Chapter 9: In The Middle Of Nowhere

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'Uffa, ormai è tanto tempo che siamo qui, quando comparirà una porta?' Sbuffo e mi lamento, tormentando il povero Louis.

'Non lo so, Harry, o presto...nel frattempo ti va di fare un gioco?' Propone, con fare misterioso.

'Che gioco?' Chiedo, incuriosito.

Il castano si alza e si viene a sedere esattamente davanti a me, lasciandomi ammirare ancora meglio le sue iridi profonde.

'Venti domande, a turno ci facciamo una domanda' spiega, ed io annuisco.

Comincia tu' dico, e lui assume una posa pensierosa che mi fa sorridere.

Qual è un piatto che mangeresti per sempre?' Chiede.

'Non lo so...Probabilmente un piatto italiano che fa sempre mia madre, credo si chiami pasta alla carbonella' rispondo, e Louis scoppia a ridere.

'Cosa hai da ridere?' Chiedo, confuso.

'Io l'ho mangiato proprio in Italia, quel piatto, e si chiama pasta alla carbonara' risponde, continuando a ridere.

Andiamo avanti per molto tempo, parlando delle cose più svariate, come della passione che Louis ha per il teatro, finchè non mi fa una domanda che mi lascia sorpreso.

'A New York hai lasciato una fidanzata?' Chiede Louis, innocentemente, ma io arrossisco lo stesso e scuoto la testa.

'Diciamo che io e le ragazze non ci relazioniamo' dico, passandomi una mano tra i capelli.

'Come mai?' Domanda, avvicinandosi e sedendosi accanto a me, prima di avvolgermi un braccio sulle spalle.

Faccio spallucce: 'Sono omosessuale, non ho neanche un'amico, per tutti sono sbagliato.' dico, ripensando a tutta la solitudine che ho passato negli anni.

'Mi dispiace' replica, con uno sguardo triste ed io gli sorrido.

'Sei l'unica persona con cui mi sento davvero a mio agio' dico, passando una mano tra i suoi capelli morbidi.

Lui ridacchia e, allontanata la tensione, riprendiamo il gioco delle domande.

in time || larry stylinson (remake)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora