Capitolo 18: Senza filtri

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Sara

"Ti amo piccola"  

L'ha detto sul serio? 

Sbatto gli occhi per due volte pensando di essere in un sogno, ma la sua stretta alla mia mano, mi fa tornare alla realtà. 

Sento i miei battiti aumentare, e il suo sguardo essere così dolce e privo di ogni maschera. Per la prima volta lo vedo senza ogni protezione. 

È bello, è dolce ed è quello che ho sempre saputo lui fosse.

"Ti amo anche io" sussurro.

Si avvicina lentamente al mio viso, la sua mano non ha mai smesso di accarezzarmi. 

Con un dito mi solleva il mento, le sue labbra sono così vicine che il suo respiro diventa ossigeno per me, nonostante la mascherina. 

Mi bacia la fronte delicatamente. Mi era mancato così tanto. So che tutto quello che abbiamo passato è stato forte, ma se adesso siamo qui è perché ci amiamo davvero. 

Pensare che tutto sia nato in una stupida chat. 

"Devo dirti una cosa, ma promettimi di non reagire." Dico tutto d'un fiato.

"Tutto quello che vuoi, ma non posso giurare nulla, il mio autocontrollo sta raggiungendo il suo limite." Risponde lui a denti stretti 

La paura di raccontargli quello che è successo prima con Marco è tanta, ma voglio che sia io a dirglielo. 

"Marco.." neanche il tempo di finire la frase che il suo sguardo diventa più scuro.

"Dimmi che non ti ha toccata, perché se non è così giuro che io... " 

Porto un dito sulla sua bocca, e gli accarezzo il viso.

Al mio solo tocco reagisce, diventando piu morbido. 

"Ha solo stretto la ferita, non gli va molto giù della tua presenza, vorrebbe qualcosa in più, ma al momento la mia testa e il mio cuore sono già occupati da un ragazzo bellissimo, Nonostante ancora non sappia controllare la sua rabbia. Ma è il suo modo di proteggermi e io lo amo per questo. " Concludo

"Nessuno può toccarti. Nessuno deve solo pensare di sfiorarti per farti male, neanche io. Quel coglione deve vedersela con me" sbotta di nuovo lui

"Ho già fatto richiesta che sia allontanato da qui, adesso siamo solo io e te" 

Sento il suo fiato aumentare, è nervoso. Il suo pugno si stringe come se dovesse spaccare la faccia di qualcuno. 

"Da dove cazzo vieni ? Da quale pianeta arrivi per avere questa forza e questa calma? Tu, tuo fratello siete due persone non di questo pianeta. Per questo forse non riesco a starti lontano."

Fa un sospiro e rilascia la stretta. 

"Non riesci a starmi lontano perché sono un extraterrestre?" Ridacchio

"Sei la mia bellissima extraterrestre piccola e non smetterò mai di dirti quanto ti amo. Adesso che ho trovato il coraggio di farlo non vorrei fermarmi più"

Sorride, di quel sorriso dolce che anche un marziano come pensa sia io, riuscirebbe ad innamorarsi.

Toc toc

Stanno bussando alla porta, Michele si alza e si avvicina aprendo leggermente per vedere chi fosse.

"Posso entrare?" La voce di mio fratello si fa sentire.

"Certo, entra pure" risponde, spostandosi lasciandogli il passaggio.

Lo sguardo dei due ragazzi è complice, di chi si rispetta e di chi ha un solo obbiettivo in comune. 

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