Capitolo narrato da colui che dovrà dichiararsi.
Buona lettura 🤗Quel weekend è stato magico: abbiamo vinto il nostro primissimo torneo!
Ho dormito di nuovo con il mio migliore amico: come l'ultima volta, ovvero la sera del nostro primo ballo, abbiamo dormito tutta la notte con le mani intrecciate a vicenda.Non so, ma secondo me le nostre mani si cercano da sole.
Lunedì non sono andato a scuola: mia madre non ha voluto, perché ha detto che dovevo riposare dopo il lungo torneo appena passato.
Nick, invece, ci era andato.Ero triste all'idea di non poterlo avere accanto a me per cinque ore consecutive, e magari anche di più.
Quel giorno, infatti, dovevo dirgli quel che provo.Era da quando mi ero svegliato, quel giorno, che quel pensiero mi balenava nella mente, scombussolandomela più che mai.
Gli scrissi poco prima che cominciasse la scuola, che non potevo esserci a causa di mia madre e del fatto che vuole che riposi.
Lui rispose, sicuramente molto triste, che per lui non c'erano problemi.Passai l'intera mattinata a studiare e a scrollare su Instagram, in cerca di un po' di divertimento.
Ma nulla è più divertente quanto parlare infinitamente col proprio migliore amico.Le ora passarono velocemente, cosa strana dato che mi stavo annoiando: quindi, decisi di andare in cucina e di preparami qualcosa da mangiare.
A mezzogiorno e mezza ero seduto sul tavolo della cucina, con davanti una frittata fatta alla cazzo e la mia amatissima insalata di pomodori e cetrioli.Quando finì di mangiare, erano circa l'una e un quarto. Sparecchiai e andai in camera mia, sparando la mia testa sul mio cuscino.
Finita scuola, avrei chiamato il rosso, per dirgli di venire da me.
E non potete immaginare l'ansia in quel momento.Guardavo in continuazione la schermata di blocco del mio cellulare, in attesa delle due: non l'avrei mai chiamato prima.
Per calmarmi, presi la mia chitarra e pizzicai sulle corde innumerevoli volte, cantando con la voce che tutti dicono sia stupenda.
Sì, ce l'ho molto bella: e me ne vanto.Le due arrivarono più velocemente del previsto, e l'ansia cominciò a risalire, sempre di più.
Con la mano tremante, sbloccai il telefono e, cn moltissima calma, aprì l'app delle chiamate e cliccai sul numero del mio migliore amico, al quale ho salvato col nome "Nick❤️"
Aspettai pochi secondi, che per me in quell'istante sembrarono un eternità, quando finalmente rispose.
«Pronto?»
«Ciao Nick!»
«Hey Leo! Come va?»
«Tutto ok, grazie. Te?»
«Idem» ci fu una pausa.
«Senti, ti va di venire da me? E, per cortesia, potresti portare anche gli appunti di oggi?»
«Ovvio che vengo! Arrivo tra mezz'ora!»
A quella frase, per un momento il mio cuore smise di battere.«Perfetto. Ci vediamo tra poco»
«Ok. Ciao»
«Ciao» conclusi e chiusi la chiamata.
Iniziai a saltellare come un matto, e il mio cuore scoppiò dalla felicità.
Mi sdraiai sul letto, col cellulare al petto, pensando a quel che dovevo dirgli tra poco più di un'ora.Rimasi lì per tutto il tempo necessario a calmarmi, fin quando il campanello di casa mia suonò...
Scesi con una foga immensa e aprì la porta: davanti a me, c'era Nick con tutta la sua bellezza, con in mano i suoi quaderni per gli appunti.
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Tra Sogni, Palloni e Amori Paradisiaci | una vita fatta di imprevisti |
عاطفية"Quel giorno segnò la loro vita per sempre" [In Corso - In Revisione] Nick e Leo si sono conosciuti nei campi da rugby e fin da subito, tra loro si era formato un legame che nessuno sulla faccia della terra sarebbe riuscito a spezzare. Al liceo ca...