diciotto

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La settimana fu intensa, le lezione aumentavano sempre di più come le ore.

"Ciao Giulis, mi devi dare un consiglio!"
Dissi entrando in sala
"Uhh, dimmi"
Domandò Giulia pettegola
"Allora, è successo che ho detto finalmente ad Holden che..."
"Cosa?!"
"Gli ho detto di amarlo, finalmente, e lui mi ha confessato lo stesso ma c'è un piccolo problema!"
"Che problema?"
"Ho paura di baciarlo, ci ha provato più volte ma finiamo sempre per fermarci perché non me la sento!"

Giulia era allibita ma allo stesso tempo contenta per me.

"Se lui non ti pressa prenditi il tuo tempo, semplicemente lo farete quando ve la sentirete entrambi, altrimenti, se dà fretta lascia perdere!"
Mi consigliò Giulia
"No, per fortuna non mi dà alcun tipo di fretta, anzi!"
Affermai contenta
"Va bene dai, menomale! Cominciamo la lezione?"
"Yess!"

Appena finì la lezione avvertii un fastidio al piede che proprio non mi spiegavo.
Tornai infatti in casetta zoppicando.

"Francy, tutto ok?"
Chiese Lucia osservando il modo brusco in cui camminavo
"Si si, ho solo un po' di dolore al piede"
Feci spallucce poggiandomi al bancone della cucina.

"Aspe, t'aiuto"
Disse Joseph facendomi poggiare al suo braccio portandomi in bagno.
"Fa attenzione e se c'è bisogna chiama me"
Mi abbraccio
"Grazie Jo, per fortuna credo solamente di aver preso una storta mentre giravo, tranquillo"
La presi alla leggera
"Va bene, speriamo
Mi disse andandosene.

Mi feci la doccia ed entrai in camera liberamente in accappatoio.

"Joseph!"
Perché cazzo era in camera mia?
Mi chiusi meglio l'accappatoio in caso dovesse cadere.
"Eh scusa, te devo da na mano a vestirti"
Affermò ridendo alzandosi dal mio letto
"Scherzi vero?"
Chiesi ridendo
"Certo che scherzo!"
Si avvicinò a me prendendomi i fianchi.

"Possibile mai che sei bella anche in accappatoio?"
Mi chiese sorridendo
"Secondo me ti sbagli"
Feci spallucce alzandomi sulle punte dei piedi per arrivare più o meno alla sua altezza

"Riguardo quella volta che mi dicesti... insomma hai capito, davvero lo pensi?"
Gli chiesi riferendomi a quell' "anch'io" come risposta al mio "ti amo".

"Certo che è vero"
Fece spallucce
"Jo, io non vorrei illudere te e me stessa per prima, non so bene cosa voglio quindi ti chiedo di scordare tutto per ora anche perché mi farebbe male mentirti, io ti amo ma non so bene come la mia famiglia potrebbe reagire, come potrei reagire io..."
"Francé, non devi darmi tante spiegazioni, quando sarai pronta staremo insieme, altrimenti ennesimo palo, sti cazzi!"
Mi tranquillizzò
"Si lo so, scusami! E che..."
Lo baciai.

Le mie labbra istantaneamente si posarono sulle sue e ci limitammo ad un bacio a stampo.

"Francé stai tremando, fai la scelta giusta e non pensare a come io possa stare perché è importante che prima tu stia bene con te stessa"
Mi baciò lui per la seconda volta.
Presi il suo viso fra le mani e stavolta non era un semplice bacio a stampo da "amici" che non sanno cosa vogliono.
Mi chiese l'accesso per la lingua e glielo diedi immediatamente, le sue mani si spostarono sul mio collo e le mie fra i suoi capelli.
"Jo aspetta..."
Mi distaccai
"Si, scusa"
Disse con il fiato corto
"No, è stato bellissimo ma come hai detto tu, quando sarò pronta staremo insieme, per ora amici che hanno fatto una cazzata, va bene?"
Chiesi mettendo nuovamente le mani fra i suoi capelli
"Va bene, ricordati che ti amo"
Mi disse uscendo dalla stanza
"Anch'io Jo"

Avevamo entrambi paura delle conseguenze che questa cosa poteva portare quindi purtroppo buoni amici.

Friends | Holden - Joseph Carta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora