*Buon martedì*
Spero che questo capitolo vi piaccia e vi tenga un po' compagnia <3 succederà qualcosa che capita spesso nella famiglia Rivera, ihihihihihihi
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, grazie per seguirmi con tanto affetto...
Al prossimo capitolo,
Un bacione grandissimo
*****
Céline Adams
Sarei potuta andare a vivere altrove adesso, avevo i soldi necessari! Ero riuscita a mettere da parte un bel gruzzoletto in queste ultime settimane, eppure non avevo alcuna intenzione di farlo, di voltare le spalle a questo posto, che mi aveva accolta quando più ero disperata. Non riuscivo nemmeno ad immaginarmi altrove, lontano da questo appartamento che lui mi aveva donato...
E lontana da lui, non riuscivo a stare.
Avevo il suo nome particolare scolpito nella testa.
Sapevo che anche il suo appartamento fuori città fosse finalmente abitabile, la ristrutturazione era conclusa, ma lui non mi aveva mai proposto di trasferirmi lì, come mi aveva detto all'inizio della nostra storia.
Invece, Emanuel mi aveva proposto di andare a vivere con lui. Per non dare troppo nell'occhio, per allontanarmi da chi poteva effettivamente carpire i miei veri sentimenti per Ezekiel Rivera, ma avevo rifiutato.
Sarei rimasta qui, vicina di casa dell'uomo che amavo, sarei stata prudente, ma gli sarei rimasta al fianco, provando a non attirare troppo l'attenzione.
Sospirai, non appena richiusi la porta del mio appartamento alle spalle. In mano stringevo una torta al cioccolato che avevo preso in una pasticceria del nostro quartiere.
Liam era di turno alla sorveglianza, non appena mi vide mi sorrise e passò il suo badge davanti la porta d'ingresso dell'appartamento di Ezekiel: "Vai, dentro c'è anche Gwen." disse, facendomi un occhiolino e mettendosi da parte.
"Dopo ti porto un pezzetto di torta." gli promisi, passandogli accanto.
"Non sarà necessario..." rispose lui.
Non appena entrai nell'appartamento di Ez, un forte odore di...pizza? M'investì in pieno, così mi avviai verso la cucina openspace.
Gwen stava trafficando nella cucina del fratello, infornando proprio delle appetitose pizze fatte in casa. Aveva i capelli lunghi e castani legati in uno chignon, i guantoni da cucina alle mani, e un grembiule raffigurante la nostra città legato sopra i vestiti eleganti. Indossava dei tacchi vertiginosi, non sapevo nemmeno come riuscisse a muoversi con tale scioltezza, e aveva un trucco leggero sul volto, che le risaltava di molto i suoi bellissimi occhi azzurri.
"Oh, sei qui..." mi salutò con un sorriso. "Sto preparando qualcosa per cena, restiamo anche io e Liam, ci vuole una serata diversa dopo quanto abbiamo passato!"
Oh, bene!
"Ho portato una torta!" dissi, mettendola sulla penisola della cucina, leggermente sporca di farina.
Gwen sgranò gli occhi, contenta: "Deve essere appetitosa, non vedo l'ora di assaggiarla, a giudicare dalla confezione l'hai presa nella pasticceria qui all'angolo, oddio è ottima! Però, non dovevi disturbarti, Céline."
"Figurati!" risposi, guardandomi attorno, posando lo sguardo sul pianoforte a coda di Ezekiel. Quanto mi sarebbe piaciuto vederlo suonare. C'era uno spartito lì, proprio sopra i tasti bianchi e neri, da quanto tempo non suonava?
STAI LEGGENDO
Sei il mio rifugio
ChickLitEzekiel Rivera sente di essere la pecora nera della sua famiglia! Ribelle, testardo, odia la sua eredità, la sua vita e il suo cognome, gli vanno troppo stretti... Vorrebbe scappare dalla sua città per cancellare le ombre del suo passato e ricominc...