Capitolo 42

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Tara

«Lasciami!» Bofonchio mentre la sua mano stringe la mia faccia impedendomi di parlare.

Sono esausta. Lo stronzo mi ha tormentata per due ore e ora, stretta nella sua morsa, sono piena di odio e paura.
Il timore che possa provare ad approfittarsi di me mi fa tremare in quella stanza ormai troppo silenziosa. Nessuno potrà aiutarmi oggi se lui dovesse andare oltre.

La disgustosa erezione, che mi mostra quanto lui sia eccitato dalla situazione, preme contro il mio ventre.

«Lasciami!» Ripeto. Vorrei essere convincente ma è un suono senza senso quello che emetto.

«Farò in modo di farti dimenticare tutti tranne me.» La sua bocca si avvicina alla mia che cerco di stringere il più possibile. Non gli permetterò di baciarmi.

Continuo a divincolarmi, ma quando sento il suo fiato ormai sul mio un rumore sordo lo distrae permettendomi di colpirlo nello parti basse e di liberarmi.

Walter che si era girato verso la porta che con forza era stata sbattuta al muro si accascia boccheggiante a terra mentre io incredula resto ferma al centro della stanza ad ammirare due splendidi e furiosi occhi azzurri che dopo avermi guardata si rivolgono con odio all'uomo a terra.

«Christopher...» il sollievo mi investe, ma la sensazione piacevole dura poco e con uno scatto mi frappongo fra lui e Walter che continua a lamentarsi ai miei piedi.

«Tara levati!» È furioso.

«No!» Decisa mi avvicino al mio uomo e cerco di fermarlo.

«Tara, ho detto togliti, non voglio farti del male.» Non riesce a guardarmi, fissa solo lui o a terra.

«Ti prego Chris, non puoi.» Cerco di spingerlo indietro, ma è pesante.

«Non posso, davvero?» Un sorriso pieno di sarcasmo appare sulle sue labbra tirate. «Lasciami fare e va via. Non voglio che tu assista.»

«No! Non ti permetterò di rovinarti la vita per colpa mia.» Insisto. « Non è successo niente.» Cerco di calmarlo fingendomi serena.

«Niente! Niente! Ma che cazzo dici Tara.» Non ho mai visto i suoi lineamenti così tirati e gli occhi così gelidi.

Non lo riconosco così ed è colpa mia.

«Quante volte, Tara?» Stavolta mi guarda dritto negli occhi. «Dimmi quante volte ha usato la forza con te?» Un passo in avanti e le mie mani sulle sue braccia tremano.

Come colpita in pieno viso mi tiro indietro. Con vergogna abbasso gli occhi verso il pavimento dove il viscido Walter non ha ancora la forza di parlare.

«Dimmi che non ha abusato di te. Cazzo, Tara, dimmi qualcosa!» La voce gli trema. Cerca di contenere la rabbia mentre insiste a farmi dire quanto stupida io sia stata.

Stringo le mani a pugno e il respiro mi si blocca in gola. Non voglio che lui sappia. Non voglio che nessuno sappia qello che ho fatto. Lo guardo disperata scuotendo la testa.

«Tara...» Il tono si addolcisce quando ormai i suoi sospetti gli diventano lentamente verità.

È così bello da farmi tremare il cuore e io mi pento, mi pento di non aver agito prima, di non aver capito prima.

«Ti prego non chiedermelo.» Rifaccio un passo verso di lui ho così bisogno che mi stringa a se. «Portami solo via da qua.» Lo supplico mentre il lamento di Walter si spande per la stanza.

«Sei una stronza!» Ballbetta dolorante. «Se vai via con lui ti rovino.» Rantola cercando di spaventarmi.

Christopher abbassa gli occhi su di lui e posso vedere i suoi muscoli tremare. La tensione lo fa respirare affannosamente e il desiderio di colpirlo lo vedo nella smorfia che rende il suo viso serio e i suoi occhi quasi neri.

Io vedo la tua Luce Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora