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Piangeva come un bambino al che intervenni.
"Holden?"
Chiesi e vidi che si asciugò frettolosamente le lacrime
"Tu non hai visto nulla!"
Si alzò in piedi con il cappuccio in testa.

"Perché piangevi?"
Gli chiesi
"Io piangere? Pff! Ti sarai sbagliata..."
Affermò ancora di spalle.

"Allora girati no?"
Domandai
"No"
Rispose freddo
"Ok, allora stavi piangendo"
Risposi facendo spallucce
"Si ok, stavo piangendo!"
Rispose girandosi e sbuffando
Aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto.
"Mi spieghi che è successo?"
Gli chiesi poggiando una mano sulla sua spalla.

Mi faceva pena.

"Possiamo evitare di parlarne?"
Chiese guardando in basso
"Si, si, se succede qualcosa io sono qui eh"
Sorrisi e tornai in casa.
"Stronzate"
Disse con un tono quasi affettuoso.

Il giorno dopo sentii la mia famiglia.
Vi racconto un po' di me.

Sono nata a Roma e cresciuta lì, nei dintorni di Gaeta infatti ci andavo sempre a mare assieme al mio migliore amico Kumo.
Quando Tiziano fece l'incidente io ero affranta, non mangiavo per giorni e andavo a trovarlo ogni singolo giorno per vedere come stesse.
Mia madre è di origine statunitense mentre mio padre è romanaccio fracico.
Ho un bel rapporto con entrambi e poi c'è mio fratello minore Matteo.

Appena sveglia andai a lavarmi, misi una culotte nera ed una felpa grigia senza cappuccio per poi andare in cucina.
Avevo i capelli legati in una coda bassa lenta dato il mio solito mal di testa atroce e indossavo gli occhiali da vista per la stanchezza.

"Buongiorno belli!"
Mi poggiai al bancone della cucina.
"Buongiorno, oggi più bella di ieri eh?"
Disse Malia avvicinandosi fin troppo a me.
"Ti sbagli"
Sorrisi un po' schifata allontanandomi
"Eddai non ti allontanare!"
Ribatté toccandomi un fianco portandomi più vicina a lui
"E lasciala stare! Non capisci che ti ha detto?"
Disse Holden prendendogli le spalle da dietro per allontanarlo da me

"Mamma mia, non stavo facendo niente"
Affermò Malia alzando le sopracciglia
"Però intanto le davi fastidio!"
Se ne andò seccato

Mi aveva appena difesa?

Lasciamo perdere.

"Amò vuoi un caffè?"
Mi chiese Gaia sorridendo
"Eh sì, grazie!"
Ringraziai ricambiando il suo sorriso e voltandomi per guardare Holden.
Effettivamente mi aveva difesa, come aveva potuto capire che mi stava dando fastidio tutto quel contatto fisico?
Da quando ho avuto una brutta esperienza con i ragazzi ho paura di aprirmi ma se lui fosse diverso?
Mi sto facendo troppi film.

Sono tutti uguali.

"Terra chiama Francesca, è pronto il caffè!"
Gridò Gaia scuotendomi
"Si, si, scusa! E grazie..."
Dissi a testa bassa afferrando il caffè
Ero tanto pensierosa.

"A che pensi?"
Mi chiese Tiziano avvicinandosi a me
"A niente"
Continuavo a guardare Holden discretamente, per fortuna non se ne accorse, era impegnato a parlare con Petit.

"Francé, non sono tutti uguali, se ti fa stare bene è ok"
Mi sussurrò Kumo, aveva già capito tutto, quel ragazzo riusciva a capirmi con un solo sguardo
"Come cazzo fai a conoscermi così bene, mi leggi nella mente?"
Chiesi a voce bassa ridendo
"C'hai preso!"
Esclamò ridendo.

Bevvi il mio caffè e andai a lezione.

"Ehy Giuls!"
Salutai Giulia che era solare come al solito.
Ero distratta allora Giulia fermò la musica, se ne accorse.

"Sei pensierosa Francy e traspare subito, se qualcosa non va puoi dirmelo"
Mi rassicurò la professionista sorridendo
"No, e solo che in casetta..."
La ragazza mi interruppe
"Non vai d'accordo con i ragazzi?"
Mi chiese preoccupata
"No! Ci mancherebbe, stamattina Malia si è avvicinato un po' troppo, Holden ha notato che ne ero infastidita e l'ha allontanato, è stato particolarmente dolce..."
Diventai rossa come un peperone.

"Bello no?!"
Giulia mi diede una gomitata dolce ridendo
"Si ma da quando sono stata vittima di violenza diciamo che mi sembrano tutti uguali, ho paura di affezionarmi ad un ragazzo... ho paura di affezionarmi ad Holden"
Guardai in basso
"Amore no! Non sono tutti uguali, anzi, Holden a me sembra un bravo ragazzo, può nascere una buona amicizia e semmai anche qualcosa di più, prova a conoscerlo"
Mi rassicurò Giulia con il suo solito buon umore.
"Anche perché ieri l'ho visto piangere e mi sono preoccupata, credo che abbia voluto ricambiare il favore"
Cominciai a navigare nei pensieri
"Bene! Se l'ha fatto per questo è una cosa davvero carina!"
Affermò Giulia
"Dai continuiamo, forza!"
Mi diede la giusta grinta
"Grazie Giuls!"
Abbracciai Giulia e continuammo la lezione.

Stavo meglio.

Friends | Holden - Joseph Carta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora