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Valentina non credeva possibile che la vicinanza di Mattia avesse giovato così tanto al suo morale.

Era ancora tra le braccia di Mattia, cullata dai suoi respiri accompagnati da leggeri baci sulla spalla.

"Vuoi qualcosa da mangiare?" Chiese Mattia notando il brontolio dello stomaco di Valentina. 

"Magari.. Oggi non ho fatto un pranzo decente: troppo caldo." Valentina sospirò alzandosi, interrompendo la magia che si era creata.

"Tu hai qua i soldi?" Mattia frugò nelle tasche dei pantaloncini senza trovare niente.

"Mi sa che ci dobbiamo fare tutta la strada ancora." Valentina sbuffò e annuì. "Ei aspetta." Mattia le prese il viso tra le mani eliminando le tracce delle lacrime rimaste sul viso della ragazza. "Ecco, ora possiamo andare." disse sorridendo.

"Matti, prometti che non dirai a nessuno dei miei problemi; non voglio che pensino di essere stati presi in giro per cinque anni."

"Come ho sempre fatto. Ora, che sia vero o finto, fai un sorriso e andiamo." mattia la incitò punzecchiandole la guancia. 

"Potrebbero darmi un Oscar per tutte le stronzate a cui hanno creduto." sputò acida.

Mattia non le rispose e si incamminò a fianco a lei verso la spiaggia.

"Le stronzate le dicevi anche a quella mezza zanzara?"

"Di cosa stai parlando?" chiese lei "Di quello con cui ti sentivi, non mi ricordo il nome.. Quel fastidiosissimo ragazzo senza un briciolo di attributi." spiegò il ragazzo.

"Leonardo? Si, ci uscivo solo perchè Marta era convinta che potesse piacermi. Per carità, era un ragazzo intelligente ma, come dici te, non valeva niente." Mattia si trovò sollevato da quelle parole, non ne era stupito ma nemmeno se lo aspettava.

"E a te? La tua amica tr.. ehm, Camilla?" Valentina chiese al ragazzo a fianco a lei, curiosa della risposta.

"Tralasciando la tua scarsa considerazione nei suoi confronti, è una gatta morta." Questo Valentina lo sapeva già, voleva saperne altro. "Ma state insieme?"

Mattia la guardò prima di risponderle per  provare a capire ciò che le passava per la testa, senza risultato. "No, non stiamo insieme ma semplicemente aiuta a soddisfare alcuni bisogni di un ventiduenne."

"Ah, non ho sbagliato ad identificarla allora. Si capisce da come e da cosa ti guarda.. Poi Marta mi aveva detto che vi aveva visti baciare in modo un po'.. spinto, sabato scorso." disse quasi in un ringhio la bionda. Mattia rimase a bocca aperta: aveva sempre cercato di non farlo capire a Valentina perchè, per esperienza, ogni volta che lei veniva a sapere di una sua uscita con qualche ragazza, lui non era più "Mattia" ma diventava la causa di ulteriori fragilità.

"E non ti dà fastidio? Insomma.."

Valentina lo interruppe con un "no" secco, pur sapendo di mentire sia a sé stessa che a lui. La ragazza notando che le stavano pizzicando gli occhi aumentò il passo arrivando velocemente all'ombrellone.

Sperava vivamente che Mattia non l'avesse vista mentre rimuoveva una piccola lacrima dall'occhio e confidava nell'aiuto del ragazzo, nonostante "l'impegno" con Camilla. 

Si dimenticò totalmente della fame fino a quando Mattia le tolse gli occhiali da sole e le porse il gelato.

Dopo una mezz'oretta distesa al sole, invidiò tanto il fatto che tutti si divertissero mentre lei non provava alcuna emozione a stare con quei ragazzi. Provò a divertirsi con Michele in acqua ma la vista di Camilla e Mattia insieme la disgustava e non le permetteva di godersi a pieno quei momenti di svago.

"Vale!" Michele richiamò l'attenzione della bionda. "Che c'è? Scusami, avevo un pensiero per la testa." rispose Valentina accennando un sorrisetto di scuse. "No, ti stavo chiedendo se questa sera avevi voglia di venire con noi al "Black Light". "

Valentina non ne aveva per niente voglia, aveva recitato abbastanza quella settimana e non aveva per niente voglia di fingere di divertirsi in un locale pieno di ragazze in cerca di sesso e ragazzi troppo ubriachi per ragionare.

"Non lo so, devo sentire mia sorella perchè oggi sarebbe dovuta tornare da Milano e le avevo promesso di aspettarla in stazione." Provò a sembrare meno scortese possibile. "Ah, allora non fa niente, sarà per la prossima volta." concluse Michele un po' amareggiato.

Uscirono dall'acqua a causa del freddo e dell'orario: si era fatta sera e la maggior parte dei ragazzi sarebbe andata al locale quindi tornarono velocemente a riva per prepararsi. Valentina provò a chiamare suo fratello per farsi venire a prendere ma ottenne una risposta negativa.

Infilò le ultime cose nella borsa disordinatamente provando a fare mente locale dei mezzi pubblici che passavano di lì. Non era molto esperta della zona e non ci mise tanto a capire che avrebbe dovuto chiedere a qualcuno dei ragazzi se sapevano quali bus prendere.

Uscì sulla strada, c'erano ancora alcune sue amiche, così si avvicinò per chiederlo a loro.

"Vedi lì? Il bar ti fa il biglietto e poi prendi quella via a sinistra e sei arrivata. Il prossimo credo passi tra dieci minuti." Carolina le spiegò tutto e dopo averla ringraziata, Valentina informò il fratello che sarebbe tornata da sola.

«Ti serve un passaggio?» Mattia inviò un messaggio a Valentina avendo sentito che sarebbe tornata da sola con il pullman.

«Si ma torno con il pullman, non preoccuparti.»  Digitò velocemente guardando di sfuggita il moro controllare il cellulare.

«Ti accompagno io, Fede mi ha lasciato la macchina.»

«Non dovevi andare da Camilla?» Mattia sorrise lievemente ricordando una sorta di strana gelosia da parte di Valentina.

«Salto, si farà un giro in una qualche discoteca.»
Liquidò velocemente Camilla e andò a prendere la macchina su cui fece salire la piccola bionda di cui stava, piano piano, riacquistando la fiducia.


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CCiiiaaaaooo, eccomi.. sono tornata!! 

Fatemi sapere cosa ne pensate perchè è estremamente importante avere le vostre opinioni!! 

Bacii, Sara.

Remember me| Briga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora