5. Seguire

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*Buon mercoledì*

Centro settimana, e ho trovato un po' di tempo per aggiornare questa storia <3 spero vi faccia compagnia ovunque siate <3 questo capitolo è di passaggio, so bene quanto i primi siano un po' lenti, ma chi mi conosce sa che i capitoli troppo tranquilli (se non necessari) durano ben poco con me <3 ihihihihi, già dal prossimo avremo delle belle sorprese.

Grazie per essere qui, spero di riuscire a conquistarvi sempre di più e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate.

Al prossimo capitolo,

Un bacione grandissimo

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Céline Adams

Non mi erano mai piaciute le raccomandazioni, mai per davvero! Ma sarei stata una sciocca a rifiutare l' offerta generosa del mio salvatore, per di più avevo un disperato bisogno di soldi, per permettermi da mangiare e prendere una casa in affitto, non avevo altra scelta, né il tempo né il modo per fare l'orgogliosa e far valere la meritocrazia!

Nella vita stavo iniziando a comprendere che molte cose si potevano ottenere anche senza meritarlo...

Al momento, Batman mi avrebbe ospitato in un piccolo appartamento in città, ma ovviamente contavo di mettere subito qualche gruzzoletto da parte per togliere il disturbo.

Ma dovevo ammetterlo, l'idea di conoscere i Rivera dal vivo mi stuzzicava non poco.

Quante persone nella mia condizione potevano riuscirci?

Se soltanto la direttrice del mio orfanotrofio fosse ancora viva, beh...lei avrebbe dato di matto! Helena era dolce con me, come una mamma, ero sempre stata la figlia che aveva desiderato, assieme agli altri bimbi, e...mi mancava tremendamente, da morire. Se ciò che diceva sulle mie origini era vero, avrei voluto sapere il motivo di tale sua segretezza, specialmente il motivo che l'aveva spinta a dirmelo in punto di morte!

E poi, soprattutto, come faceva a conoscere qualcosa per me così importante e intimo?

Troppi segreti da portare alla luce, li avrei svelati uno ad uno.

Ezekiel, ribattezzato da me Batman, mentre io mi fondevo il cervello con i miei pensieri, stava guidando la sua nera Mercedes classe A , con apparente tranquillità per le strade della nostra città.
Era passato a prendermi in ospedale, come fossimo amici di vecchia data.
Oggi mi avevano dimessa, e lui aveva insistito a mostrarmi di persona uno dei suoi appartamenti che aveva scelto per me.

Tutto questo era ancora surreale.

Dietro di noi c'era un suv enorme che ci seguiva, ed immaginavo che all'interno ci fossero le sue guardie del corpo. Dopotutto era ricco sfondato, non era sicuro per lui andare in giro da solo, potevano rapirlo per chiedere un riscatto ai suoi genitori, ammazzarlo per ottenere soldi e chissà cos'altro!

Gli avevano già rapito un fratello, il gemello, e di questo s'erano perse le tracce da molti anni!

Alcune testate giornalistiche ritenevano che ormai fosse morto, e questo la famiglia Rivera non l'aveva mai accettato, aveva sempre smentito la notizia, e incitato la polizia a continuare le indagini nonostante gli anni, assumendo anche investigatori privati in tutto il mondo pur di trovarlo.

Loro speravano da sempre di riabbracciarlo.

Per loro, quel bambino, era cresciuto vivo e vegeto, ed era da qualche parte, ancora vivo. Un bambino che ormai era diventato adulto, e di cui nessuno conosceva il suo attuale aspetto.

Emanuel Rivera era gemello eterozigote, quindi non identico a suo fratello Ezekiel. Le sue foto da bambino avevano fatto il giro del mondo, ma adesso? Con quali mezzi sarebbe stato trovato? Sembrava sparito nel nulla!

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