3001: ODISSEA FINALE

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- Recensione scritta da TheBrainStealer -

Salve!

Finalmente, dopo un po' di tempo, riesco finalmente a portarvi il quarto e ultimo libro del ciclo dell'odissea nello spazio.

Infatti... oggi tocca a "3001: odissea finale", l'ultimo pezzo di questo puzzle assemblato da Arthur C. Clarke e pubblicato nel 1997.

Dopo esser rimasto a bocca aperta per "2001: odissea nello spazio", non ho potuto fare a meno di passare anche per 2010 e 2061, fino a quando, dopo un po' di fatica, sono riuscito a mettere le mani su questo mucchio di pagine, di cui magari pochi di voi conoscono l'esistenza.

Le numerose porte aperte dal finale "2061: odissea tre, mi avevano davvero invogliato di leggere questo titolo, anche perché sono davvero in pochi a conoscerne l'esistenza, soprattutto le generazioni come la mia, nate prima, durante o poco dopo la sua prima pubblicazione e che magari non hanno mai provato a dare una lettura a un libro di Arthur C. Clarke.

Di fatto, quando mi sono ritrovato a maneggiare questa stupenda edizione del 1997 targata Rizzoli (potete vederla come copertina della recensione stessa), non ho potuto non sentire una certa soddisfazione nell'accarezzare la rilegatura in tela. Insomma: old but gold.

E finalmente, ho avuto la possibilità di chiudere questo cerchio, avviato tre milioni di anni fa da un misterioso monolito sulla Terra.

Come al solito, vorrei consigliare di leggere i libri precedenti o almeno le recensioni che ho fatto sui capitoli precedenti, visto che dovrò per forza prendere informazioni dalle altre trame per recensire questa.

TRAMA:

Come suggerisce il titolo, 3001: Odissea finale ci proietta nel terzo millennio, un'epoca in cui la tecnologia e la società umana hanno raggiunto vette straordinarie. La storia inizia con un evento straordinario: Frank Poole, il leggendario astronauta, viene recuperato nello spazio profondo, incredibilmente preservato dopo aver fluttuato per un millennio nell'oscuro vuoto vicino a Nettuno. Risvegliato in un mondo che sfiora la magia, Poole deve adattarsi a una civiltà radicalmente trasformata, scoprendo nuove meraviglie tecnologiche e sociali.

Tuttavia, la sua nuova esistenza lo porta a confrontarsi con una minaccia antica e misteriosa: i monoliti, quei criptici artefatti alieni che hanno plasmato il destino dell'umanità. Con l'aiuto di alleati inaspettati, Poole dovrà affrontare una verità sconvolgente e fare i conti con poteri che trascendono la comprensione umana, in una lotta per garantire la sopravvivenza della sua specie.

I TEMI:

Le tematiche di questo libro cambiano in modo piuttosto radicale rispetto ai libri precedenti (questo anche a causa del cambio di stile di scrittura, del quale vi parlerò in seguito).

La prima con la quale veniamo sicuramente in contatto è l'evoluzione umana e la tecnologia. Infatti, "3001: odissea finale" ci mette in mostra una società umana ampiamente proiettata nel futuro, dove la tecnologia ha raggiunto vette così alte da assomigliare, in certi casi, perfino alla magia. Frank Poole rimane spesso spaesato di fronte a questa realtà, anche nel vedere quanto sia cambiata radicalmente la società, che si muove su concetti completamente diversi rispetto al secondo millennio. La religione, il contesto sociale, l'assenza pressoché totale di guerre, il modo in cui la criminalità viene gestita e il rapporto esseri umani-spazio che si è andato a formare nel tempo, per finire con le varie colonizzazioni dei numerosi satelliti che orbitano attorno ai vari pianeti del sistema solare. Tutto viene mostrato per la maggior parte nella prima metà del libro, dove Clarke fa ruotare completamente la trama a questo improvviso e colossale adattamento da parte di Frank Poole in questo terzo millennio.

RECENSIONIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora