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Era ormai mattina e i raggi del sole si insinuavano nella stanza dove Mattia e Valentina dormivano ancora.

Ci misero poco però a svegliarsi, Roma era già attiva e i rumori dei veicoli sulle strade non erano indifferenti.

"Buongiorno.."

Mattia stropicciò gli occhi sbadigliando.

"Buongiorno amò."

Valentina si avvicinò una serie di baci sulla guancia di Mattia.

"Era un po' che non ci svegliavamo insieme, no?" chiese Mattia con la voce ancora impastata dal sonno.

"Mh, un pochetto." rispose Valentina stringendosi al petto del ragazzo.

Rimasero in quella posizione per qualche minuto a godersi il calore delle coperte e dei loro corpi a contatto.

"Vado a farmi una doccia, se arriva mia madre dille che può andare tranquilla dalla nonna."

"Dalla nonna?" chiese Mattia.

"Si, ogni anno lei e papà festeggiano insieme ai miei nonni il capodanno." spiegò lei mentre prendeva dal cassetto la biancheria pulita.

"Ah, perfetto. Io rimango ancora qua, aspetto che finisci.. "

Si raggomitolò sotto le coperte alzandosele fino al collo.

Chiuse gli occhi per qualche secondo cercando di contenere il sorriso da idiota che si era fatto spazio sul suo viso.

Pensava a lei, nella sua semplicità e a come la sua vita fosse stata condizionata dalle sue piccole azioni quotidiane.

Gli scappò una risatina non appena riaffiorò il ricordo di una sera di aprile del 1997.

Erano piccoli, lui aveva già compiuto 8 anni mentre lei no.
Giravano per le vie di Roma insieme alle loro madri, sempre presi dall'euforia caratteristica dell'infanzia.

Mattia aveva cambiato l'arredamento della sua stanza da poco e, secondo Valentina, quella stanza era troppo da maschio.

Lei era convinta che la stanza dell'amico avesse bisogno di qualcosa di più rosa.

Gli regalò un quadretto dalla cornice lilla con all'interno una loro foto da piccolissimi.

Lui, per ripicca incise lungo lo stipite della porta la frase "Mattia regna.".

Si alzò di scatto e si diresse verso la porta che scrutò in ogni dettaglio fino a quando non trovò l'incisione.

Passò l'indice sulla scritta tracciandone i contorni.

Ne avevano passate tante loro due, forse anche troppe, ma in quel momento tutta la sofferenza lasciava posto ad una gioia mai provata prima: una gioia diversa dalla felicità comune.

"Vale!" Mattia richiamò l'attenzione della ragazza che urlò un "cosa vuoi?" dalla doccia.

"Amo ti manca tanto? Devo farti vedere una cosa.."

"Aspetta, tra dieci minuti sono lì."

Valentina si impose di accelerare i tempi, la curiosità era sempre stato un suo punto debole.

Uscì dalla doccia poco dopo precipitandosi ad aprire l'armadio per trovare qualcosa da indossare.

"Matti, dove sei?" alzò leggermente il tono di voce per farsi sentire dal ragazzo, probabilmente al piano di sotto a fare colazione.

"Sto facendo da mangiare."

Scese velocemente le scale e arrivò in cucina dove trovò Mattia che armeggiava ai fornelli.

"Se mi bruci casa giuro che non ci metterai più piede." disse ironicamente puntandogli un dito contro.

"Hai una fiducia nei miei confronti che mi fa paura.."

Risero di gusto controllando i fornelli.

Mattia stava cucinando una sorta di pancakes che, sfortunatamente, non erano riusciti.

"Cornetto e caffè al bar?"

"Meglio." Valentina accolse la proposta di Mattia che aveva preferito andare sul sicuro.

"Aspetta, prendo la giacca."

Valentina lasciò un post-it sul tavolo per la madre.

'Mamma esco a colazione con Matti.
Se vai da nonna portale il pacchetto che ho lasciato per lei.'

Scesero in strada beandosi dell'atmosfera di festa della città.

Essendo mattina le strade non erano affollate e piene di vita ma i passanti erano per di più turisti intenti a fotografare ogni dettaglio della bella Roma.

Entrarono in un bar dall'aspetto molto ospitale, li accolse subito il barista salutandoli cordialmente.

"Buongiorno a lei, vorremmo due cornetti al cioccolato e due espresso."

Si sedettero ad uno dei tavolini, uno di fronte all'altra.

Si guardarono negli occhi per infiniti secondi prima di rendersi conto che, probabilmente, stavano pensando la stessa cosa.

'Senza di te, ormai, sarei persa.'

'Se non ci fosse lei non so se riuscirei a tirare avanti con il sorriso.'

Remember me| Briga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora