|11| Vieni da me?

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Mercoledì 2 novembre tornarono tutti a scuola. Leo e Elisabetta erano fidanzati e, per il momento, lo sapeva solo Nick.

Quel mercoledì era freddo, le nuvole coprivano interamente il cielo e si sentiva l'odore della pioggia che stava per arrivare.

Nick entrò in classe, e vide i suoi migliori amici seduti vicini, che si tenevano per mano e stavano parlando di cose che Nick, in quel momento, avrebbe voluto non sapere.
«Emh... Interrompo qualcosa?» disse il rosso, ridacchiando.

«No, tranquillo» rispose Leo, che stava andando da lui per abbracciarlo «Come va?»

«Benone, dai» rispose. Poi, si diresse verso la ragazza: «Sono proprio felice che voi due vi siate messi insieme! Siete meravigliosi...»

Elisabetta si alzò e abbracciò l'amico: «Grazie, Nick»
«Oi, se mi abbracci, poi lui diventa geloso» scherzò Nick, marcando la parola lui e indicando il capitano col pollice.

«Esagerato! Non posso nemmeno abbracciare un mio amico?» disse Eli, sempre scherzando.
Poi, Leo rise con gusto: «Tranquilla, a lui non piace nessuno al momento, da quel che so; in più, essendo il mio migliore amico, non proverebbe mai a rubarmi la ragazza»

«Leo ha ragione» disse il rosso «Stai tranquilla»
«Grazie ragazzi» rispose la ragazza.
La campanella suonò e, nel mentre, la classe stava iniziando a riempirsi sempre di più; Nick e Leo andarono al loro posto, mentre Elisabetta parlò con delle compagne per certi lavori.

Poi, Nick ruppe il ghiaccio:
«Quindi, cosa avete fatto lunedì sera?»

«Cosa avremmo dovuto fare? Siamo andati al sushi e poi l'ho portata in piazza. E poi, io ti ho raccontato tutto in diretta! Ma sei sveglio?»

Risero con gusto, e poi si abbracciarono, come loro solito.
Nel mentre, entrò la Grucis, l'insegnante di inglese, che salutò la classe e cominciò subito a fare lezione...

••••

Venerdì

Quella giornata è stata stancante per tutti.
Il venerdì, la classe 1^D ha un'orario terribile: due ore di storia, due ore di laboratorio di scienze (che non piaceva a nessuno) e un'ora di inglese.

Uno stress.
Inoltre, quel venerdì ha piovuto tutto il giorno.
Dalla classe, si sentivano le gocce di pioggia che picchiavano sui vetri delle finestre e anche qualche tuono in lontananza.

A ricreazione, come al solito, il trio si trovò nello stesso identico posto di sempre: Leo ed Elisabetta erano già lì, mentre Nick fece un po' di ritardo, dato che stava finendo di rivedere gli appunti del laboratorio.

«Ecco Nick!» urlò il capitano
«Eccomi. E, comunque, non mi avete ancora ringraziato per oggi, che vi ho preso appunti in laboratorio» disse il rosso, incrociando le braccia.

«Hai ragione. Grazie amico!» rispose Elisabetta, abbracciandolo. Lui sorrise e strinse l'amica nell'abbraccio.
«Ah: stasera vengo a vedervi allenare!» disse euforica, dopo un po'.

«Stupendo! Sono proprio felice!» si intromise Leo. Poi, la campanella irruppe nel discorso del trio: «Torniamo in classe. Dai, che manca un'ora di sto laboratorio orrendo, poi inglese e poi basta!»

«Nick ha ragione. Dai, amore, andiamo» continuò il capitano, prendendo Elisabetta per mano.

Cazzo, stanno proprio bene assieme. Eppure, quando fanno così, provo un certo fastidio... pensò Nick, un po' confuso del suo stesso pensiero.

Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora