Michele
Sto uscendo di casa, sperando con tutto me stesso di non fare tardi.
<<Michele >> la voce di mia mamma sempre nei migliori momenti
<<mamma perdo il treno ! >> sbotto
<<mi puoi dare uno strappo all ospedale devo andare da tuo fratello dai non fai tardi..>> neanche il tempo per rispondere che il suo piede è già in macchina ancora prima che io aprissi bocca. Ci vogliono più di 20 minuti per raggiungere L ospedale lo stesso tempo prima che parta il treno.
Metto in moto e mi dirigo verso il policlinico. Il cellulare Inizia a squillare e vedo il nome di Sara. Premo il tasto della chiamata sullo stereo e rispondo. <<Pronto>>
<<Hei dove sei? Hai già preso il treno? >> chiede in tono preoccupato
<<ancora no sto accompagnando mamma in ogspedale. Appena porto lei vado. Te tutto ok? >>
<<Si tutto apposto sto andando a scuola. Sei in viva voce vero ? >> si preoccupa di nuovo
<<Si sara è in viva voce quando guida non voglio che stia al telefono>> tuona mia madre
<<Ha ragione Anna L ho chiesto perché anche io ho la sua stessa idea. Comunque Michele appena sei in stazione fammi sapere. Ci sentiamo dopo . Buona giornata Anna>>
Attacca senza lasciar che risponda al suo saluto. Ultimamente ho notato un comportamento strano in lei, ma non voglio farmi conclusioni sbagliate, anche se tutte le volte che ho cercato di stare tranquillo sono finito per perdere il controllo e finire con una bottiglia fra le mani.
<<Grazie tesoro allora ci vediamo appena torni. Buon viaggio. >>
Saluto mia madre con la mano e guardo l orario sul display del telefono.
Sono le 8.18 e il mio treno è già partito da due minuti.
Sbatto un pugno contro il volante appoggiando la testa disperato.
Il telefono squilla di nuovo.
<<Pronto ? >> rispondo senza neanche vedere chi è questa volta
<<Michele mamma mi ha detto che stai andando da Sara ? Fai in tempo a prendere il treno? >> la voce di mio fratello risuona nella mia macchina
<<No Andrea L ho appena perso>> tuono io
<<Cazzo, senti ma perché non vai con la macchina se è un problema di soldi passa a casa ho qualcosa nel cassetto. Non voglio che per colpa mia salti al tuo appuntamento, mi dispiacerebbe farti discutere. >> Rimango a fissare il vuoto per quasi un intero minuto in silenzio, non sapendo cosa rispondere e se quello che avevo sentito fosse realmente mio fratello o una persona sotto effetti di medicine.
<<Stai scherzando Andrea? >> chiedo conferma
<<No, anche mamma è d accordo. Vai tranquillo. Ci sentiamo appena arrivi. Divertiti. >>
La chiamata si chiude, ed io metto in marcia la macchina verso casa.
Non è il viaggio a preoccuparmi mi è sempre piaciuto guidare, il fatto invece di prendere i soldi di Andrea è una cosa che mi da fastidio.
Sono un ragazzo che ha sempre voluto fare tutto da se, cresciuto con L idea che se volessi una cosa avrei dovuto guadagnarmela. Non sapevo esattamente cosa avessi fatto per conquistare questo prestito, ma al momento non vedevo soluzioni migliori. Entro in casa, prendo i soldi e riesco velocemente. Appena salgo in macchina imposto il navigatore e faccio partire la musica.
Mando un messaggio a Sara
Michele: <<Piccola sono già sul treno, sto arrivando>>
Mento sul fatto del treno perché voglio fargli la sorpresa di arrivare in macchina, sperando che ne sia felice.
Durante il viaggio non trovo molto traffico e con due ore riesco a raggiungere il suo piccolo paese.
Faccio il numero e premo il tasto verde per la chiamata.
<<Piccola dove sei? >>
<<Sei arrivato? Oddio io sono appena uscita di scuola, ho raggiunto Camilla al bar. Ti vengo a prendere subito>>
Risponde agitata
<<No no calmati ho ancora dieci minuti. Senti mi puoi passare Camilla un secondo ? >> incrocio le dita sperando che non si arrabbi o che si insospettisce di qualcosa.
<<Mm si .. ma perché vuoi parlare con lei? >>
<<Tranquilla voglio chiedergli una cosa>> respiro cercando di calmare i battiti del mio cuore.
<<Michele dimmi>> una voce molto forte mi risponde
<<Camilla senti io sono arrivato con la macchina non con il treno e mi dovresti dire per favore dove vi trovate senza farti notare da Sara. Mandami la posizione su whatsapp. A lei digli che ti ho chiesto consiglio di un regalo. >>
<<Ok va bene allora a dopo >> attacca da fare in modo che Sara non potesse farmi altre domande e lasciare che sia lei a gestire la situazione e rispondere al suo interrogatorio.
Mi fermo con la macchina al distributore proprio a inizio paese. Le dita sul volante si muovono allo stesso ritmo del mio cuore. Il telefono squilla di nuovo per un messaggio. È Camilla con la posizione precisa di dove si trovano adesso. Metto la via sul navigatore, rendendomi conto di essere solo a pochi metri di distanza.
Faccio parcheggio e scendo dalla macchina. Inizio a camminare osservandomi a torno. Da lontano il paese sembrava molto carino e devo dire che anche visto al suo interno non è male. È collocato sotto una collina e le tante case in lontananza sembrano essere quelle del monopoli. Non c è molto traffico e sembra essere anche abbastanza silenzioso, ovviamente venendo da una città,qualsiasi cosa è migliore di Roma.
<<La tua destinazione è sulla tua sinistra>>
Scatto al sentire la voce del navigatore, iniziando a guardarmi intorno per non essere visto.
Giro lo sguardo verso sinistra e vedo due ragazze sedute ad un tavolo.
Riconosco la mia Sara e faccio il giro dalla parte opposta per arrivargli alle spalle.
Camilla, la ragazza del telefono credo mi ha riconosciuto. Sorride continuando a parlare con lei. Mi avvicino sentendo il suo profumo sempre di più, le copro gli occhi e mi appoggio con le labbra sui suoi capelli.
<<Marco?>> chiede lei afferrando le mie mani col tentativo di spostarle
<<E mo chi è Marco ? >> dico scherzando, facendo scivolare le mie mani dai suoi occhi al suo mento, per far sì che lei mi possa guardare.
<<Michele? Come sei arrivato qui? >>
Chiede guardandomi sbigottita
<<Mi fa piacere anche a me vederti piccola. >>
Si alza di scatto saltandomi in braccio. Ho le sue braccia al collo e le sue gambe attorno alla vita, non potevo chiedere reazione e saluto migliore. Poggia i piedi a terra, stampandomi un bacio dei suoi sulle labbra, che lasciano più desiderio che altro.
<<Tu devi essere Camilla? >> dico porgendo la mano alla ragazza rimasta ancora seduta, con lo stesso sorriso.
<<Si e tu Michele non ho dubbi. >> Ricambia la mia stretta altrettanto generosa.
<<Ma con cosa sei venuto?>> chiede Sara facendo posto a Un altra sedia vicino alla sua.
<<Con la macchina, ovviamente stamani mia mamma mi ha fatto far tardi e ho perso il treno. Mio fratello mi ha chiamato e mi ha appoggiato per farmi il viaggio in macchina.>>
Sorride con il sorriso più bello, quello di cui io mi sono innamorato.
<<Andrea è proprio un bravo ragazzo, lo faranno santo. >>
Passiamo la prima parte della mattina a chiacchierare e passeggiare per il paese. Camilla ha iniziato subito a prendere confidenza e devo dire che è davvero simpatica, per quanto non sia anche bella. Veniamo raggiunti anche da altri due loro amici Tommaso e Marco.
Credo che Tommaso sia il ragazzo di Camilla, lo capisco dal saluto molto dolce dei due e dagli sguardi altrettanto dolcì.
<<Il famoso Michele, finalmente abbiamo L onore di conoscerti.>> esordisce il primo porgendomi la mano.
<<addirittura famoso? Spero che se ne parli bene ! >> ribatto scherzando
Da quando sono arrivati ho la sensazione di aver gli occhi di Marco puntati addosso, come se il fatto di avere Sara sulle mie ginocchia a lui possa dargli fastidio.
Ammetto che sia un ragazzo che non passa inosservato, ma non sono geloso.
Il saluto di lui con la mia ragazza è molto tranquillo e lei sembra indifferente della sua presenza.
<<Allora Sara com è andata la seconda prova stamani? >> chiede Tommaso
Mi ero completamente dimenticato, ero così preso dal fatto di vederla che non gli ho neanche chiesto come fosse andato l esame.
<< Bene in due ore esatte ho fatto la prova e sono anche abbastanza tranquilla sul risultato.>> Risponde Sara stringendomi le mani, come se volesse sostegno.
<<Sicuramente è andata bene, domani andrà ancora meglio. Solo Un altra prova e poi gli orali. >> ricambio la stretta avvicinando la sua schiena al mio petto, e appoggiando il mio mento sulla sua spalla.
<<E poi Grecia amore mio >> esclama Camilla lanciando un occhiata complice.
<<Grecia? Andate in vacanza tu e Tommaso Camilla? >> chiedo curioso.
<<No io Tommaso Sara e Marco>> risponde lei soddisfatta.
Mi stacco dalla presa girando le spalle di Sara per guardarla negli occhi.
<<Si michi è un viaggio che abbiamo deciso a Natale, io e te ancora non stavamo insieme. Spero non ti dispiaccia.>>
Rimango in silenzio di fronte a quelle parole, per gelosia, per il fatto che non me ne abbia ancora parlato.
Non so se sopporterò L idea che faccia una vacanza senza di me, sopratutto perché mi da L impressione di essere un viaggio di coppie.
Mi giro verso Marco, incrociando il suo sguardo. Lui china subito la testa come se volesse nascondere quello che fino a prima mi era sembrata solo un mia impressione.
<<Dai miche ci penso io a tenertela buona. Tranquillo >> sbotta Tommaso per colmare il gelo, cercando di non rendere la situazione ancora più pesante.
Respiro facendo un piccolo sorriso sforzato al mio nuovo amico.
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Noi: Bianco e Nero
RomanceNoi: Bianco e Nero Questa è la storia di due ragazzi che si sono conosciuti per caso in una chat. Sara ancora frequenta la scuola, vivendo questo percorso come un incubo per colpa degli atti di Bullismo fatti dai compagni. Deve superare le sue paur...