmo iniziare ad avviarci, considerando che devo lasciare anche Akhen dai miei»

POLVERE / Caph, bnkr44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora