|18| L'ex fa il danno

20 5 33
                                    

Eccoci, anime belle. Non poteva mancare anche il capitolo narrato dal nostro rugbista preferito!
Buona lettura a tutte e a tutti voi 🤗

Il pomeriggio passato con Nick è stato magico: abbiamo studiato fino allo sfinimento, e (non so se si fosse capito) ci ho anche provato, in certi casi.

Quando doveva andare, ero molto triste, anche se avevo cercato di nasconderlo il più possibile.
Quando Nick varcò la soglia della porta di ingresso, corsi immediatamente in camera mia e abbracciai il mio morbido cuscino.

Cercai, in quel momento, di pensare il meno possibile, cosa che, ovviamente, non sono riuscito a fare.
E, palesemente, pensai solo al rosso.

La faccenda sul fatto che mi piace sta iniziando a creare cicatrici dappertutto nel mio cuore, facendomi anche male, a volte.
Piansi, attaccato al cuscino al quale per anni gli ho raccontato i miei segreti e non li è mai andati a spifferare.

Dovevo dirglielo prima o poi che mi piaceva, sennò le emozioni avrebbero pervaso totalmente il mio corpo, facendomi stare male.

Mi sono promesso una cosa: dopo il torneo di novembre, gli avrei detto tutto, espellendo qualsiasi cosa; così sarei stato finalmente libero.

••••

Come sempre, trovai Nick seduto al nostro solito tavolo al bar vicino a scuola, e io istintivamente sorrisi.
«Buongiorno, Nick» dissi, sempre con il sorriso stampato in volto.
«Hey, Leo...» mi rispose lui: era pallido e visibilmente stanco, e il motivo non si sapeva.

«Tutto ok» gli chiesi, con aria piena di preoccupazioni.
«Sì... Solo che, oggi sento che non andrà bene»

Il mio corpo per un secondo divenne marmo: non riuscivo a muovermi, la frase che aveva detto mi aveva paralizzato.
E avevo già in mente cosa sarebbe potuto succedere...

Con aria triste, ci siamo diretti verso scuola, senza nemmeno bere il nostro solito tè.
Arrivati in classe, erano già tutti seduti ai propri posti: mi stupì a vedere così tanta gente a quell'ora, e speravo che quell'evento non si sarebbe mai più ripetuto.

Ci sedemmo e io (non so se anche Nick si sentiva così) mi sentì pressato da venti e passa paia di occhi, che mi avevano messo ansia.
Presi libri e quaderni per l'ora di italiano, quando notai un biglietto sul mio banco.

Vieni nel luogo di ritrovo del gruppo di Sara a ricreazione. Non mancare...

Il biglietto era anonimo e non avevo idea di chi possa averlo scritto. Non volevo andarci, ma dentro di me sentivo che quell'incontro sarebbe servito a qualcosa.

Le prime tre ore di lezione lo ho passate bene: ho preso appunti, come al solito, ho chiacchierato un po' con il rosso e ho lanciato occhiatacce al banco di Sara e Elisabetta.
Loro due sapevano di veleno...

Notai anche che loro mi fissavano con sguardi incuriositi, e poco dopo ridacchiavano proprio come due galline.
Che schifo.

Anche Nick notò che quelle due mi fissavano divertite, e lui mi disse che stavano tramando qualcosa. Anche io la pensavo come lui, ma dovevo prima vedere per poi credere ai fatti.

Suonata la campana della ricreazione, subito le due galline si sono fiondate fuori dalla classe, come loro solito. Sono rimasto giusto due/tre minuti con Nick, per non lasciarlo solo l'intera pausa.
Poi, mi sono tirato fuori una scusa per andare da quelle due troie...

Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora