Chapter 1: New York, 23/12/2014

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Mi chiamo Harry, e fin da quando ero piccolo ho sempre amato l'inverno e tutto ciò che esso comporta.

Amo girare per le strade innevate di New York, proprio come sto facendo ora, sentendo le voci allegre dei passanti e le musiche natalizie, si respira proprio il Natale.

Arrivo in Central Park, guidato dalla curiosità, e rimango meravigliato come un bambino davanti all'albero che hanno montato.

E' altissimo, sembra tocchi il cielo, con tutte le palline e le lucine rosse e dorate, e in cima una stella stupenda, che sembra una vera e propria stella.

Mi accorgo che i bambini attorno a me cominciano a legare alle punte più basse dell'albero dei foglietti e mi avvicino, prendendone uno a caso tra le mani senza staccarlo.

Leggo quelle parole scritte con una calligrafia infantile e disordinata e un sorriso dolce mi nasce sul volto. Il bigliettino recita: "Vorrei che Babbo Natale mi portasse una sorellina:"

Lascio fuori il bigliettino e tiro fuori il mio libro dal mio zainetto prima di sedermi su una panchina fortunatamente senza neve.

E' un rituale che avevo da quando avevo dodici anni: venire qui, ammirare l'albero, sognare ad occhi aperti e leggere, sempre lo stesso libro, ogni anno.

Mentre leggo delle avventure di Scrooge e del fantasma del Natale passato, i miei occhi vengono rapiti da una figura in nero che passa vicino a me. Essa è tutta incappucciata, non riesco a dire se è un maschio o una femmina, ma ha un portamento aggraziato, quasi felino, mentre cammina lentamente intorno all'albero, come se fosse annoiato, come se lo avesse visto centinaia di volte. Poi, improvvisamente, cambia direzione e si dirige fuori dal parco, ed io mi ritrovo a seguirla.

La figura cammina spedita, ed io, senza ancora sapere il motivo di questa curiosità, arranco cercando di seguirla, finchè non gira in una stradina strana, un vicolo disabitato, il cui unico rumore udibile è l'acqua di una grondaia che perde.

La figura improvvisamente si gira ed io mi nascondo velocemente dietro un bidone, osservandola leggermente, e mi accorgo solo ora di due occhi azzurri in grado di leggerti dentro.

Quegli occhi non incrociano i miei, eppure mi ritrovo ad arrossire senza ragione.

La figura si rigira e continua a camminare, mentre io esco dal mio nascondiglio improvvisato e riprendo a seguirla, finchè non si ferma davanti a una porta di metallo strana, sembra una cassa blindata.

La figura libera la mano da un guanto nero e la appoggia sulla maniglia, ed improvvisamente la porta si illumina di una luce azzurra quasi accecante.

La porta viene aperta, e, guardandosi intorno, la figura entra in questa luce che la inghiottisce, ed io mi avvicino alla porta ancora aperta, successivamente anche io mi sento come presa da una forza maggiore e trascinata dentro. Urlo con tutto il fiato che ho in corpo, mentre mi ritrovo come a galleggiare nell'azzurro/blu, finchè una mano mi tappa la bocca e mi gira verso di lei.

'E tu chi sei?'

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Ciao a tutti, volevo precisare che questa storia non è mia, ma di fletcherssmile98 che mi ha dato il permesso di riadattarla in versione Larry Stylinson. Ti ringrazio ancora per questa opportunità. :)

Anyway, spero che la storia vi piaccia e che voi lasciate qualche stellina. Scusate i miei eventuali errori e vi prego di segnalarmeli!

Anna.

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