Chapter 15: Paris, 1800

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HARRY'S POV

Chi l'avrebbe mai detto che fare da cameriere personale alla moglie di Napoleone sarebbe stato così difficile?

Corri di qua, pulisci di là, e mi ritrovo adesso a servire ad un ballo senza forze.

Inoltre, stare tutta la giornata senza Louis mi ha fatta sentire...vuoto.

È un sentimento strano, non mi ero mai sentita vuoto. Sono sempre stata una persona solitaria, ma non è mai stato un problema, non ho mai sentito la mancanza di qualcuno con cui interagire...Invece Louis mi manca ogni qual volta che non è vicino a me.

Per fortuna, adesso è accanto a me, vestito in bianco e nero tanto da somigliare ad un tenero pinguino.

'Non potevamo essere qualcuno di qualche casata reale anche questa volta?' Sbuffo, raccogliendo dei bicchieri da un tavolino mentre il moro ride.

'Dai, dobbiamo solo aspettare una porta, non aspetteremo molto' dice, cercando di rincuorarmi.

Si gira con in mano il vassoio vuoto quando una ragazza gli va addosso, rovesciando tutto il contenuto del suo bicchiere sulla sua camicia bianca.

'Oh, mon Dieu, je suis desolée...' farfuglia la ragazza, e guardandola meglio noto un rossore sulle sue guance.

Louis le sorride dolcemente come al solito: 'Non si preoccupi, mademoiselle'.

Lei alza la testa e gli sorride, e solo ora mi accorgo di quanto siano vicini.

Un nodo comincia a stringermi lo stomaco ma non lo do a vedere mentre lui prende il bicchiere dalle mani della ragazza e lo posa sul suo vassoio.

'Sono Francine d'Urbervilles, e lei è?' Dice la ragazza con voce timida, quando lui le prende la mano e ci lascia sopra un bacio leggero, come quelli che dà a me sulla guancia.

'Louis' risponde semplicemente e comincia a dirigersi verso le cucine, lasciando Francine alla festa.

Prontamente lo seguo: 'Quella lì aveva gli occhi a cuoricino' bofonchio, facendo ridacchiare Louis.

'Oooh, qualcuna è gelosa' dice, dandomi una leggera gomitata.

Arrossisco, cosa non comune per me: 'Ma figurati' dico, ma le parole non escono fuori sicure come vorrei.

Lui si gira a guardarmi e improvvisamente scoppia a ridere, prima di lasciarmi in cucina da solo e tornare alla festa.

'Ah, i primi amori non si dimenticano mai' esclama una signora anziana guardandomi, mentre gira qualcosa in una pentola.

'Oh, no, no, non... siamo amici noi' dico, spalancando gli occhi.

'Ma vorresti essere di più per lui, e questo è l'importante. Non preoccuparti, per me gli omosessuali non sono un problema. Io ho conosciuto alla tua età mio marito, e ci amiamo ancora come il primo giorno' dice, scuotendo la testa facendo scendere una ciocca grigia dallo chignon.

Sorrido, e rimango ancora a parlare con la donna, che scopro chiamarsi Anne.

Mi racconta che suo marito si occupa delle scuderie di palazzo, che hanno un figlio, Jean Baptiste, che si occupa delle manutenzioni.

Ascolto rapita i suoi racconti, finchè Mme Dupont non batte le mani, riportandomi alla realtà, e subito corro nel salone dove la festa procede.

Il mio sguardo, però, cade su due figure conosciute, e qualcosa dentro di me si spezza quando vedo Francine e Louis baciarsi dietro una colonna.

Cos'è questo dolore che sento dentro?


in time || larry stylinson (remake)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora