|12| Non doveva accadere...

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7 mesi dopo...

Tante cose stavano quadrando nella classe 1^D: andavano tutti d'accordo e a scuola sono dei portenti; Leo ed Elisabetta hanno fatto coming out con la classe (e si è scoperto che sono gli unici fidanzati tra tutti) e nessuno sapeva ancora di Nick...
Tutto andava come doveva andare.

Era inizio maggio e, alla fine del mese, ci sarebbe stato il loro primissimo ballo. Erano tutti emozionatissimi: c'era chi aveva già preso l'abito e chi stava cercando l'accompagnatore o l'accompagnatrice, ma con scarsi risultati.
Il ballo era un venerdì.

Nick, come sempre, entrò per primo in classe, isolandosi dal mondo reale ed entrando in quello musicale.
Come d'abitudine, anche la coppia entrò subito dopo, lasciando da solo il rosso, mentre chiacchieravano del più e del meno.

«Allora, stasera vieni al campo?»
«Ovvio, amore. Ci sarò senz'altro» rispose, posando le sue labbra su quelle del ragazzo.

Poi, il capitano si andò a sedere vicino al suo migliore amico, che si era addormentato sul banco.
«Heilà, dormiglione» gli sussurrò, togliendo una cuffietta e accarezzandogli la testa.
Nick aprì gli occhi a fatica e squadrò io ragazzo da capo a piedi: «Hey, ciao Leo»
«Oh, Nick, sai che ho intenzione di invitare Eli al ballo?» disse.
Il rosso si coprì la bocca dallo stupore: «Magnifico!» rispose, con poco entusiasmo.
Evviva, e anche al ballo dovrò vederli e rimanerci male, fisicamente e mentalmente, per tutta la serata, pensò il rosso, con aria triste.

Nel mentre, sempre più gente stava entrando in aula per aspettare l'arrivo del professore.
Alle otto precise, entrò, salutò i ragazzi e cominciò a fare lezione.

••••

Suonata la campanella della ricreazione, che suona circa dieci minuti prima dell'inizio della quarta ora, tutti gli studenti si catapultarono fuori dalle classi. L'unico che rimase in aula fu Nick, Leo e la sua ragazza.

Speriamo che lei non ci sia stasera al campo, non voglio perdere la concentrazione stasera, pensò il rosso, con le cuffiette alle orecchie.

Finita la ricreazione, tutti tornarono nelle rispettive classi e continuarono a fare lezione.

••••

Quella sera era bellissima: il cielo era ancora azzurrino e, dietro le nuovole, c'erano dei riflessi arancioni del sole.
Uno spettacolo per gli occhi di chiunque.

Faceva anche piuttosto caldo: mancava poco più di un mese alla fine della stagione, e poi gli atleti avrebbero potuto risposarsi.

Scesi in campo, cominciarono subito a fare qualche giro di campo, in attesa dell'allenatore.

Arrivato, cominciarono subito a fare esercizi di manualità, come passaggi in contemporanea o calci; poi passarono alla difesa, concentrandosi sulla distribuzione in campo; infine, come al solito, partita.

Finito tutto, si riunirono in cerchio, parlando di com'era andata in generale, e poi fecero il saluto.

Raccolsero il materiale e andarono veloci a lavarsi. I due amici, però, si fermarono vicino alla ringhiera, dove gli aspettava sempre Elisabetta.
«Ragazzi, siete sempre più forti!» disse, rivolgendosi ad entrambi.
«Grazie, amica» rispose il rosso, sforzandosi di sorridere: ormai Elisabetta non le stava tanto simpatica come una volta, e il motivo era ben preciso...

Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora