11. Proteggerla

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*Buon martedì*

Questo capitolo contiene un grossissimo spoiler, che spero vi lasci con il fiato sospeso...

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, adesso le cose iniziano a farsi interessanti

Al prossimo capitolo, 

Un bacione grandissimo



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Ezekiel Rivera

Odiavo fare i conti con questo folle e struggente sentimento, incontrastabile e impossibile da ignorare. Odiavo ancor di più dover far finta di nulla, davanti a tutti gli occhi del mondo, mentre mi logorava, mi imponeva di lottare per restare in equilibrio, e non commettere sciocchezze!

Eh già!

Io ero l'impulsività fatta persona, con l'avventatezza andavamo molto spesso a braccetto, ma questo non era il caso di lasciarla a briglia sciolta!

Se l'avessi fatto, su quel terrazzo mi sarei ritrovato con le mie labbra sulle sue, con il suo corpo spalmato contro il mio e con le dita tra i suoi lunghi capelli rossi, mentre irrompevo con lo sguardo nella sua anima attraverso i suoi occhi grigio-tempesta.

Cazz* non potevo aver già perso la testa per lei in questo modo! Come avrei fatto a far finta di nulla, a nascondere questo ingombrante sensazione di volerla sempre accanto...

Dio mio, era forse questo l'amore? Quello vero?

Il sentimento che non lasciava spazio a nessun altro sentimento, quello che ti rubava l'ossigeno, ti rendeva una marionetta nelle mani del cuore, che rinchiudeva il cervello in una stanza di unicorni e arcobaleni?

Sbuffai sonoramente, consapevole di aver trascorso la serata a fissare una sola ed unica donna, facendo persino la dovuta attenzione affinché lei o altri non lo notassero!

Céline mi aveva scolpito il cuore con il suo amore, non c'era più nulla che potessi fare per levarmela di dosso. Come se non bastasse, nutrivo una così tanta voglia di protezione nei suoi riguardi, che avrei potuto benissimo diventare la sua guardia del corpo.

Non desideravo essere torturato da un tale misterioso e fastidioso sentimento!

"Ezekiel, andiamo a prendere l'auto..." annunciò Liam, passandomi accanto. E non era da solo, ma in compagnia di mia sorella e del suo bodyguard. Una donna decisamente forte, preparata e coraggiosa, di nome Priscilla. Origini? Italiane.

Annuii, adocchiando la mia sorellina prenderlo sottobraccio. Per tutta la serata erano stati costretti a ignorarsi, per il lavoro di lui, nonostante tutti i presenti in quella sala fossero al corrente del loro legame amoroso.

"Voi due, fate attenzione! Liam, ci vediamo a casa..." avvisai, scuotendo il capo. Liam ridacchiò, carezzando un fianco di mia sorella e facendo scattare in me una scintilla di pura gelosia.

"Sicuro che non vuoi essere scortato fino a casa? Posso chiedere a Walter o a Lucy di sostituirmi, non sarebbe la prima volta!" offrì lui, gentilmente.

"No, non ho bisogno di babysitter questa sera, dì pure agli altri tuoi amici e colleghi di prendersi un po' di riposo..." risposi, recuperando da una tasca dei pantaloni le chiavi della mia Mercedes. "So difendermi anche da solo in caso ce ne fosse bisogno..."

Eravamo nei garage sotterranei del Palazzo di Vetro, nei pressi dei posteggi riservati alla mia famiglia, stavamo per tornare a casa dopo una serata lunga e difficile, almeno per me, quando all'improvviso giunse alle nostre orecchie qualcosa di insolito.

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