|15| D'accordo: mi piace

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Questo capitolo sarà narrato dal nostro rosso.
Buona lettura 🤗

Stava per finire il primo anno di liceo.
Come posso definirlo: una bomba.

Io e Leo siamo stati in classe assieme, ci stavamo finalmente dimenticando di quella stronza che ha ferito il cuore ad entrambi, ma soprattutto a Leo...
Tutto andava come doveva andare.

La sera del ballo è stata abbastanza incasinata, a parte la figata che ha fatto il capitano, una cosa invidiabile.
La cosa che mi ha fatto prendere un'infarto fu questa: è svenuto di colpo, ho dovuto portarlo fuori, e quando si è svegliato non aveva una bella cera.

L'ho portato da me, e poi l'ho convinto a rimanere per la notte.
Gli ho prestato un pigiama (non volevo che andasse a dormire con i vestiti del ballo), l'ho aiutato a lavarsi e poco dopo eravamo nello stesso letto, che dormivamo insieme...

Già, lo so a cosa starete pensando... Che mi piace Leo.
Ma, potete non avere tutti i torti...
Ma prima, un po' di storia della mia vita...

••••

Ero in terza media quando ho scoperto di essere gay... O meglio , bisessuale, non ancora gay...
Praticamente, c'era la festa di un mio compagno di classe, alla quale lui ha inviato tutti e tutte.

Prima non avevo mai provato nulla per i ragazzi: addirittura, in quel periodo, mi piaceva una ragazza che, quell' anno, era appena arrivata: si chiamava Rachel.
Era altina, con capelli biondi poco sopra le spalle e occhi color miele.
Altro che Sara. Lei sì che era bella.

Fatto sta che, durante la festa, un mio amico mi ha portato in disparte: ci siamo nascosti in un bagno, e lui ha cominciato a parlare.
Io sapevo che a lui non piacevano le ragazze, lo sapeva tutta la classe.
Mi ha detto che era da un po' di tempo che gli piacevo; io non sapevo come reagire, non ho detto nemmeno mezza parola.

Ci siamo fissati a lungo, ma tanto a lungo, e poi la bomba: mi ha baciato come se nulla fosse, e a me è piaciuto assai.
Io, prima di allora, avevo già baciato due o tre ragazze, e devo dire che non era stato male. Ma quel bacio...

Quel contatto mi ha fatto capire che preferivo i ragazzi alle ragazze, ma fino ad un certo punto non sapevo scegliere tra i due.
Chiaramente non provavo nulla per lui; adesso non abbiamo nemmeno nessun contatto, quindi chissà dove e come starà...

••••

Durante la notte, ho sentito dei rumori provenire da qualsiasi parte: non ho voluto aprire gli occhi o di svegliare Leo, che chissà se anche lui li aveva sentiti...

Mi sono svegliato alle sei e mezza per andare in bagno, e ho iniziato ad avere un caldo terribile: sudavo e la testa mi girava.
Mi voltai dalla parte di Leo e vidi che la mia mano era intrecciata con la sua...

A quella visione, io mio cuoricino ha iniziato a battere più velocemente e il sudore era sempre di più; la mia faccia era rossa e andava a fuoco.
Gliel'ho data io la mano? Oppure lui l'ha data a me?
Non lo so.

Controvoglia, ho staccato la mano dalla presa e sono andato in bagno.

Quando tornai, la mano del mio capitano era ancora lì, distesa, che attendeva ancora un'altro contatto.

Presi coraggio e, con calma, sono ritornato sotto le lenzuola e ho intrecciato le nostre mani, come prima.
Con quel gesto, mi sentii... Più al sicuro.

Richiusi gli occhi e mi beai di quel momento, con la persona a cui voglio più bene accanto.

••••

Mi svegliai verso le otto e venti, e le nostre mani erano ancora intrecciate.
È stato un miracolo che non si siano staccate durante tutta la notte.

Sono rimasto lì, ad aspettare che Leo si svegliasse.
Nel mentre, pensai.

Lo ammetto: mi piace veramente Leo.
L'ho capito solo in quel momento, ma in realtà mi è iniziato a piacere circa da quando lui e quella troia si sono messi insieme.

Mi dava un sacco fastidio l'idea di vederli insieme, magari che si baciavano o simili. Per fortuna, non l'hanno mai fatto davanti a me, sennò avrei cercato il bagno più vicino a me e mi sarei messo a piangere per un'eternità.

Lo aspettai, seduto sul bordo del letto, ancora pensieroso di tante cose.
Alle otto e mezza, finalmente, si svegliò.
«Buongiorno, dormiglione» gli dissi, sorridente, per nascondere l'ansia da pensieri.
Lui mi squadrò, e sorrise a sua volta.

«Buongiorno Nick» rispose. Poi, sbadigliò e continuò: «È troppo tardi come orario di sveglia?»
«No, tranquillo. Dai vieni, mia madre ha preparato la colazione»
«Va bene. Andiamo» rispose lui.

Aveva la testa bagnata di sudore ed era ancora stanco, secondo me; infatti, l'ho portato a mangiare qualcosa: magari avrebbe aiutato.

Mia mamma aveva fatto i pancake con la farcitura allo yogurt e i mirtilli, contornati da un cappuccino per Leo e per me un tè freddo.
Il capitano aveva una fame terribile, infatti divorò quattro pancake belli pieni e bevve tutto il cappuccino; io, invece, mangiai circa due pancake poco farciti e il tè.

Ringraziammo mamma; poi Leo salutò mia sorella: hanno costruito un bel rapporto in questi ultimi anni, e ne sono piuttosto felice.
Andammo in camera mia, ci siamo lavati denti e faccia, ci siamo cambiati e abbiamo giocato con la mia amatissima Nintendo Switch.

Verso le undici, i genitori di Leo lo chiamarono, per avvisarlo che sarebbe dovuto tornare a casa.
Ci siamo messi davanti alla porta d'ingresso, e lui ha iniziato a parlare:

«Mi stavo proprio divertendo, sai?» mi confessò.
«Anch' io» risposi.

Poi fece un'accento con la mano per salutare Frida, che stava vedendo Attack on Titan (un'anime di cui non può farne a meno), e lei lo salutò a sua volta.
Poi, le attenzioni tornarono su di me:

«Grazie infinite per l'ospitalità, Nick»
Io arrossì come uno scemo, e risposi: «Figurati, grazie a te»

Ci fissammo per svariati, senza distogliere li sguardo.
Successivamente, mi saltò addosso, stringendomi in un caldo abbraccio; lo strinsi anche io, e mi beai di quella stretta.

Rimanemmo così per abbastanza, per poi staccarci.
«Ci vediamo a scuola, Rosso»
«Già... Ciao Leo»
«Ciao Nick»

Uscì e chiuse la porta. Saltai sul posto, pensando a tante cose in un solo momento.
«Dai, pirla. Invece di saltellare, fammi compagnia che guardiamo qualche episodio» mi disse Frida, ridendo.

«ARRIVO!» urlai, contento.
Mi siesi vicino a mia sorella, che mi porse pop corn e del tè freddo, che per guardare qualcosa in TV sono d'obbligo, e avviò l'episodio.
Che giornata magnifica, passata con un ragazzo magnifico.




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Purtroppo, manca ancora abbastanza prima del grande fatto.
Come vi sono sembrati questi due capitoli? Belli? A me piacciono un sacco :)

Lasciate, come fate sempre, una 🌟 e, se non l'avete ancora fatto, seguitemi. Vi tengo d'occhio.


Buona giornata 😘

Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora