|22| Non lo dimenticare mai

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Ciao carissime e carissimi lettori. Questo capitolo sarà narrato dal nostro Nick.
Buona lettura a tutte e a tutti 🤗

Entrammo in casa mia con molta fretta, come se qualcuno ci stesse inseguendo e noi dovessimo nasconderci.
Ho chiesto a Leo se voleva mangiare qualcosa, ma lui rifiutò. Dunque, andammo diretti verso camera mia.

Appoggiammo la roba si scuola, e subito ci siamo seduti sul mio comodo letto, dove la prima volta le nostre mani si sono cercate.
«Leo...» provai ad iniziare un discorso, ma lui mi precedette.

«Nick, tu non sai quanto mi dispiace. Giuro, non sapevo quel che facevo»
Io tentai di fermarlo, ma non ce la facevo...
«Ero in ansia, pervasa in tutto il mio corpo, e non riuscivo a pensare a nulla...»

«LEO!» urlai e gli presi il viso. Lo squadrai per bene, osservando ogni lineamento che aveva sul quel volto perfetto.

Non sapendo che fare, lo baciai: un bacio a stampo molto semplice, ma che significò molto.

Mi staccai e scommetto la vittoria del torneo che il mio viso era diventato dello stesso colore dell'anguria.

«Ma quindi... Non eri stato costretto ieri al bacio?» mi chiese confuso.
«Certo che no. Tu, invece?»
«Assolutamente no!»

Ridemmo molto piano, per poi ritornare seri e concentrarci sulla situazione.
Poi, la mia curiosità crebbe.
«Quindi, io...»
«Sì, è così» mi precedette, con un sorriso divino in faccia.

Anche nel mio viso comparve un sorriso, non divino come quello del ragazzo che mi piace, e lo abbracciai.
«Sai che pensavo che tutto questo non potesse accadere?» mi confessò il capitano.
«Nemmeno io» risposi, e lui mi accarezzò i capelli: era come essere cullato da dio: una delle cose più belle al mondo.

«Ti prego» mi disse poi, sempre con le mani che massaggiano i miei dolci capelli rossi «Quel bacio non lo dimenticare mai...»
«Mai» risposi, stringendolo di più a me.

In quel preciso momento, avrei ancora voluto assaporare il sapore delle sue calde labbra, che con quei due baci ho scoperto che sanno sempre di vaniglia.
Se lo pensava anche lui, sono la persona più felice al mondo.

Siamo rimasti abbracciati per molto, moltissimo tempo: avrei voluto che, quel pomeriggio, non finisse mai.

••••

Il giorno seguente a scuola, tutto era risolto tra noi; non so se potevamo definirci fidanzati, ma tra un po' la definizione sarà corretta.

Leo era già seduto al suo posto, come al solito immerso nel suo mondo ideale, e in aula non c'era nessuno.

Mi andai a sedere: appoggiai lo zaino e abbracciai il mio amico, del tutto sorpreso al contatto.
«Buongiorno» gli dissi con tanto entusiasmo.
Lui, accarezzandomi i capelli, mi lasciò un leggerissimo bacio sulla mia fronte ghiacciata, e io sono arrossito.

«Ah, adesso approfitterai la solitudine in classe per provarci con me?» chiesi divertito.
«Ma... forse»
È molto furbo. E lo adoro.

Purtroppo però, sempre più gente iniziava ad entrare in classe e, più gente c'era, più distanza si creava tra noi.

Non volevo staccarmi dal corpo perfetto di Leo, che emanava calore in continuazione.
E pensai che nemmeno lui lo volesse.

Come ogni dannatissimo giorno, le lezioni cominciarono, e sentì quel giorno che la voglia di prendere appunti era pari a zero.
Per fortuna, quel giorno li prese Leo e io mi preoccupavo solo a stare attento.

Le ore passarono velocemente, come sempre, e a l'una e mezza uscimmo stremati.
Avevo voglia di andare a casa sua e di stargli ancora molto vicino, ma non volevo disturbarlo; quindi, mi incamminai verso la mia dolce casa, sempre con Leo per la testa.

Stavo pensando a troppe cose in quel momento, talmente tante da non riuscire a ricordarsele.
Il mio capitano era sempre tra questi, su questo ne sono certo.

Entrai in casa, salutai mia madre e andai dritto in camera mia: vidi mia sorella, seduta sul mio letto, in attesa che io arrivassi.

«Ciao, fratellino» mi disse con la sua graziosissima voce.
«Frida... Cosa stai bramando?» le chiedo molto divertito.
«Non ho cattive intenzioni, ma... A te piace Leo, o mi sbaglio?»

A quell' domanda, io mio corpo divenne come il marmo.
Non sapevo cosa risponderle e, sinceramente, non volevo dirle nulla.

Ma, d'altronde è mia sorella, e mi sono sempre fidata di lei.
«Emh... Sì» gli dico, per poi essere accolto dalle sue esili braccia.
«Nick, non sai quanto sono felice! E, lui ricambia?»
No. Questo non deve assolutamente saperlo prima della conferma di Leo medesimo.

«Non lo so» rispondo, cercando di fingere di essere deluso.
«Se dovesse farti male al tuo bel cuoricino, stai certo che se la vedrà con me»
Io risi: «Grazie, sorellina» dissi e lei mi baciò la fronte
«Di tutto per mio caro fratello»



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Capitolo più corto del solito.
Per questo non avevo tantissime idee, ma è uscito quel che è uscito.

A me, sinceramente, piace un botto 😍

Lasciate una 🌟 come sempre e noi ci vediamo tra le righe della prossima parte.


See you next time 😌

Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora