Capitolo 14

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*Salto temporale di qualche giorno*

DADDA'S POV
Sono le quattro di notte quando prendo in mano il cellulare e decido di chiamare mia sorella.

Da quando ne ho parlato con Richi la situazione è migliorata, questo è vero, e anzi sono riuscito pure a dormire abbastanza bene per cinque notti consecutive. Però è da ieri sera, quando mia madre mi ha chiamato, che i brutti pensieri mi assillano.

Lo so che non dovrei averne, ma la paura di non essere accettato per come sono, dai miei familiari, amici e anche dai fan, rimane vivida dentro di me.

Per non parlare della paura di ricevere un rifiuto da parte di Simone o ancora peggio per colpa di quel rifiuto perderlo. Basta un suo sorriso per rallegrarmi e farmi dimenticare qualsiasi cosa e senza non so come farei.

Sento la necessità di parlarne con qualcun altro e per il momento mia sorella è la persona più indicata.

Mi dispiace solo per l'orario, anche se so che lei soffrendo di insonnia adesso dovrebbe ancora essere sveglia.

(Chiamerò la sorella di Dadda Aurora, perché non ho ancora capito quale sia il suo nome).

«Ohi Auri, come va?» domando appena lei risponde.

«Bene bene, è successo qualcosa? Perché mi chiami a questo orario?» la sua voce è completamente sveglia e per niente assonata.

«Potrei chiedere lo stesso anche a te, perché sei ancora sveglia?» le domando a mia volta anche se so benissimo come risponderà.

Ormai è da anni che soffre di insonnia e per lei addormentarsi è diventato difficile e anche quando ci riesce il suo sonno è continuamente disturbato e basta il minimo rumore per svegliarla. Ormai ci ha fatto l'abitudine e non sente neanche più sonnolenza durante il giorno.

«Credo che ormai tu lo sappia il motivo» aggiunge poi «Piuttosto perché mi hai chiamato a questo orario?»

«Ti devo dire una cosa molto importante e poi ti vorrei anche chiedere un consiglio» rispondo.

«Per chiedere un consiglio a me vuol proprio dire che non sai a chi altro chiedere» asserisce lei.

«Aurora ho scoperto di essere bisessuale, cioè mi piacciono sia gli uomini e sia le donne» comincio, lasciandole prima il tempo per metabolizzare ciò, poi continuo «E hai presente Simone, il mio amico? Bhe è proprio lui ad avermi fatto dubitare del non essere etero, in altre parole mi sono innamorato di lui» non pensavo fino a qualche momento fa di riuscire a pronunciare quelle parole però si sa, parlare con qualcuno al telefono è più semplice.

Rimane in silenzio per qualche secondo per poi cominciare «Posso dire che non me lo sarei mai aspettato? Cioè a me va bene come cosa, cioè nel senso se te sei felice a me va bene, solo che bho non me l'aspettavo ecco. Ma sai se lui ricambia?»

«Se lui ricambia oppure no questo non lo so ancora, per il momento gli unici a saperlo siete te, Richi e un altro ragazzo che ho conosciuto in questi giorni. Comunque della tua reazione non mi preoccupavo tanto, è più quella che potrebbe avere nostra madre a farmi paura» le spiego.

«Non fare l'esagerato, rimani comunque suo figlio, lei ti vorrà sempre bene» ribatte lei.

«Ti ricordi come ha reagito quando nostro cugino Andrea al pranzo di Natale ha portato il suo ragazzo? Non gli ha parlato per sei mesi» contro ribatto, voglio bene a mia madre e non vorrei non poter parlare con lei per tanto tempo.

«Puoi sempre cercare di tenerglielo nascosto» dice lei con tutta la calma del mondo. Sì certo tenerlo nascosto a mia madre, solo a lei può venire un'idea del genere.

«Finché non stiamo assieme non è problema, posso farlo. Ma se ci mettessimo insieme diventa impossibile. Lei guarda le storie Instagram di tutti i miei amici nonché anche le mie, oltre a ciò guarda pure i nostri video su YouTube. Se anche non lo dicessimo pubblicamente dagli sguardi capirebbe tutto» certo che a volte penso che mia sorella le idee stupide me le dica solo per farmi dispetto.

«Vabbè se vi mettete assieme devi per forza dirglielo. Non puoi fare altro» aggiunge poi «Comunque non la prenderà male fidati, lei ti vuole bene e ogni giorno a casa dice sempre che deve scriverti per sapere come stai che fai...» spiega lei.

«Va bene, ora ti saluto che torno a dormire» le dico prima di salutarla e chiudere la chiamata.

Aurora non mi è stata tanto d'aiuto però almeno ora so che lei ne è al corrente. Lo dirò a mia madre e mio padre solo se mi metto assieme a Simo altrimenti non dirò nulla.

Non riuscendo ancora a prendere sonno decido di portarmi avanti e rifare già la valigia, infatti alle dieci avremo l'aereo di ritorno per Milano, e io come mio solito non ho ancora messo mezza maglietta dentro la valigia.

Finita quella vado in bagno e faccio una doccia vestendomi già per andare in aeroporto. Esco poi di casa alle sei e vado in un bar lì vicino per comprare le brioche per fare colazione, una per me e una per Richi.

Varcata la porta dell'appartamento vado a svegliarlo e dopo faccio due caffè.

«Buongiorno Ricciardo! Pronto per tornare a Milano?» gli domando.

«Tu mi devi spiegare come fai alle sette meno un quarto di mattina ad essere così arzillo» dice lui con voce assonata.

«Non ti arrabbiare, però sta notte non ho chiuso occhio e alle quattro ho chiamato mia sorella e le ho detto tutto» noto il suo sguardo alle mie parole farsi tutto d'un tratto sveglio e serio. Ora non voglio più avere segreti con lui.

«Ti obbligo a dormire per tutto il viaggio in aereo, almeno un minimo devi riposare» mi dice guardandomi negli occhi. Non volendolo far preoccupare annuisco e mi sforzerò per riuscire a chiudere occhio in aereo.

Facciamo colazione, prendiamo le valigie e usciamo dall'appartamento. Richi chiama un taxi e andiamo in aeroporto.

*Salto temporale di qualche ora*

RICCARDO'S POV
Dopo aver accompagnato Dadda a casa sua, mi dirigo verso la mia. Non vedo l'ora di rivedere Jasmine e poter stare un po' con lei. Durante quest'ultima settimana mi è mancata molto, benché ci chiamassimo e scrivessimo praticamente ogni giorno.

Parcheggio la macchina ed entro nel nostro palazzo e con le chiavi già in mano apro la porta. Jasmine è seduta sopra al divano con Mirtillo in braccio e la televisione accesa su una serie tv.

«Guarda un po' chi è tornato» dico andando ad abbracciarla. Mirtillo si svincola dalla sua presa e mi corre incontro.

«Piccolo anche te mi sei mancato» dico accarezzandolo tutto.

Io e Jas cominciamo a raccontarci a vicenda cosa è successo durante l'ultima settimana e io non tardo a parlarle di Dadda e di tutto quello che mi ha detto.

«Almeno così sappiamo che ricambia» afferma Jas.

«Solo che non possiamo dirlo a Simone né possiamo dire a Dadda che Simone ricambia» dico io cosciente che non posso fare altro se non provare a spronarli a fare il primo passo.

«Comunque adesso finalmente per un po' di giorni possiamo stare assieme» asserisce Jasmine baciandomi.

«Fino al prossimo spettacolo» ribatto io, felice di stare con lei.

SPAZIO AUTRICE:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nel caso vi invito a mettere una stellina e lasciare un commento.
Adiós y hasta luego😘🫶🏻

El camino a tu corazón//DADDAXAWEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora