Capitolo 19: La scintilla

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Michele

Non ho mai chiamato nessuno con quel nome. La mia testa è sulle nuvole e le sensazioni che provo sono così nuove.
Mi sto cercando di contenere, ho paura che Sara possa sentire il mio cuore battere e la mia espressione ebete di certo non aiuta.
Dire ti amo, chiamarla amore mio è stata una liberazione. Era da tempo che tenevo tutto dentro. Fin da quando ci scrivevamo e basta o si passava le ore al telefono avevo capito che c'era di più, ma non volevo ammetterlo. Riusciva in ogni occasione a capirmi anche solo con un silenzio e farmi stare bene come non lo ero mai stato prima. Quando l ho vista quel giorno ho capito che era davvero quello che volevo, ma ancora una volta la mia paura di donarmi e svelarmi totalmente a qualcuno mi controllava.
La paura di poterla perdere ha fatto scattare la scintilla.
Sono seduto nella sua stanza, insieme a me ci sono anche Alessio, mio fratello Andrea, Camilla e Tommaso.
Tommaso da quando hanno fatto allontanare marco ha cambiato espressione, ma nessuno di noi ha piu toccato l argomento.
"Comunque ciccia ti devi riprendere ti ricordo che hai un esame orale da dare, inutile che fai di tutto per evitarlo" rimprovera Camilla.
Lo sguardo di Sara cambia totalmente quando sente pronunciare la parola esame. Forse non è stata una buon idea ricordarglielo
"Ma certo che lo sa, e farà la sua bellissima figura. Sono convinto. D'altronde è mia sorella." Ridacchia Alessio.
"Ah beh allora stiamo tranquilli. Se ha preso di fratello siamo proprio tranquilli Ale!"  Lo punzecchia Camilla, dando un colpetto nella spalla di Alessio.
"Ha parlato! Quanti esami hai dato finora all'università? E poi ti ricordo che sono passato sempre con più di te all esami di maturità ! "
"Si si solo perché sono stata io a farti studiare, quell'estate ho passato più giorni a casa vostra che a casa mia" risponde lei.
Noto in Alessio un senso di nostalgia nel ricordo quel periodo, tra di loro sì vede che c'è un buon rapporto ma ho come l impressione che sia molto di più, o che se non lo sia adesso lo è stato in passato.
"Vorrà dire che mi aiuterete a me questa volta! Perché non ho alcuna intenzione di fare tutto da sola" sbotta Sara.
"Ah non ci penso nemmeno, ho già dato con la vostra famiglia, adesso ti fai aiutare dal tuo uomo! Anche se dubito che studierete insieme"
"Camilla!... Grazie sei un amica!" Rilancia Sara,lanciando un piccolo pezzettino di carta all'amica.
"Ragazzi io credo che sia ora di andare. Sara deve riposare e l orario delle visite è già finito."
L espressione di Alessio è totalmente cambiata, e anche la mia al pensiero di doverla lasciare da sola.
"Piccola, hai bisogno di qualcosa? Io ho il telefono acceso per qualsiasi cosa mi chiami e corro!" Le sussurro baciandogli la fronte.
"No tranquillo, vai a riposare. Avete delle facce stanche e voglio che stai tranquillo. Ma possiamo sentirci. " Abbozza un sorriso, lo vedo dai suoi occhi che non vorrebbe mandarmi via.
"Non ti lascio sola! Non ti perderò di nuovo!"
Sono davanti alle sue labbra e tenere sotto controllo la voglia che ho di lei è veramente difficile.
" okay okay piccioncini, vi lasciamo da soli un altro po'. Michele ti aspettiamo nel bar qua sotto. 
I ragazzi lasciano la stanza, finalmente siamo di nuovo soli.
"Sei sicura che non vuoi che resto?" Chiedo pregando con tutto me stesso che mi preghi di restare.
"Tranquillo sto bene, poi lo sai che non dipende da me il fatto che tu rimanga qui. Sono i medici a non volere. "
"Se è per questo sono disposto a nascondermi nel bagno. Così nessuno potrà vedermi! " Approccio di nuovo.
"Amore, voglio che tu ti riposi. Sono sicura che presto mi faranno uscire e passeremo tutto il tempo possibile insieme. Ma ti prego vai a riposarti. Io sto bene e nessuno può farmi più male!" Controbatte lei.
Sorrido, ma dentro sto morendo.
Non la voglio lasciare sola.
"Va bene piccola. Ci vediamo domani."
Mi avvicino stampandogli un bacio.
"Ti amo piccola!" Le sussurro davanti alle labbra.
"Ti amo anche io" .
Esco dalla stanza lentamente, quasi come se aspettassi di pregarla a rimanere con lei.
Ma niente.
Attraverso il corridoio, esco dall' ospedale e raggiungo i ragazzi al bar.
"Beh pensavo non uscissi più!" Esclama Camilla
"Magari, non avrei voluto lasciarla sola, non mi fido!"
"Michele tranquillo nessuno può fargli del male! " Mi tranquillizza Alessio.
"Beh ragazzi io vado, si è fatto tardi!"
Si alza Tommaso salutando tutti.
Lui e Camilla si salutano freddamente, credo che qualcosa sia cambiato anche fra loro.
"Camilla scusa se mi permetto, ma nessuno di noi c'è l ha con Tommaso, non so magari ha percepito qualcosa di sbagliato!" Dico d un fiato sperando di non avere reazioni sbagliate.
"No no è che sinceramente non mi è piaciuto affatto come il suo amico si è comportato e lui ha provato anche a difenderlo perciò.. non lo so.. non sono brava a capire gli uomini"
Non so perché ma un po' mi aspettavo questa risposta, soprattutto che avesse preso le difese di marco.
"Ah beh se non ci capite voi a noi, figurati!" Ridacchia mio fratello
"Stavo per dire la stessa cosa! Andrea vedo che ci capiamo al volo ! Spero tu non sia fortunato come me in amore ! " Risponde Alessio lanciando una frecciatina
"Beh tu non capisci proprio nulla di donne, e non è perché sei sfigato!" Rilancia la ragazza
"Povero Alessio, certo che sei tremenda Cami, comunque in realtà mi sono appena lasciato con Alessia, relazione abbastanza traumatica"
Vedo Camilla quasi strozzarsi alle parole di mio fratello, spero con tutto il cuore che non sappia nulla.
"Aspetta Alessia? "
Non gli do il tempo di dire altro
"Gia ma perché parlare di relazioni passate? Siamo insieme no? Godiamoci questo momento" Balbetto non dando la possibilità di continuare l'argomento, riservando la mia occhiataccia verso Camilla.
"Si infatti Michele ha ragione! È vero che mia sorella non sta bene, ma non dobbiamo deprimerci! "
Grazie a Dio Alessio prende la mia parte!
Sento il telefono vibrare dalla tasca
"Nuovo messaggio WhatsApp Camilla"
C: "Non dirmi che lui non sa niente?"
M: "No e non è il caso che lo scopra adesso non credi? "
C: "Ok ricevuto. Segreto al sicuro."
M: "Grazie! Mi ricorderò di questo!"
Sorride e ricambio anche io il sorriso.
"Comunque ragazzi io devo andare, domani mattina devo lavorare, ci vediamo da Sara appena si può ok?"  Si alza Alessio stringendo la mano sia a me che a mio fratello con una pacca sulla schiena
"Tu hai bisogno di un passaggio? " Domanda rivolgendosi alla ragazza
"Beh calcolando che ho la macchina ferma, credo di sì. "
Ci salutiamo e ci avviamo ognuno alle nostre macchine.
Fortunatamente abbiamo preso un Hotel qui vicino e non dobbiamo fare tanta strada, siamo entrambi davvero esausti.
Una volta arrivati in camera, mio fratello entra subito in doccia e io approfitto per chiamare Sara.
Uno squillo
Due squilli
Tre squilli
Quattro squilli
"Risponde la segreteria telefonica"
Attacco magari si sarà addormentata.
"Sei al telefono con Sara?" Mi chiede Andrea in accappatoio.
"In realtà si, ma non mi ha risposto ed è entrata la segreteria"
"Magari si sarà addormentata, è stata una giornata tosta soprattutto per lei!" Mi rassicura.
Eppure nella mia testa qualcosa mi dice che non è così.
Mi butto sul letto e neanche rendendomi conto mi addormento.

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