quattordici

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"Daje!"
Gridò Joseph entrando in casetta
"Ora sono più tranquilla"
Mi affiancai a lui
"Perché ce sto pur io?"
Mi chiese ridendo
"Tu sei quello intelligente del gruppo eh?"
Chiesi a mia volta
"Stronza!"
Mi scompigliò i capelli
"Ma sarai tu lo stronzo!"
Dissi ridendo

"Quei due sono proprio fatti l'uno per l'altro"
Sentii Kumo che parlava con Petit sottovoce
"C'hai ragione, sono proprio belli insieme"
Sussurrò Petit.

"Hai capito n'po' che siamo l'argomento preferito di Petit e Kumo?"
Chiesi a Joseph ironica
"C'ha sgamati, scappiamo?"
Domandò Kumo al napoletano
"Ci conviene"
Rispose Petit ridendo

"Vabbè rega', io vado a fa' na doccia, rompete poco il cazzo"
Dissi ironica andando via.

Dopo la doccia misi un pantalone lungo nero ed una felpa beige lasciando i capelli sciolti.
Era una giornata tanto ventilata a Roma e faceva un bel po' di freschetto.

Volevo farne a meno ma non riuscivo, andai in camera di Joseph.

"Jo"
Dissi entrando in camera
"Eh?"
Chiese voltandosi verso di me
"Volevo starti un po' lontana ma non ci riesco, posso sta co te?"
Gli chiesi con un po' di vergogna
"Si si, vieni"
Affermò battendo la mano sul letto.
"Grazie"
Risposi spostandomi i capelli dietro l'orecchio.

Vidi che era al computer, era impegnato a scrivere un altro pezzo:randagi.

Gira tutto e mi sembra l'inferno
Fai la dura, ma hai il cuore di spugna
Vorrei crederci e dire lo stesso
Quando dici che tutto si aggiusta
Tu che sembri anche troppo perfetta
Così bella che sembra una truffa
Sono qui, pronto a venderti il cuore
Aspettando soltanto la cifra più giusta
E non voglio sprecare un momento
Le tue unghie mi strappano a righe
Io che ho sempre avuto il vuoto dentro
E chissà come, tu lo riesci a riempire
Non so come raccogliere i pezzi
Ho imparato solo a demolire
Prendi fuoco sopra la mia pelle
Ma sei come ghiaccio sulle ferite

"Io che ho sempre avuto il vuoto dentro
E chissà come, tu lo riesci a riempire?"
Lessi il testo con tono interrogativo
"Francé non fa domande, quando scrivo me trasformo"
Disse ridendo
"Ah scusa scusa"
Mi misi più vicina al computer per leggere bene tutto ciò che aveva scritto fino a quel momento.

Bruciano gli occhi con i tuoi abbaglianti
Dimmi perché ora piangi (eh, eh)
E mi guardi anche se non mi vedi
Tranne quando siamo stesi, ubriachi, sopra i marciapiedi
Ti ricordi, correvamo contro ve-ve-ve-vento
Nel buio sui duece-ce-ce-cento
In fondo è stato be-be-be-bello
Cani randagi, noi siamo uguali, eh-eh-eh
(Uguali, eh-eh-eh)
(Ti ricordi, correvamo contro vento)

Se ti parlo e non ascolti una parola
C'è qualcosa in noi che proprio non funziona
Lo so anche se non lo ammetto
Niente ha senso se non sei con me.

"Me la canti?"
Azzardai incrociando lo sguardo con il suo
"Questa? Nah! Probabilmente non verrà neanche pubblicata"
Fece spallucce, era palesemente in imbarazzo.

"Eddai"
Insistetti
"Però n'me guardà così! Va bene"
Esclamò sbuffando per poi darmi un bacio sulla guancia.

Era così bello anche quando cantava, quando faceva qualunque cosa.

"Vabbè io faccio na pausa, vado a fumare, vieni?"
Mi chiese accarezzandomi la guancia con il dorso della mano
"Va bene"
Acconsentii scendendo dal letto.

Andammo a fumare insieme ed era così dannatamente attraente, che potevo farci?

"Francesca! Francé!"
Sentii la voce di Gaia che mi riportava sul pianeta terra
"Oh! Gaia!"
Affermai sorridendo
"Gaia nu cazz! Ma che hai?"
Chiese ridendo
"No nulla"
Risposi facendole l'occhiolino
"Ahh, capito!"
Si rimangiò tutto annuendo.

Per fortuna dopo poco tempo ci diedero il permesso per il telefono, anche andare in internet e la prima cosa che feci era fare un tik tok con "solo stanotte" la canzone di Jo.

Con quel tik tok tutti impazzirono.
C'erano commenti di ogni tipo.

"Questi due non c'è la contano giusta raga!"

"Con la canzone di Holden!"

"Stanno palesemente insieme"

"Quanto sono belli?"

"Ma Holden che la guarda in quel modo mentre leccava la cartina? Chissà a che pensava"

Quel commento fece sorgere in me varie domande.

Riguardando il video notai che Joseph mi guardava, anche attentamente e fissava le mie labbra mentre leccava la cartina.

Dio santo quanto era bello!

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