DADDA'S POV
Scendiamo dalla macchina e prendiamo le nostre valigie. Ci fermiamo davanti al cancello dove Richi suona il campanello.«Chi è?» chiede una voce femminile all'altro capo del citofono.
«Io, apri» risponde Richi, spingendo il cancello appena sua mamma gli ha dato il tiro.
«Piccolo, vieni qua» dico accarezzando il cagnolino di Riccardo che sta scodinzola felice di vedermi.
Appena entriamo a casa di Richi, troviamo i suoi genitori sulla soglia pronti per salutarci e accoglierci.
«Diteci un po', come è andato il viaggio?» ci chiede Stefania mentre chiude la porta d'entrata per evitare di fare entrare il freddo.
«Cavando un po' di traffico all'uscita di Milano, tutto molto tranquillo» risponde Richi, l'unico che veramente è stato attento alla strada.
«Dai, bene. Non vedevo l'ora di rivedervi ragazzi!» dice con un sorriso a trentadue denti sul volto.
Per me i genitori di Richi sono sempre stati come una seconda famiglia. Se avevo bisogno sapevo sempre di poter chiedere a loro aiuto e ancora adesso sono convinto sia rimasto lo stesso.
«Daniel, tu ti fermi a dormire da noi in questi giorni?» mi chiede la mamma di Richi.
«Se non do fastidio» rispondo, teoricamente mi sarei dovuto fermare a dormire a casa dei miei genitori, però finché non gli parlerò di Simone preferisco stare con Richi e Jas.
«Non dai mai fastidio» mi dice Roberto, il padre di Richi, dandomi una pacca sulla spalla.
Continuiamo a parlare per un altro po' del lavoro, degli spettatori a teatro e del più e del meno.
Poco prima di mezzogiorno, dopo aver sistemato le nostre cose nelle rispettive camere, abbiamo deciso di fare un giro nella città per incontrare e fare gli auguri di Natale a dei nostri amici.
Dopo qualche minuto di camminata arriviamo davanti a un parchetto, l'erba è bassa e curata. Gli alberi creano ombra sopra le poche panchine presenti.
«Vi va se ci fermiamo qui?» chiede Richi indicando una panchina vuota vicino a una fontana.
«Per me va bene» risponde Jasmine e anche io annuisco in segno di conferma.
Ci sediamo e Richi tira fuori il cellulare, apre Safari e clicca un'icona nei preferiti.
«Da quando in qua leggi il MilanoToday?» chiedo guardando la pagina del giornale aprirsi sullo schermo.
«Sei te che non ti interessi alle notizie della città in cui vivi» mi risponde lui scorrendo sulle notizie.
«Tua madre non si interessa» dico accendo un sorriso che però si spegne subito appena vedo una notizia in particolare.
Rimango immobile ad osservarla e noto anche Richi fermo col dito sopra. Sento un'improvvisa vampata di calore avvolgermi. Il respiro mi diventa corto, mentre il battito del mio cuore sempre più veloce.
Rimango in silenzio, non mi muovo, benché dentro di me ci sia il casino più totale. I pensieri negativi si fanno spazio eliminando quelli positivi.
SPAZIO AUTRICE:
Mi scuso ancora per non essere riuscita a pubblicare nulla ieri, però mi sono ridotta a scrivere tardi e piuttosto che pubblicare un capitolo corto oppure fatto solo per fare ho preferito lavorarci e pubblicarlo oggi.
Domani probabilmente non riuscirò a pubblicare un nuovo capitolo, vi prometto che da lunedì ricomincio a pubblicare in maniera regolare🫶🏻
Grazie sempre per tutto il sostegno che non è scontato <3
Come sempre se vi è piaciuto il capitolo vi invito a lasciare una stellina e scrivere un commento.
Vi voglio bene <33
Adiós y hasta luego😘🫶🏻
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El camino a tu corazón//DADDAXAWED
FanfictionDadda e Awed sono due migliori amici o almeno così credevano fino a quando un evento gli farà capire che probabilmente tutti gli abbracci, tutti i baci dati a teatro per gioco e tutti quei complimenti che si scambiavano forse non simboleggiavano sol...