in time || larry stylinson (remake)

Chapter 14: Paris, 1800

LOUIS' POV

Nonostante tutte le volte che ci sia stato durante i miei viaggi, non sono abituato all'odore pungente delle cucine.

Nell' '800, andavano (o meglio dire vanno?) di moda le spezie, e quindi le cucine profumano di cumino, curcuma e paprika.

Il problema è che non sono mai stato un amante delle spezie, anzi, la maggior parte delle volte starnutisco al solo odore, proprio come ora.

'Ehi, tutto bene?' Mi chiede Zayn girandosi mentre mi conduce in uno stanzino.

'Sì, ho solo qualche problema con le spezie' rispondo, e il moro annuisce, chiudendo la porta dietro le mie spalle.

'Sarai un cameriere per la famiglia Bonaparte, stasera ci sarà un ricevimento e saremo tutti presenti, quindi ci sarà anche Enrique. Questa è la camicia, la giacca ed i pantaloni, le scarpe le trovi in quella scatola. Ora cambiati e poi ti mostrerò il resto' dice Calum velocemente prima di uscire ed io comincio a cambiarmi.

Ecco una cosa che ho sempre detestato: i vestiti.

Gli abiti di questa epoca sono sfarzosi ed estremamente attillati, tant'è che nonostante la mia figura filiforme, faccio fatica a farli scorrere sulle gambe.

Finisco di infilare i vestiti e prendo le scarpe, quando dalla tasca dei miei abiti precedenti cade qualcosa che produce un tintinnio.

Mi giro e vedo per terra il mio orecchino, e mentre mi chino a raccoglierlo, improvvisamente, mi viene in mente un flashback.

'Mamma, mamma! Dal mio armadio esce una luce blu!' Esclamo nell'innocenza dei miei dieci anni. 'Tesoro, non è possibile. Vai a dormire, domani devi andare a scuola' risponde lei con un sorriso, dandomi un bacio dolce sulla testa. 'Ma...' cerco di protestare, ma papà mi prende in braccio e mi mette sotto le coperte ignorando il mio broncio. Escono insieme chiudendo la porta dietro di loro ed io aspetto qualche momento prima di buttare via le coperte e scendere dal letto, andando davanti all'armadio. 'Se sei un mostro, sappi che ci sono Spiderman e le tartarughe ninja a difendermi' dico alla luce, che non accenna ad andarsene. Coraggiosamente, poso la mano sulla maniglia dell'armadio e lo apro, venendo trascinato da una luce blu. Urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni finchè non mi ritrovo in un posto tutto blu, sperduto, e come il bambino che sono, scoppio a piangere con la testa sulle braccia.

Scuotendo la testa per riprendermi dal flashback finisco di prepararmi e subito lascio la stanza, sperando di lasciarci dentro anche i ricordi.