15

674 57 11
                                    

"Estranei a partire da ieri, proprio come quei due ragazzi: quella domenica mattina sembrava già che non si fossero mai conosciuti."

Le parole che Valentina aveva a appena pronunciato, servirono al moro per inquadrare la situazione.

Lei si era vista in quella storia, lei aveva visto la sua storia in quella canzone.

La bionda alzò lo sguardo in attesa di una risposta da parte di Mattia che non aveva ancora proferito parola.

Aveva volontariamente detto quella frase, convinta che avrebbe smosso qualcosa in lui.

"Guarda che t'ho capito, mi ci é voluto più di quanto avevi  previsto?"

Lui si girò la testa nella direzione della bionda che lo stava osservando da un po' di tempo.

"Cosa avresti capito?" Ignorò completamente la domanda che lui le aveva posto per porgergli la sua.

"Ho capito ciò di cui tratta la canzone, indirettamente anche di chi. L'ho capito troppo tardi?"

Rifece la stessa domanda due volte, voleva una risposta.

"No, speravo tu non lo capissi."

Mattia rimase per qualche secondo interdetto, poi si ricompose tornando a fissarla negli occhi.

"Perché?"

"Perché pensavo che fosse una cosa da non doverti dire, da tenere per me. Non volevo sembrare quella troppo ingenua da declinare i suoi problemi all'interno di una canzone."

Si strinse nelle spalle, un po' per il freddo e un po' per l'imbarazzo.

Mattia, in risposta, la strinse a sè lasciandole un leggero bacio tra i capelli.

"Quindi?" Emise con un filo di voce la bionda, aspettando che Mattia le dicesse qualcosa.

"Quindi ti rispecchi totalmente nella canzone?"

"Esatto."

Rispose prontamente, non prestando la dovuta attenzione alla domanda.

"Mi sono innamorata.. così dice la canzone, no?"

"Mi sono incasinata, continua così."

Sospirò pesantemente prima di puntare i suoi occhi verdi in quelli di Mattia che erano già fissi su di lei per esaminare ogni reazione.

"No, non ti sei affatto incasinata..."

Mattia lasciò il discorso in sospeso per una decina di secondi che sembrarono ad entrambi minuti interminabili.

"Non hai sprecato fiato o lacrime a spiegarmi il significato della canzone perché, se lo vuoi, avrai una risposta definitiva alla domanda che inconsciamente mi hai fatto."

Avevano già risposto, in cuor loro, a quella domanda che sembrava non avere risposta. Nessuno dei due se n'era andato per il semplice motivo che i loro corpi erano diventati due magneti ed era impossibile allontanarsi l'uno dall'altro.

"La verità, ti prego. La mia vita era una bugia e forse lo é sempre stata, non ti permetterò di farmi tornare indietro."

Appoggiò la guancia sulla spalla del moro e chiuse gli occhi, incapace di reggere la pressione che l'ambiente intorno le stava creando.

Mattia si avvicinò all'orecchio della ragazza e sussurrò quello che si era tenuto dentro per troppo tempo.

"Se la risposta che ti devo é 'ti amo', allora si: ti amo."

Valentina aprì gli occhi di scatto mentre un sorriso le si dipinse sul volto.
Girò il viso e incontrò lo sguardo di Mattia che la stava scrutando da un po', in attesa di una reazione.

La vista del dolce sorriso che si era formato sulle labbra si Mattia non le diede modo di recuperare la ragione.

Allacciò le braccia intorno al collo del moro che la accolse tra le sue braccia con una stretta rassicurante, quasi protettiva.

Rimasero per qualche minuto abbracciati, avevano bisogno di sentire il calore dei loro corpi fondersi per sovrastare l'aria gelida che li circondava.

Quando si staccarono, un brivido percorse la schiena di Valentina, complice il freddo e le mille emozioni che stava provando.

Mattia la prese e fece in modo che la schiena di Valentina combaciasse con il suo petto.

"Hai freddo?" domandò Mattia non appena una folata di vento scompigliò i lunghi capelli della bionda che teneva stretta a lui.

Valentina scosse la testa e iniziò a dar voce ai ricordi che stavano girovagando dentro di lei.

"Hai presente l'anno scorso? Era agosto, faceva terribilmente caldo ed eravamo tutti a casa di Luca per il suo compleanno."

"Si, il 24.." 

"Ecco, quel giorno ero rimasta per alcuni  minuti ad aspettare Marta che si stava mettendo il costume.. La radio era sintonizzata su RTL e, dopo aver sentito Poker Face, gli speaker annunciarono in anteprima il nuovo singolo di Alessandra. Fu un colpo al cuore, facevo fatica a respirare e avevo le corde vocali strette in un nodo. Non appena ho avuto l'occasione, l'ho raggiunta ad un concerto per cui avevo il pass del backstage e le ho raccontato tutta la mia storia, come se fosse mia sorella maggiore. Da quel giorno l'ho vista parecchie volte, sono riuscita ad organizzarle degli eventi in Lazio e lei ogni volta mi aspetta con il sorriso stampato in viso consapevole di essere una delle poche cose belle nella mia vita. "

Valentina si fermò qualche secondo per recuperare il discorso mentre il ragazzo la ascoltava stupito da quel racconto.

"Lo sai che mi ha detto l'ultima volta? 'No tesoro, almeno in altezza non mi batti anche se ci vuole poco per raggiungermi. Se ci fai caso, in questi ultimi mesi ti sei fatta più cretina.. tutta colpa mia. ' "

Sorrise al ricordo di quegli attimi che erano ancora vivi dentro di lei, le risuonavano ancora quelle parole che l'avevano colpita con tanta semplicità.

"Non ho parole, non credevo che fosse una ragazza così." proferì Mattia rimangiandosi tutti le idee sbagliate che si era fatto sulla cantante.

Valentina appoggiò la nuca sulla spalla di Mattia che iniziò a lasciarle una scia di leggeri baci che partiva dal collo fino ad arrivare vicino alle labbra della bionda.

Lei si voltò verso Mattia, posò le mani sulle sue spalle e si avvicinò al suo viso; Mattia fece lo stesso annullando la distanza tra le loro labbra che si erano cercate e sognate per troppo tempo.

In quel momento nulla di ciò che li circondava era importante, c'erano solo loro due in balia di quelle emozioni che erano riuscite a sovrastare il mondo che si muoveva lento intorno a loro.


Erano finalmente insieme e avrebbero fatto di tutto per rimanere uniti.



Remember me| Briga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora