Capitolo narrato da Leo oggi.
Buona lettura 🤗Il rumore della mia sveglia rimbombò nelle mie orecchie indolenzite, mentre sognavo per l'ennesima volta l'ultima serata passata con Nick.
Erano le nove del mattino, e di alzarmi dal mio comodissimo letto non ne avevo la minima intenzione.
Non volevo smettere di rivivere quella magnifica scena. Ancora.Era la vigilia di Natale: ero sotto il mio caldo piumone, ma il freddo arrivava da qualsiasi lato, congelando completamente il mio corpo.
Controvoglia, mi alzai dal letto e mi tirai i muscoli tesi dal lungo sonno: subito dopo, sbadigliai come un cane, misi le pantofole e andai in cucina, dove mi aspettavano tutti.
Più scendevo le scale, e più un odore dolce e squisito mi assaliva e mi faceva allargare sempre di più il sorriso creato sul mio volto.
Arrivati sulla soglia della cucina, vidi sul tavolo un piatto messo accanto alla mia postazione colmo di pancake, con accanto anche il topping al cioccolato.
«Buongiorno amore» mi disse mamma: era visibilmente stanca, però era ancora che lavorava, sistemando la cucina.
«Ma', non hai una bella cera. Hai fatto colazione?»
«In realtà no...»
«Ecco. Allora siediti e mangia tranquilla, alla cucina ci penso io più tardi»
Mi madre mi ascoltò: sorrise come solo lei sa fare e ci sedemmo entrambi a mangiare questa magnifica colazione.
Circa mezz'ora più tardi, io avevo già spazzolato l'intero piatto di pancake e bevuto il mio solito cappuccino, che senza di quello muoio.
Tutti escono dalla cucina, mentre io mi fermo e la pulisco per bene, facendo il lavoro che avrebbe dovuto fare mia madre, che era troppo stanca per farlo.
Presi il telefono, misi la mia playlist senza cuffiette e iniziai a pulire, con anche voglia.
Finito di sistemare, andai anche io a prepararmi.
Mi lavai come ogni santo giorno, e mi misi addosso un maglioncino, rigorosamente nero, e i miei jeans più pesanti, chiaramente neri, e un paio di orecchini con gli omini di pan di zenzero.Sceso di sotto, c'era mio papà che mi attendeva davanti alla porta di uscita.
«Alla buon'ora Leo! Dai, andiamo a prendere la roba per domani»
«Sì» risposi semplicemente, e lo seguì vero la macchina.
La mise in moto e partimmo, direzione centro commerciale.Per essere stata la vigilia di Natale, un casino di gente era in giro, in macchina, a piedi o addirittura in bici!
Arrivati al centro commerciale, parcheggiò la macchina ed entrammo: dentro faceva un caldo che neanche in estate la temperatura è così alta.
Avrei voluto volentieri levarmi tutto e stare in costume da bagno, ma non potevo!Abbiamo vagato per abbastanza tempo da capire cosa dovevamo prendere e dove andare.
Quindi, entrammo in un piccolo negozietto, per prendere il regalo a mamma e a Davide, che lui ha il piercing al naso (cosa che voglio anche io) e quindi gli prendo qualcosa di stupido ma carino.Io negozio era stracolmo di piercing, orecchini, profumi, anelli e tantissima altra roba.
Con i miei soldi, presi per Davi un piercing ad anello con un minuscolo alberello di Natale penzolante.
Per me, invece, presi un paio di orecchini pendenti con degli alberi di natale che indossano il cappello di babbo natale, che metterò domani con l'outfit.
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Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |
Romance"Quel giorno segnò la loro vita per sempre" [In Corso - In Revisione] Nick e Leo si sono conosciuti nei campi da rugby e fin da subito, tra loro si era formato un legame che nessuno sulla faccia della terra sarebbe riuscito a spezzare. Al liceo ca...