|5| Esami

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Esami di Nick: italiano

Nick era super agitato per l'esame scritto di italiano.
La classe del rosso era tutta che attendeva fuori dal cancello della scuola, in attesa che la loro professoressa di lettere li chiamasse per l'esame.

Erano le nove del mattino, e finalmente la prof li chiamò.
Le gambe di Nick tremavano e l'angoscia stava salendo sempre di più.

Entrarono in classe e il rosso sudava freddo. Sentiva troppo il peso dell'ansia addosso e cercò un modo per levarselo.

Chiuse gli occhi. Si immerse in un cielo colmo di nuvole e respirava.
Respirava molto profondamente.
Sorrideva: aveva i lati della bocca che arrivavano fino alle orecchie e i denti bianchi gli davano un leggero fastidio, ma che era comunque un fastidio piacevole...

Tornò alla realtà, e trovò il suo corpo molto più rilassato di prima.

Si sedette in un banco abbastanza lontano dalla cattedra e, soprattutto, attaccato alla finestra il più possibile: quando era stressato e aveva bisogno di staccarsi un attimo dai pensieri, gli bastava scorgere qualsiasi cosa al di là di quel vetro.

Dopo circa un quarto d'ora, l'esame partì...

A Nick andò tutto bene, stranamente: riuscì a fare quel tema d'esame meglio di come se lo sarebbe aspettato.
E finì anche abbastanza presto, circa una mezz'oretta prima che finisse il tutto.

Uscì dalla scuola, felice come un canarino appena liberato da un lungo periodo in gabbia.
Era veramente fiero di com'era andato l'esame, e quella fierezza non se la sarebbe mai levata dal suo umile cuoricino.

Esami di Leo: francese

La classe di Leo aveva l'esame di francese il lunedì più vicino alla fine della scuola: avevano letteralmente poco più di due giorni per prepararsi alla perfezione.

A dire il vero, il capitano non era agitato, anzi: era tranquillissimo all'idea di affrontare l'esame di una delle materie in cui va peggio: forse perché sapeva già che l'avrebbe bocciato nello scritto di quella materia...

In classe si sentiva un'aria tesa. E Leo, purtroppo, è toccato assorbirne un po'.

Iniziato l'esame, Leo andò alla grande: sicuro di sè, non perse tempo e, in poco più di un' ora e mezza, aveva già finito.

Il suo professore, che a dire la verità quasi odiava il ragazzo, lo guardò a denti spalancati.
Leo lo sapeva: per una volta, il suo prof era fiero di lui.

Potrebbe essere stato bocciato? Sì, magari sì. Ma a lui non interessava. Bastava andare avanti; tanto francese al liceo non l'avrebbe fatto, e questo lo rassicurava.

Esami di Nick: orale

L'orale dell'esame.
Nick era da due mesi che aveva iniziato a preparasi sulla sua tesina: un lavoro che nessuno dei suoi amici avrebbe avuto l'idea di farlo così bello.

Nick, come argomento centrale dell'orale portò l'adolescenza. Un argomento che nessuno dei suoi insegnanti si sarebbe aspettato da lui.

Entrò in aula e tutti i suoi prof erano lì, seduti in semicerchio davanti alla LIM bianca ed enorme che avrebbe proiettato il lavoro, in attesa dello studente.

«Buongiorno, Tylor» lo salutò il professore di tecnologia.

«Buongiorno prof» rispose, rivolgendosi a tutti i presenti.

«Bene» disse la prof di lettere «Inserisci pure la chiavetta e comincia»
Nick fece quanto richiesto. E poi, dopo circa due minuti, cominciò.

Nonostante le domande che ognuno degli adulti li faceva, Nick non si era sentito teso.
Si era preparato alla perfezione e nessuno, ma dico nessuno, riuscì a fargli perdere la calma e, soprattutto, il filo del discorso.

Finito, si udì un forte applauso da tutti gli insegnanti. Uscì anche qualche «Complimenti» dalle loro bocche.

Lo fecero uscire dall'aula, e il ragazzo era più felice che mai.
Nicholas Tylor uscì dalle medie con 9 in orale.

Esami di Leo: orale

E finalmente, verso la fine di giugno, anche Leo doveva sostenere l'orale.
Lui portò, ovviamente, il suo sport: il rugby.

Entrò e vide gli insegnanti che lo fissavano: questo gli suscitò un po' di ansia, come si sarebbe aspettato.

Tra i «Buongiorno» e i saluti, Leo inserì la chiavetta USB nel PC e iniziò la sua presentazione.

Esteticamente, la sua tesina era da invidiare: colori abbinati perfettamente, cosa che piacque all'insegnante di arte, font bellissimi e immagini talmente dettagliate che a lui bastavano quelle per riuscire a esporre quasi tutto.

Ogni tanto si impallò tra le domande che gli facevano durante il suo esame. Ma non era effettivamente un problema: era riuscito comunque a esporre in modo chiaro e preciso.

Finito tutto, gli adulti applaudirono, e Leo si accorse che, nei loro volti, si stavano accendendo i sorrisi.
Erano molto fieri di lui.

Dopo varie strette di mano, uscì da scuola e saltò immediatamente tra le braccia della madre, che lo stava aspettando: era più felice di qualsiasi altra persona su questa terra.

Ebbene sì: nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Leonardo Springher uscì dalle medie con 8 in orale.








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Ciaoooo belli. Come andiamo?
Capitolo moooolto corto oggi. La fantasia si sta trasferendo :)

Bè, che dire. Questi due ragazzi stanno facendo magie. E, chissà, magari ne faranno di altre...

Scusate se la procedura degli esami descritta nel capitolo non è come quella della realtà. Devo ancora andare in terza media, quindi non so ancora come funzioni bene l'esame. Se c'è qualcosa di sbagliato, avvisatemi. Grazie.

Se vi piace la storia, lasciate una 🌟 e ditemi se la storia vi sta piacendo <3
Grazie per il supporto 💙

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