"Da quando mi è impossibile ignorarti"
Che diavolo di problemi ha? Era per caso fatto?
Scaccio via i pensieri e mi fermo sul ponte del fiume, il respiro affannato. Dopo aver corso per una decina di minuti fin qui, ho bisogno di prendere tante boccate d'aria per regolarizzare il battito.Guardo il display del cellulare: sono ancora le sei del mattino.
Oltre il marciapiede, scorgo un nuovo locale che non avevo visto prima d'ora. Decido di avvicinarmi e sbirciare oltre la porta di vetro: ci sono alcuni camerieri che servono dei clienti abbastanza mattutini. Data la gente, entro nel piccolo locale e proseguo verso la cassa.«Ciao, come posso aiutarti?» una ragazza dai capelli ramati mi rivolge un sorrisone, terminando di sistemare la cassa. Guardo il bancone pieno di dolciumi.
«Potrei avere un muffin e un caffè da portar via?»
«Certo! Arriva subito.»Tamburello le dita sul bancone, in attesa della mia richiesta, mentre la ragazza muove freneticamente le mani dalla macchinetta del caffè ai dolciumi, infilando un muffin nella busta di carta. Il caffè inizia a cadere nel bicchiere, anch'esso di carta, e quando la macchinetta produce un bip leggero, lei sposta il bicchiere e lo chiude con un tappo.
Si volta verso di me e mi passa il mio ordine, facendo subito i conti alla cassa.
«Sono 8.888,16 ₩ (Equivalgono a 6€).» mi dice.
Afferro il portafoglio, ma prima che potessi lasciare i soldi alla ragazza, una voce mi ferma.
«Un caffè freddo. Pago io per lei.»Seungmin mi indica con un cenno del capo e lei annuisce, voltandosi nuovamente per preparare il caffè. Pochi istanti dopo, fatti di silenzio fra noi, la cameriera porge il caffè a Seungmin e sistema il conto nella cassa, salutandoci con lo stesso sorriso con cui mi ha accolta.
Io e il ragazzo usciamo dalla caffetteria in religioso silenzio.
«Fai lo stalker adesso?» chiedo, sorseggiando il mio caffè.
«Dovrei farti la stessa domanda, dato che sai che ogni mattina vado a correre così presto.»
«Volevo solo stare in pace, lontana da te, e tu cosa fai? Ti presenti sempre dove sono io.» sbotto, camminando a passo svelto, leggermente più avanti a lui.«Sei sempre così difficile, ragazzina.» borbotta, mentre lo sento gettare il suo bicchiere vuoto nel cestino che ho appena sorpassato.
Mi fermo di colpo, quasi alla fine del marciapiede. Seungmin mi arriva addosso, distratto.«Si può sapere perché cazzo ti sei fermata? Cos'è? Gambe corte ha smesso di funzionare?»
Non gli rispondo, continuo a guardare davanti a me, le lacrime che minacciano di lasciare i miei occhi.
Seungmin se ne accorge solo quando alza lo sguardo nella direzione dov'è rivolto il mio.
«Oh, merda.» sussurra.Già. Oh, merda.
Yong-Soo scherza con una ragazza, le mani intrecciate e le sue labbra che si schiantano su quelle della ragazza.
I due attraversano e Seungmin si affretta a tirarmi in un vicolo. La mia schiena sbatte contro il muro e la sua mano si ferma sulla mia bocca. Ci guardiamo, una lotta di sguardi: il suo arrabbiato, il mio deluso e ferito. Un cerbiatto e il suo cacciatore.Guardiamo i due ragazzi continuare a camminare, non rendendosi conto di noi. Seungmin sposta la mano dalla mia bocca e guarda la coppia. Il petto si alza e si abbassa, non riesco a respirare e le lacrime stanno per scendere sulle mie guance.
Avanzo verso la parte opposta del vicolo, cercando un luogo calmo per trovare della quiete.
«Soowon!» è sempre lui a richiamarmi, i suoi passi seguono i miei, veloci e fuggitivi.
Mi porto una mano sul petto, luogo sicuro e silenzioso. Non mi importa, voglio solo riprendere a respirare.Vedo la nostra casa in lontananza. Decido di non entrare, i ragazzi si preoccuperebbero troppo. Mi fermo accanto al muro, lo sguardo rivolto verso il prato verde acceso. Stringo il cemento fra le dita, la carne entra in contatto con il muro, lacerandomi i polpastrelli.
«Soowon!» Seungmin mette le sue mani sulle spalle, costringendomi a guardarlo. Il suo sguardo sfreccia dalla mia mano sporca di sangue, al mio viso in preda al panico. «Guardami. Respiriamo insieme, va bene?»
Seungmin prende a ispirare ed espirare insieme a me, aiutandomi a calmarmi, mettendo a tacere quei demoni nella mia testa che continuano ad urlare la stessa cosa: ti fidi troppo.Riprendo a respirare regolarmente. Il ragazzo mi guarda prima che potessi scoppiare a piangere, fiotti di lacrime mi bagnano le guance rosse per la corsa. La sua mano si posa dietro la mia testa, compiendo la cosa più inaspettata che potesse fare: abbracciarmi.
La mano si muove fra le mie ciocche, mentre bagno la sua maglia di lacrime, causate da un amore stupido.
Il suo braccio destro mi stringe la vita, iradiandomi tutta la sua calma.
«Mi dispiace.»*ੈ✩‧₊˚
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[ 🎲 ] 𝐀𝐋𝐋 𝐒𝐄𝐀𝐒𝐎𝐍 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐓𝐎 𝐎𝐍𝐄 - 𝗸.𝘀𝗺
RomanceDAL TESTO: «Sei così stupido da fare a botte con uno sconosciuto.» «Perché quello schiaffo se lo è meritato quando ha iniziato a parlare male delle cose che mi appartengono.» ➵ L'estate è la stagione preferita di Soowon: il mare e il gelato sono alc...