7

744 62 13
                                    

"Dai, Gianluca!! Prendi 'sta bottiglia che aspettiamo solo te."

I ragazzi, seduti in spiaggia, dopo aver passato l'intera giornata al mare avevano deciso di giocare al Gioco della Bottiglia

"Arrivo" Gianluca finì la bottiglia di birra e poi la posò sul cartone della pizza, in modo da farla girare meglio.

"Parto io." Camilla si era offerta di iniziare, girò la bottiglia che finì su Michele.

"Vieni Mich"

Prima di iniziare, i ragazzi avevano stabilito un tempo minimo di trenta secondi ogni bacio.

Michele si prese con fare malizioso Camilla e la baciò per quasi un minuto, il tempo massimo.

Michele a sua volta girò la bottiglia che finì su Giulia, Francesca e poi Lorenzo.

"Lorenzo e.." Gianluca si fermò a guardare la bottiglia che girava "... e Marta."

La rossa si alzò e i due si scambiarono un timido bacio.

Dopo i trenta secondi, Marta girò la bottiglia che puntò Valentina.

"Aspetta che mi alzo." La bionda si tirò su ridendo per poi raggiungere l'amica nel mezzo del cerchio.

"L'hai girata troppo velocemente, ora non si ferma più."

"Si che si ferma, vedi? Sta rallentando." Valentina rispose alla frecciatina di Federico osservando attentamente la direzione della bottiglia.

Mattia.

Avrebbe dovuto baciare Mattia.

Si alzò lentamente insieme al moro.

Lui era leggermente teso, non sapeva cosa pensava Valentina perché non riusciva a leggere nei suoi occhi un'emozione diversa dall'imbarazzo.

Mattia, per stemperare un po' la tensione sorrise dolcemente All piccola bionda che aveva appena preso la sua mano.
Mattia prese per i fianchi Valentina che appoggiò le mani sul suo petto alzandosi sulle punte.

Le loro labbra si sfiorarono e in una frazione di secondo condivisero il calore dei loro corpi.

Valentina aveva le farfalle nello stomaco, erano sei anni che le loro labbra non si incontravano.

Mattia spostò una mano tra i capelli della ragazza mentre sentiva il conto dei secondi scandito dalla voce di Gianluca.

19, 20, 21

Entrambi, pur non sapendolo, erano sempre stati legati da qualcosa di molto più speciale dell'amicizia e dell'amore.

Erano speciali, sicuramente unici.

31, 32, 33, 34

Valentina staccò le sue labbra da quelle di Mattia nonostante avrebbe voluto rimanere in quella bolla che si era creata intorno a loro.

Sorrisero entrambi poi, prima di ritornare al loro posto, Mattia le prese il viso e le lasciò un fugace bacio tra i capelli.

"Trentaquattro secondi, il vostro bacio é stato il secondo più lungo."

A Federico era venuta la brillante idea di tenere segnate le durate dei baci tra le coppie non fidanzate.

"Camilla e Michele sono ancora primi e sono gli unici ad aver usato lingue volanti."

Scoppiammo tutti quanti in una risata fragorosa poi, il gioco riprese: Mattia avrebbe dovuto baciare Federico.

"Fratè, spero che baci bene altrimenti ho baciato un ragazzo per niente." Federico fece l'occhiolino a Mattia che buttò fuori l'aria dal naso ridendo.

"Stronzetti, tutti zitti. Abbiamo pronta la classifica.. "

"Siete seri o che?"

"Marta, ti consiglio di fare un po' di silenzio.. Vorrei leggere 'sta classifica così poi possiamo andare a ballare."

Federico rimproverò l'amica e poi cominciò la sua classifica.

"Terzo posto per Gianluca e Giulia, 32 secondi.

Secondo posto per Mattia e Vale, 34 secondi.

Primo posto per Michele e Camilla, 47 secondi."

Mentre sistemavano i cartoni di pizza nei cestini, Marta si avvicinò a Valentina.

"Piccola Hurricane, quanto credevi di andare avanti nascondendomi il tuo nuovo amore?"

Hurricane, molti la chiamavano così per sentito dire ma solamente Marta, Federico e Mattia sapevano che quel nome era una sorta di definizione di amorevole condanna della vita di Valentina.

"Ma quale nuovo amore?"

"Non fare la finta tonta con me, ho visto gli occhi di Mattia." Marta stuzzicò l'amica con un pizzico sul fianco mentre gettava nel bidone la sua bottiglia di birra.

"Marta, veramente c'é una cosa che non ti ho mai detto, so che potrà sembrarti strano ma prova a credermi."

Valentina non sapeva cosa raccontare. Non voleva dirle tutto ma nemmeno lasciarla immersa nelle bugie.

"Mi chiami Matti? Non lo vedo."

La rossa si voltò e cercò con lo sguardo Mattia ma non lo trovò. Non era insieme al gruppo che era andato a buttare la spazzatura.
La rossa prese il cellulare e chiamò Mattia.

"Marta, che c'é?" Mattia era seduto su un muretto con Camilla.

"Matti devo chiederti una cosa, puoi venire o sei occupato?" Il moro guardò la ragazza a fianco a lui che, mentre lui parlava al telefono, gli mordicchiava l'orecchio e gli lasciava violenti baci sull'angolo della bocca.

"Se devo buttare la spazzatura, no. Il mio turno era la settimana scorsa."

Marta sbuffò impaziente.

"Mattia é per Vale."

"Arrivo, dove siete?"

"Insieme agli altri, vicino al bar."

Mattia chiuse la chiamata e se ne andò lasciando Camilla da sola sul muretto.

"Eccomi Marta! Vale stai bene? Che é successo?" Mattia era appena arrivato, respirava ancora a stento.

"Matti, voglio dire un po' di cose a Marta. É giusto che almeno lei sappia." sussurrò Valentina quasi avendo paura di quello che stava per succedere.

"Oh, sei sicura?"

"Io non sto capendo niente, se volete farmi capire io sono qua."

Marta riportò l'attenzione sullo scopo del discorso.

"Scusa tesoro, Matti si. Sono pronta, deve saperlo."

I tre tornarono in spiaggia e iniziarono a camminare sulla sabbia con l'acqua del mare che bagnava i loro piedi. Le loro menti erano in continuo movimento, quella di Valentina era praticamente un campo d guerra: migliaia di ricordi ormai in attesa di qualcuno che li riportasse al campo base; troppi rimorsi pronti ad uccidere qualcuno e troppe ferite ancora da rimarginare.

|

|

Mipiacemipiacemipiace.

Si, mi piace come sta andando avanti questa storia.. Spero anche a voi :)

Io vi saluto che tanto rubo tempo inutile..

Baci,
Sara♥

Remember me| Briga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora