|27| Una serata con la squadra...

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Natale andò a meraviglia per tutti, soprattutto per Leo e Nick.
Uno dei migliori della loro vita.

Pochi giorni dopo natale, i due erano a casa del capitano mentre facevano i compiti.

Fuori, magicamente, nevicava: non nevicava mai nella loro città, e quando succedeva il destino avrebbe portato qualcosa di bello.

Erano nella camera di Leo, con felponi, una mini stufa accesa e con la cassa, che di solito il capitano portava alle partite, che faceva partire diverse canzoni rilassanti.

Leo indossava gli orecchini che Nick gli aveva regalato a Natale, e nello zaino del rosso c'era il portachiavi con le loro iniziali.

Stavano facendo matematica, finché il rosso non interruppe la calma.

«Sinceramente, mi sono rotto di fare esercizi!» confessò esausto.

I suoi occhi smeraldini erano visibilmente spenti e avevano bisogno di luce.
Una luce che solo una persona sulla faccia della terra possedeva.

«Anche io! Credo che ne abbiamo fatti abbastanza per oggi» rispose Leo, concordando con il ragazzo.

I due si avvicinarono e tra loro la barriera che si era creata durante lo studio stava iniziando a sparire.

Si abbracciarono come se non lo facessero da troppo tempo: nell'aria io caldo aumentava sempre di più e dopo poco si levarono i felponi.

«Che voglia di baci, Leo...» sussurrò Nick all'orecchio dell'altro ragazzo.
«Ti giuro...»

Si staccarono e i loro occhi si incrociarono, dicendosi tantissime cose.
I loro visi si avvicinarono sempre di più e i loro respiri diventavano pian piano più affannosi.

Iniziarono a baciarsi appassionatamente ma senza troppi movimenti: i loro corpi erano come statue in quella stanza calda invernale, mentre le loro labbra si cercavano sempre di più.

Si staccarono dopo un po' e risero.

«Quanto mi piace quando facciamo così» disse il capitano, buttandosi sullo schienale della sedia con le ruote e alzando la testa verso il soffitto.

Io viso del rosso assunse un colore roseo e sorrise.

Rimasero in silenzio per tanto tempo, fissandosi: il rumore della neve era un sono rilassante per le loro orecchie e anche uno spettacolo immortalato per sempre nelle loro menti.

Poi, Leo si alzò di scatto dalla sedia, e Nick tirò un urletto.

«Leo, che succede!?» chiese stranito il rosso.

«Ti va di andare a fare un giro fuori? Nevica, approfittiamone!»

Un sorriso enorme comparve sul volto del rosso.
«Che idea splendida!!»

Uscirono con foga dalla camera di Leo, indossarono giaccone pesante, cuffie e sciarpe e uscirono.

Si era formato uno strato bello alto di neve candida e morbida; i due, per mano, corsero intorno al giardino di casa, ridendo come se fossero tornati bambini.

Quando si fermarono, caddero di loro spontanea volontà a terra, e cominciarono a fare l'angelo sulla neve.

Si divertirono così per tutto il pomeriggio: fecero una battaglia a palle di neve, crearono un pupazzo di neve, che chiamarono Billy, e inventarono storie buffe sulla neve.

Erano le cinque del pomeriggio e il cielo era già scuro. I due ragazzi erano distesi sulla neve, che continuava a ancora a cadere.

Le loro mani erano intrecciate e si guardavano negli occhi.
Nick recuperò la luce che ore prima era assente nei suoi smeraldi ed era visibilmente felice.

Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora