AWED'S POV
«Vai da Dadda, Simo» mi incita Richi ancora incavolato per quello detto dalla ragazza.Quando Dadda è scappato via io avrei voluto seguirlo, ma ero ancora rimasto bloccato dalle parole di quella ragazza. Io, avendo comunque esperienza su YouTube, ho ormai imparato a farmi scivolare gli insulti addosso e non darci tanto peso.
Quello che però non riesco a digerire è che quegli insulti gli ha fatti alla persona a cui tengo di più, il mio Dadda. Non riesco proprio a capire perché certa gente deve essere così cattiva.
«Riccardo tranquillo, non mettiamoci al suo livello» dice Jasmine prendendo Richi per il braccio e obbligandolo a sedere.
«Tranquillizza Dadda e poi portalo qui così andiamo a pagare e poi ce ne andiamo» spiega lei rivolgendosi a me.
Anche questa volta rimango stupito di come lei riesca a mantenere la calma in una situazione del genere.Mi dirigo verso il bagno con tutti gli sguardi degli altri clienti addosso, in altre situazioni mi avrebbe fatto uno strano effetto avere tutti quegli sguardi puntati addosso, ma ora il mio pensiero è Dadda .
Non capisco da dove la ragazza abbia capito che io e lui siamo fidanzati. Per tutta la durata della cena non ci siamo baciati né abbracciati. Ci siamo solo tenuti la mano, ma alla fine quello potrebbero farlo anche due amici no?
Forse perché l'ho difeso, ma anche quello un bravo amico lo farebbe. Oppure semplicemente l'ha detto così per giustificare il fatto che non fosse riuscita a conquistarlo o magari anche solo per cattiveria.
Immagino che Dadda sia andato in bagno, così appena vedo l'insegna "WC" sopra ad una porta entro e busso a quello maschile che è chiuso.
«Ehi Dadda, sono io. Mi vuoi aprire?» chiedo con voce dolce e calma. Non voglio che stia male per delle parole dette da una ragazzina, che neanche lo conosce.
Sento dei rumori provenire dall'interno e poi la porta aprirsi. Appena lo vedo lo abbraccio subito, sperando che ciò lo aiuti a calmarsi. Vedere Dadda stare male mi fa stare ancora peggio di lui. Vorrei solo poterne dire quattro a quella ragazza, ma so che mi porterebbe al suo livello e così in basso non voglio scendere.
«Tranquillo, ora ci sono io qui» dico tenendogli una mano nei capelli e una sulla schiena.
«Simo...» mi sussurra all'orecchio.
Sento il suo respiro a poco a poco diventare sempre più regolare e i muscoli allentarsi.
«Ti va di andare a bagnarti i polsi e la faccia? Così da darti una rinfrescata?» gli chiedo cercando di mantenere una voce il più calma possibile.
Senza dire niente usciamo dalla cabina e andiamo nella zona comune, dove aprendo il rubinetto dell'acqua fredda lo invito a fare ciò che gli ho consigliato.
«Grazie Simo» dice abbracciandomi e stampandomi un bacio sulla guancia. Io ricambio l'abbraccio.
«Vai meglio?» gli chiedo.
«Grazie a te sì» risponde accennando a un leggero sorriso.
Sentire quelle parole mi riempie il cuore di gioia.
RICCARDO'S POV
Mentre Simone va da Dadda, io e Jas abbiamo deciso di restare al tavolo e aspettarli lì.
Nonostante Simo mi avesse detto che avrebbe voluto offrire lui, alla fine ho deciso di andare già a pagare io, così che quando tornano possiamo direttamente andare via.Appena li vedo avvicinarsi al tavolo ci alziamo, prendiamo le nostre cose e gli andiamo incontro.
«Tutto bene?» chiedo preoccupato mettendo una mano sulla spalla di Dadda.
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El camino a tu corazón//DADDAXAWED
FanfictionDadda e Awed sono due migliori amici o almeno così credevano fino a quando un evento gli farà capire che probabilmente tutti gli abbracci, tutti i baci dati a teatro per gioco e tutti quei complimenti che si scambiavano forse non simboleggiavano sol...