otto

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Sarah come al solito per fortuna fu gentile ed accettò.
"Mi spieghi perché non mi parli da ieri? Non che io e te parlassimo già tanto ma almeno un ciao?"
Dissi incazzata nera sedendomi sul letto

"Francé ho paura"
Mi confidò, paura di che? Paura e poi stava incollato a Saretta sua!

"De che?"
Chiesi mentre il mio labbro inferiore tremava
"Di affezionarmi a nuove persone, dobbiamo stare più lontani"
Affermò cercando di andarsene
"No no no! Che cazzo dici? Prima mi fai affezionare come una cogliona e poi te ne vai?"
Azzardai mentre lui se ne andava.
Che cogliona.
Bello no?
Che merda!

Il giorno dopo ero distrutta.
Feci una doccia per rigenerarmi per poi lavare i denti e fare skincare.

Ero debole, non riuscivo neanche a fare skincare.

Entrai in cucina con un pantalone lungo e largo bianco ed un top grigio.

"Buongiorno"
Dissi legandomi i capelli in uno chignon
"Buongiorno!"
Mi salutò Kumo sorridente
"Tutto bene dopo ieri?"
Mi chiese nell'orecchio
"No"
Risposi fredda, non volevo parlarne per nessun motivo al mondo.
"Capito"
Annuì.

Feci per fare colazione ed entrò anche Holden in cucina.

"Giorno"
Salutò mettendosi la maglia.
"Buongiorno"
Salutò Sarah
"Buongiorno maestro!"
Esclamò ironica Marisol
"Ciao"
Salutai fredda mentre mi preparavo un caffellatte freddo.

"Prepari anche a me il caffellatte?"
Mi chiese Holden
Aveva anche il coraggio di chiedermelo?!
"Non sai fartelo da solo?"
Chiesi e abbassò il capo senza rispondere
"Ecco!"
Feci spallucce e feci un sorso.

"Incazzata stamattina?"
Chiese Nicholas avvicinandosi
"Fatti i cazzi tuoi"
Lo spostai sorridendo irritata.

Diciamo che dopo l'accaduto del giorno prima non avevo tanta voglia di parlare.

"Babe, puoi venire un attimo?"
Mi chiese Lucia in compagnia di Sofia, Gaia e Marisol
"Vengo subito"
Affermai bevendo.

Sorseggiai, ero distratta, con la testa fra le nuvole quando poof! Stavo per cadere a terra, ovviamente mi rovesciai tutto addosso ma sentii qualcuno che per non farmi cadere mi prese i fianchi.
Ero un attimo sbalordita, se quel qualcuno non mi avesse presa sarei caduta con la faccia sul pavimento e avrei rischiato grosso con i frammenti della tazza in faccia.

"Dio santo!"
Gridai girandomi
Era Holden, mi teneva stretta a lui con il fiato corto.

"È tutto ok?"
Mi chiese spostandomi i capelli
"Si... grazie"
Risposi andandomene via

"Ragazze, un attimo solo, stavo per cadere e mi sono rovesciata tutto addosso, vado un momento a cambiarmi!"
Affermai

Misi una tutina intera a bretelline nera e poi andai dalle ragazze.

"Quindi cosa dovevate dirmi?"
Chiesi sorridente
"Tutto ok fra te e e Holden?"
Mi domandò Sofia
"Sofi, sai quanto ti voglio bene ma pe na volta te fai tre quarti de cazzi tua? Grazie!"
Me ne andai via arrabbiata.
Ero nel totale panico; tutti avevano capito che qualcosa non andava fra non due.

Mi chiusi in camera per un po' di tempo fino a quando poi non dovetti prepararmi per andare a lezione di hip hop.

Misi un pantalone lungo nero ed una maglia corta dello stesso colore.
Come scarpe misi le mie adorate air force 1, quelle scarpe con me ci avevano fatto la guerra.

Entrai in sala giù di morale, come potevo stare dopo aver fatto chiaramente trasparire che io volessi qualcosa con lui? Come dovevo stare dopo che tutti l'avevano capito che fra di noi qualcosa non andava?

"Ciao Manu"
Salutai Emanuel a testa bassa
"Ciao"
Ricambiò il saluto storcendo il naso, aveva capito che qualcosa non andava.

"Ciao!"
Entro Tiziano in sala
"Oggi passo a due con Kumo"
Affermò Emanuel
"Bello"
Sorrisi finta annuendo.
Certo che non sapevo proprio fingere?

Appena finì la lezione Manu ci salutò ma mi fece rimanere con lui per un altro po'.

"Ciao Kumo, Francy, tu resta qui, ti devo parlare"
Mi fermò Emanuel
"D'accordo"
Dissi annuendo.

"Mi spieghi cosa non va?"
Mi chiese il mio maestro
"Ho litigato con una persona"
Confessai ad Emanuel
"Indoviniamo... Holden?"
Mi chiese, che ne poteva sapere di me e Holden?
Uh! Giulia!
"Manu ma... Giulia!"
Esclamai ridendo
"La devo uccidere!"
Dissi imbarazzata
"Si si, a quello ci pensi dopo, me l'ha detto lei che ti stavi avvicinando a lui quindi ho capito subito, stai tranquilla, quel ragazzo è pieno di casini, potresti aiutarlo"
Mi tranquillizzò Emanuel
"Ci sto provando!"
Affermai a tono alto
"Devi allontanarti da lui, Francesca.
Vedi che fra qualche giorno sarà lui a tornare perché ha bisogno semplicemente dei suoi spazi, solo così lo aiuterai."
Emanuel mi abbracciò e le sue parole mi fecero riflettere tanto.

"Grazie Manu, a domani"
Salutai il mio maestro
"A domani"

Friends | Holden - Joseph Carta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora