Dopo la visita ad Alex in ospedale, Noah accompagna me e Abeline a scuola di danza e si propone anche di riaccompagnare nonna a casa per non farle prendere il pullman. La lezione procede veloce, miss Scarlett ci mostra la coreografia che io e Abe eseguiremo per la gara di fine anno. Durante la 'Etoile Ballet Cup" le migliori ballerine di danza classica di tutto lo Stato 9, divise per fascia d'età, si sfidano per la vittoria del gran premio finale: un assegno di 100000 dollari. Io e Abe proveremo a concorrere in squadra per aggiudicarci il primo posto e poter dividere il premio. Ad entrambe farebbero davvero comodo quei soldi. Ad Abe per garantirsi un futuro e aprire il suo studio di psicologia senza gravare sui suoi genitori, mentre io potrei aiutare la nonna con le spese e il nostro mantenimento.Desidero con tutta me stessa non deludere nessuno e vincere quella somma di denaro. Nonna potrebbe così smetterla con i doppi turni e ultimamente le spese per le cure di Alex iniziano ad essere molto gravose per potersene occupare da sola. La nonna mi dice sempre di vivere le cose in modo sereno e con la spensieratezza che una ventiduenne dovrebbe avere, ma non ci riesco. Una notte non riuscivo a dormire, sono scesa in cucina per bere un bicchiere d'acqua e, trovando la luce accesa in cucina mi sono fermata sulla porta a osservare la nonna: era chinata su una pila di lettere e liste in cui annotava le spese. Aveva le lacrime agli occhi e con entrambe le mani reggeva la testa. É stato davvero troppo per me. Sono tornata in camera mia e ho iniziato a piangere in silenzio, ripetendomi di dover a tutti i costi trovare un modo per aiutarla. Per fortuna i costi dei miei studi universitari sono coperti dalla borsa di studio e non costituiscono un'ulteriore preoccupazione per nonna Margaret.
Per il resto sono sempre stata una ragazza dalle poche pretese: non mi interessano gli abiti firmati e all'ultima moda, indosso i miei capi basic da diversi anni e non sento la necessità di averne sempre di nuovi. Sono felice così."Ottimo ragazze, favolose." Ci ripete Miss Scarlett mentre eseguiamo gli arabesque e le pirouette sulla base scelta: "Requiem Lacrimosa, Mozart" un brano struggente e carico di tensione che mi fa venire la pelle d'oca ogni volta, non importa quante volte la sento.
"Delicate, così... ora il grand jetè, lasciatevi trasportare." Osservo il mio riflesso sullo specchio che corre lungo l'intera parete della stanza. Il mio body nero crea un netto contrasto con il tulle bianco del mio tutù e delle collant. I miei capelli ramati sono raccolti nello chignon basso e il mio sguardo non è mai stato più determinato: sento che potremmo davvero farcela, siamo brave, siamo in completa sintonia. La musica termina e io e Abeline finiamo la nostra coreografia con uno struggente abbraccio.
"Meravigliose, ragazze: siete eleganza pura. Sono molto fiera di voi. Per oggi abbiamo finito, ci vediamo dopodomani." Miss Scarlett ci congeda e io e Abe ci dirigiamo verso lo spogliatoio per cambiarci."Vuoi venire a casa mia per cena, Emma? Mamma ha preparato le lasagne seguendo la ricetta della sua vicina di casa, devi vedere quanto si é data da fare!"
"No Abe, ti ringrazio. Voglio fare compagnia alla nonna stasera e passare qualche ora con lei prima di mettermi a studiare." Rispondo mentre sfilo le scarpette e le ripongo nell'armadietto.
"Ok, allora ti riporto a casa. Sai che non è un problema."
"Prendo il pullman questa sera, ma domani ti prometto che passeremo un po' di tempo insieme dopo le lezioni. A proposito, Finn si è fatto ancora vivo?"
"Puff." risponde Abeline sollevando gli occhi al cielo e agitando entrambe le mani in aria "Mi assilla di continuo. Dopo tutto il casino in caffetteria non fa altro che chiedermi chi sia Noah e cosa c'è tra noi due. Me lo sono trovato sotto casa questa mattina, mi credi? Se ci avesse tenuto davvero a me non mi avrebbe riempita di corna in tutti questi anni." Sospira guardando in basso.
"Sotto casa tua? Non è un po' inquietante, Abe?"
"Per ora mi sembra innocuo, nulla di cui preoccuparsi."
"Va bene, ma promettimi che se la cosa va avanti avviserai la polizia."
"Emma, ti voglio bene, ma sei la solita esagerata! È geloso ma non è un criminale!"
"Sarà Abe, ma mi preoccupo solo per te. Ora scappo, ci vediamo domani a scuola." Do un abbraccio veloce alla mia amica per salutarla e infilo le mie cuffiette facendo partire le note della coreografia appena provata, incamminandomi verso la fermata del pullman. Adoro la musica classica, è così solenne e comunicativa.Sono sopra all'autobus quando ricevo una telefonata dalla nonna che mi informa allarmata che mio fratello questa sera, poco dopo esserci salutati, ha avuto una nuova crisi ma molto più forte delle altre manifestatesi finora, e che i medici temono che la cura non stia portando i benefici sperati. L'ospedale ha detto alla nonna che per ora non possiamo andare a trovarlo perché stanno ripetendo tutte le analisi e questo non fa che aumentare la nostra preoccupazione. Avviso nonna che mancano ormai solo poche fermate per arrivare a casa e che presto ci saremmo viste. Chiudo la chiamata sentendo i miei occhi bruciare per le lacrime che vogliono uscire, quando l'autobus si ferma e scorgo ancora una volta quegli occhi verdi e penetranti che fissano i miei. Lo stesso ragazzo sconosciuto che avevo notato osservarmi in caffetteria mi sta ora guardando vicino alla porta del pullman.
Mi rivolge un sorriso triste carico di comprensione e scende.

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The Law of Destiny
RomansaIn un regno oltre il tempo e lo spazio, i Divini governano il destino degli esseri umani, prescrivendo il percorso di ogni anima che scende sulla Terra. Kal, primogenito di Seraphiel, il Padre dei Divini, si distingue per la sua empatia verso gli u...