AWED'S POV
È passata ormai una settimana da quando ho accettato la proposta di quei tamarri di Dose e Dadda di andare con loro a fare un'esplorazione di un luogo abbandonato.Inizialmente la proposta mi allettava ma adesso che manca sempre meno l'ansia sta cominciando a salire. Per fortuna ci sarà anche Dadda e so che con lui posso stare tranquillo.
Non so il perché ma quando sono con Dadda mi sento al sicuro e non parlo solamente a livello fisico, è come se prendesse tutti i miei pensieri negativi e li trasformasse in positivi. Alla fine comunque è il mio migliore amico e lo conosco da anni quindi è normale che per me sia diventato parte della mia comfort zone.
Questi pensieri mi isolano dalla realtà e quando torno in me guardando l'orologio sobbalzo accorgendomi che mancano neanche trenta minuti al momento in cui ci saremo dovuti incontrare davanti alla casa di Riccardo.
Corro in camera e per vestirmi impiego le prime due cose che trovo dentro l'armadio. Mi accorgo essere una maglietta nera e un paio di pantaloni di jeans beige. Corro poi in bagno dove mi sistemo i capelli.
Prima di uscire mi metto la giacca, essendo metà Novembre il freddo sta cominciando a farsi sentire.
Salgo il macchina, la accendo e parto. Arrivato davanti a casa di Riccardo parcheggio e poi aspetto che arrivi anche Dadda.
Appena lo vedo parcheggiare la sua Smart il mio cuore comincia a battere più velocemente e il mio stomaco sembra in subbuglio.
Simo calmati, penso, hai già visto Dadda mille volte. Riesco a tornare in me, ma appena vedo Dadda davanti ai miei occhi percepisco una sensazione che già più volte mi è capitato di provare e la scaccio via immediatamente.
«Ciao Simo» mi dice scrutandomi da capo a piedi e soffermandosi proprio su questi.
Non capendone il motivo abbasso lo sguardo e appena me ne accorgo arrossisco. Nella fretta di uscire di casa non avevo messo le scarpe ed ero ancora in ciabatte, più nello specifico quelle che ho del Napoli in onore della vittoria del terzo scudetto.
«Ops» riesco solo a dire. Sono in imbarazzo e teoricamente non dovrei esserlo, alla fine Dadda è il mio migliore amico. Sento però in me come la paura di deluderlo e ciò mi causa un forte imbarazzo.
«Eri in ritardo vero?» dice lui con tono scherzoso.
«Ehm un po'» rispondo ancora imbarazzato.
«Per quanto siano belle quelle ciabatte non puoi indossarle per l'esplorazione di oggi» dice lui.
«Di cosa state parlando di bello?» sento un portone aprirsi e subito dopo la voce di Riccardo.
«Niente di che ho giusto dimenticato di mettermi le scarpe» rispondo.
«Sei quindi venuto qui scalzo?»
«Ma secondo te sarò mai venuto scalzo senza accorgermene?»
«Non sarebbe la prima volta, comunque belle ciabatte ma per oggi non vanno bene»
«Questo l'avevo già capito» dico con tono ironico.
Dopo qualche risata saliamo in macchina di Riccardo e come prima tappa passiamo a prendere il cameraman e in seguito mi riportano a casa mia in modo che possa mettermi un paio di scarpe vero e proprio.
SPAZIO AUTRICE:
Questo primo capitolo giunge al termine. Se vi è piaciuto vi invito a lasciare una stellina e perché no scrivere anche un commento. Cercherò sia per questa storia che per l'altra di pubblicare un capitolo al giorno.
L'orario di pubblicazione per nuovi capitoli è alle 18🎀
Adiós y hasta luego😘🫶🏻
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El camino a tu corazón//DADDAXAWED
FanfictionDadda e Awed sono due migliori amici o almeno così credevano fino a quando un evento gli farà capire che probabilmente tutti gli abbracci, tutti i baci dati a teatro per gioco e tutti quei complimenti che si scambiavano forse non simboleggiavano sol...