"Vale, mi dai un passaggio fino a casa?"
Mattia raggiunse la bionda che aveva appena finito di salutare Marta e Federico, pronta a tornare a casa.
"Eri già calcolato."
La bionda aprì lo sportello e entrò in macchina in attesa che anche Mattia facesse lo stesso.
"Mi sto già immaginando la scena: mia mamma che trova il pacchetto sul tavolo di casa.."
"Poi urlerà il tuo nome e finirà per abbracciarti con le lacrime agli occhi." Valentina continuò il pensiero di Mattia che le sorrise annuendo.
Arrivarono nel parcheggio di fronte alle loro case, Valentina fermò la macchina e lanciò le chiavi a Mattia.
"Poi chiudi te?"
Valentina recuperò la borsa e la felpa prima di uscire dall'auto e chiudere il portellone che era rimasto aperto a Mattia.
"Chiudi te, non riesco a schiacciare il tastino con in mano lo scatolone."
Si avviarono verso l'appartamento di Valentina dove avrebbero lasciato temporaneamente tutti i CD.
Entrarono in casa e appoggiarono velocemente le varie cose per terra.
"Matti che colore lo vuoi lo scatolino?" chiese Valentina a Mattia rovistando tra le varie cose di sua madre.
"Che colori hai?"
"Rosso, giallo, verde chiaro e nero."
Valentina tolse le scatole nominate dallo scaffale dove la madre teneva le varie confezioni per il negozio.
"Rosso, mi piace di più."
Inserirono una serie di fogliettini di carta dove avevano scritto alcune delle frasi citate nelle canzoni del cd, poi il cd.
"Secondo te ci starebbe bene un fiocco?"
Mattia squadrò per qualche secondo la scatola chiusa cercando di immaginarsela contornata da un nastro.
"Nah, fa troppo regalo di compleanno."
Valentina annuì e riaprì la scatola per dar modo a Mattia di scrivere una dedica speciale alla madre all'interno del disco.
"Che hai scritto?"
Valentina prese tra le mani il cd che Mattia le aveva passato.
É per te, grazie.
Non servivano troppe parole per Patrizia, Mattia le dimostrava ogni giorno il suo amore nei suoi confronti.
"Andiamo Vale?"
"Andiamo."
Scesero le scale e percorsero velocemente il tratto di strada che divideva le case dei due ragazzi.
Patrizia sarebbe tornata a breve da una riunione e i due avevano poco tempo per sistemare il cd e disordinare un po' la casa per rendere più realistico il loro arrivo.Spostarono le sedie e i cuscini, lasciarono le felpe sulla solita poltrona e poi posarono il pacchetto con scritto Patrizia sul tavolo della cucina.
Aprirono la dispensa e tirarono fuori pop corn e patatine prima di correre in camera di Mattia e fingere di guardare un film."Sono peggio di un orologio svizzero." disse Valentina allontanandosi dalla finestra da cui aveva appena visto Patrizia parcheggiare l'auto.
"Scusa? Ti ricordo che questa mattina mi hai fatto aspettare quasi un'ora solamente perché non avevi ancora finito di piastrarti i capelli."